HomeCriptovaluteI progetti crypto su cui si sarebbe dovuto investire nel 2022

I progetti crypto su cui si sarebbe dovuto investire nel 2022

Il 2022 non è stato affatto un anno buono per il mercato crypto, ma ci sono stati alcuni progetti che hanno performato meglio della media: ecco quelli su cui si sarebbe dovuto investire.

Bisogna però distinguere tra progetti crypto che nel 2022 hanno fatto registrare risultati positivi, e progetti che semplicemente hanno perso meno di altri. 

I migliori progetti crypto su cui investire ad inizio 2022

Tra i primi il caso più emblematico è Trust Wallet. 

Trust Wallet Token (TWT)

TWT è il token di Trust Wallet. 

Trust Wallet è in assoluto uno dei wallet software non custodial più utilizzati al mondo. Da un po’ di tempo a questa parte dietro Trust Wallet c’è Binance, ovvero il maggiore exchange crypto del mondo. 

Sebbene Trust Wallet esista da tempo, il suo token ha esordito sui mercati crypto solamente nel 2020, ad un prezzo di circa 0,01$. 

Grazie alla bull run del 2021 il prezzo prima era schizzato a 1$, e poi aveva addirittura superato per un breve momento gli 1,5$. 

All’inizio del 2022 il prezzo era sceso, seguendo l’andamento generale dei mercati crypto, fino a circa 0,5$, ma già a fine febbraio aveva iniziato un forte rimbalzo. 

Ad inizio novembre il prezzo era tornato sopra 1$, ma dopo il crollo di FTX e l’improvviso boom di prelievi di fondi dai wallet custodial degli exchange centralizzati, è schizzato fino a 2,7$ l’11 dicembre. 

Sebbene in seguito sia tornato a 1,3$, si tratta comunque di una curiosa performance positiva superiore a +100% da inizio anno, visto che ad inizio gennaio il prezzo era di 0,7$. 

Tra le criptovalute di prima e seconda fascia questo è il miglior risultato in assoluto per il 2022. 

GMX

C’è tuttavia anche chi ha fatto meglio. 

Nelle top 100 solo GMX ha fatto meglio di TWT, e queste sono le uniche due criptovalute con risultati ampiamente positivi nel 2022. Per trovare altri casi bisogna andare oltre il 200° posto. 

Va detto, però, che il caso GMX è particolare. 

Infatti, ha esordito sui mercati crypto solamente a settembre del 2021 ad un prezzo di 15$. Tuttavia ha chiuso l’anno a 21$, con un picco massimo a novembre di quasi 43$. 

A gennaio 2022 il prezzo è schizzato ad oltre 57$, per poi precipitare vicino ai minimi a giugno, quando è sceso a 13$. 

Tuttavia a luglio è tornato a crescere fino a toccare il nuovo massimo annuale il 13 dicembre a 58$. 

In realtà il massimo assoluto è addirittura di 217$, toccato a novembre dell’anno scorso, ma fu frutto di un singolo brevissimo spike che va considerato una mera anomalia. 

Quindi il caso GMX è molto diverso da quello di TWT, perché si tratta di un token giovanissimo che è ancora in fase di grande volatilità. 

A questo punto bisogna però anche evidenziare quali sono quelle criptovalute che hanno performato meno peggio tra quelle principali. 

Binance Coin (BNB)

Tra le top 10, escluse le stablecoin, la performance migliore l’ha avuta Binance Coin (BNB). 

Nonostante di recente abbia perso un pochino di smalto, a causa dei dubbi sulla tenuta di Binance, la performance del suo prezzo nel 2022 è di -53%. Basti pensare che Bitcoin sta facendo -64% ed ETH -67%. 

Anche prendendo come riferimento la perdita dai massimi assoluti, BTC è a -76%, ETH a -75%, mentre BNB a -64%. 

Di fatto ha avuto un andamento molto simile a quello delle altre principali criptovalute, ma con una perdita leggermente inferiore. 

D’altronde Binance rimane il leader indiscusso del mercato crypto, e la sua posizione in realtà si è ulteriormente rafforzata dopo la chiusura di FTX. 

Non può pertanto stupire il fatto che BNB sia tra le principali criptovalute quella che sta performando meno peggio in questo bear market. 

