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News su Bitcoin: le balene tornano a comprare

Forse c’è un’importante news riguardo Bitcoin. 

Santiment, infatti, ha scoperto che le balene negli ultimi giorni sono tornate ad accumulare. 

Nel grafico condiviso da Santiment si vede chiaramente come da più di un anno a questa parte gli indirizzi pubblici con più di 100 BTC, e meno di 10.000, hanno continuato a cedere BTC. 

Il picco ci fu ad ottobre dell’anno scorso, ovvero prima dell’ultima fase della bull run che portò il prezzo di Bitcoin a far segnare i nuovi massimi storici il 10 novembre 2021. 

A partire proprio da novembre 2021 le balene hanno iniziato a cedere BTC. 

Bitcoin news: il grafico condiviso da Santiment

Il grafico va interpretato con cura, perchè la linea gialla non rappresenta il numero di BTC detenuti complessivamente dai wallet delle balene, ma la percentuale della supply di Bitcoin che risulta nelle loro mani. Inoltre è stato disegnato in modo da evidenziare l’oscillazione in modo esacerbato rispetto al normale. 

Infatti il picco di ottobre 2021 era superiore al 49% della supply di Bitcoin detenuta complessivamente su tutti gli indirizzi su cui erano conservati da 100 a 10.000 BTC, mentre il valore attuale è sceso solamente a 44,29%. 

Tuttavia la cosa più importante non è l’entità di questa riduzione, ma l’andamento nel corso del tempo. 

Infatti il calo iniziato a novembre 2021 è praticamente proseguito fino a pochi giorni fa, quando invece sembra che possa essersi invertito. 

Santiment commenta a tal proposito affermando che le balene di Bitcoin hanno trascorso 13 mesi a scaricare BTC mentre i prezzi scendevano, ma dopo una forte spinta al ribasso nelle prime tre settimane di novembre, negli ultimi cinque giorni invece sono tornati ad accumulare. In particolare hanno aggiunto 47.888 BTC ai loro wallet. 

In realtà cinque giorni non sono sufficienti ad indicare chiaramente un cambio di tendenza, ma potrebbero in teoria anche essere il principio di una dinamica simile. 

Le whale di Bitcoin: la news potrebbe portare ad un’ondata di ottimismo

Va ricordato che le balene, a differenza dei piccoli investitori retail, spesso non si lasciano condizionare dal sentiment o dalle emozioni, ed acquistano quando i prezzi sono bassi perché ritengono che possano salire. 

Anzi, una dinamica che si verifica spesso è proprio il panic selling dei retail quando i prezzi crollano, con le balene che ne approfittano per comprare a prezzi bassi ed accumulare.

Ovviamente accade anche il contrario, ovvero eccessi di entusiasmo che spesso spingono i retail ad acquistare dopo che i prezzi sono saliti, magari proprio da quelle balene che invece avevano comprato prima quando i prezzi erano bassi. 

Si tratta di una pura e semplice dinamica speculativa che, però, sui mercati finanziari si verifica molto spesso. 

È possibile, anche se non ancora certo, che le balene in questo momento stiano approfittando dei prezzi bassi per comprare ed accumulare, mentre molti retail stanno ancora vendendo mossi dalla paura di un’ulteriore discesa dei prezzi. 

Il picco minimo

Fino a poco prima della news del crollo di FTX, il prezzo minimo di Bitcoin in questo 2022 erano i 17.500$ toccati a giugno dopo il fallimento di Celsius

Con il crollo di FTX, ad inizio novembre, il prezzo di BTC è sceso anche sotto quella soglia, toccando i 15.500$ che sono attualmente il nuovo picco minimo annuale. 

Si tratta di un livello del 77% inferiore al massimo storico di 69.000$ di novembre dell’anno scorso, ovvero un crollo inferiore rispetto al passato. 

In entrambi i due bear market post-bolla precedenti, 2014/2015 e 2018, il picco minimo fu toccato a -85% dai massimi, ma durante la bull run del 2021 la crescita del prezzo di Bitcoin è stata di gran lunga inferiore, in percentuale, rispetto a quella del 2013 o del 2017. 

Quindi se da un lato ci si potrebbe effettivamente anche attendere un ulteriore crollo, magari sotto i 12.000$, dall’altro invece ci sono segni di un possibile arresto del calo. D’altronde il prezzo attuale è superiore al minimo del 10 novembre. 

A ciò va aggiunto che, ad esempio, il minimo del precedente ciclo fu toccato dodici mesi dopo il massimo, ed il massimo dell’ultimo ciclo è avvenuto proprio a novembre dell’anno scorso. 

Inoltre il crollo di fine 2018 avvenne di fatto con un unico calo durato circa 32 giorni, a causa di un unico evento (l’hashwar), mentre il crollo di questo novembre dovuto al fallimento di FTX è durato solamente quattro giorni e si è già fermato. 

Anche la notizia di ieri del fallimento di BlockFi non è stata in grado di far scendere il prezzo di BTC sotto i minimi del 10 novembre, quindi può darsi che il crollo di novembre 2022 si sia arrestato. 

Resta però da capire se ci saranno altri eventi simili, magari a dicembre, oppure se le pessime notizie sono finalmente terminate. 

I maggiori detentori di Bitcoin

Attualmente la fascia di indirizzi che detengono più Bitcoin in assoluto è comunque ancora quella compresa tra i 1.000 ed i 10.000 BTC, ovvero quella delle balene, con più di 4,6 milioni di BTC detenuti nel loro complesso. 

La seconda fascia è quella compresa tra 10 e 100 BTC, ovvero la fascia dei grandi detentori che non possono però essere considerati balene, con 4,3 milioni di BTC. 

Al terzo posto c’è la fascia intermedia compresa tra 100 e 1.000 BTC con 3,8 milioni. 

Da notare, però, che la fascia da 1 a 10 BTC detiene più di 2 milioni di Bitcoin, ovvero non molto meno dei 2,2 milioni detenuti dalla fascia compresa tra 10.000 e 100.000. Questo significa che i Bitcoin detenuti dagli exchange in questo momento non sono così tanti, dato che sono comparabili a quelli detenuti dai risparmiatori medio-piccoli. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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