Tron (TRX)

Tra le criptovalute di seconda fascia spicca Tron (TRX). 

Infatti, sebbene sia a -82% dai massimi, la sua performance nel 2022 si ferma ad un contenutissimo -29%. 

In realtà va detto che nel 2021 TRX non è riuscita a far registrare nuovi massimi, quindi quel -82% prende come punto di riferimento gli 0,3$ del 5 gennaio 2018. Se si calcola invece la perdita dal massimo del 2021, ovvero gli 0,15$ toccati ad aprile, il prezzo attuale perde il 67%. 

Da notare, però, che a novembre del 2020, ovvero prima che iniziasse l’ultima grande bullrun, il prezzo di TRX era di soli 0,03$, ovvero nettamente inferiore agli 0,05$ attuali. Quindi il 2022 non è affatto un anno particolarmente negativo per Tron, se non fosse che comunque un po’ ha perso dai picchi dell’anno scorso. 

La particolarità di TRX è quella di dover essere utilizzata per pagare le fee delle transazioni su Tron. 

Il fatto è che da un po’ di tempo a questa parte la maggior parte delle transazioni in USDT avviene su rete Tron, e non su Ethereum. Infatti su Tron sono più veloci, e soprattutto costano pochissimo, quindi sempre più utenti di Tether scelgono Tron come blockchain su cui effettuare le transazioni. Questo porta ad un maggior utilizzo di TRX, che quindi perde meno valore delle altre criptovalute. 

Toncoin (TON)

Uno dei casi più interessanti è Toncoin (TON)

Si tratta della criptovaluta dell’ex Telegram Open Network (TON), ora rinominato The Open Network. 

Per ora nel 2022 TON perde solo il 45%, ed il 64% dai massimi dell’anno scorso, ma è soprattutto nelle ultime settimane che ha performato bene. 

TON in realtà è una criptovaluta giovane, perché ha esordito sui mercati crypto solo ad agosto dell’anno scorso a 0,5$. 

Il picco massimo lo ha toccato a novembre dello stesso anno, ad oltre 5,8$, per poi scendere a 1,8$ e tornare a 4,3$ a fine anno. Quindi il livello di fine dicembre 2021 non era molto inferiore a quello del massimo storico di novembre. 

Nel corso del 2022 il prezzo è precipitato a 0,8$ a giugno, ma a partire da agosto ha iniziato a risalire. 

Dopo essere tornato a 1,8$ a settembre, ed essere poi risceso a 1,2$, prima è tornato a 1,8 e poi dall’11 dicembre è schizzato in pochi giorni a 2,7$. 

Si tratta pertanto di una criptovaluta ancora giovane e volatile, ma la cosa interessante è che la risalita degli ultimissimi mesi è dovuta a sempre più utilizzo grazie alle nuove funzionalità messe a disposizione dal wallet crypto ufficiale di Telegram

Ovvero come per TRX la risalita è collegata ad un maggiore utilizzo, ed è forse per questo che sta performando meno peggio delle altre anche dal punto di vista del prezzo di mercato. 

Monero (XMR)

Tra le top 25 conviene citare anche Monero (XMR). 

XMR per ora nel 2022 sta facendo segnare un -41%, che sale a -72% se si prende come riferimento il massimo storico assoluto di maggio 2021. 

Quello che stupisce di Monero è che, a parte i picchi dovuti a veri e propri spike, il suo valore sembra essere molto meno volatile di quello di altre criptovalute. 

Il fatto è che XMR è ancora al giorno d’oggi in assoluto la criptovaluta ad alto livello di privacy più utilizzata al mondo. 

Esiste sui mercati crypto addirittura dal 2014, ed il suo valore attuale di circa 150$ non è poi molto distante dai 131$ di agosto 2017. 

Essendo utilizzata proprio come moneta di scambio per transazioni criptate tende ad avere un utilizzo relativamente costante nel tempo, e quindi anche un valore di mercato meno volatile rispetto ad altre. 

Il prezzo attuale ad esempio è in linea anche con quello di luglio 2018, dicembre 2020 e gennaio 2021. 

Monero ha dimostrato un’eccezionale resilienza, anche se a tratti il suo prezzo può salire molto, o scendere molto, anche molto velocemente, Pur trattandosi di un progetto crypto ormai vecchio di diversi anni, non sembra stia perdendo smalto. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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