AVAX è la criptovaluta nativa della blockchain di Avalanche.
Avalanche è un progetto per certi versi simile a quello di Terra/Luna, e nasce come una sorta di competitor di Ethereum.
La blockchain è nata nel 2020, anche se l’elaborazione dei suoi principi di base iniziò già nel 2018.
La caratteristica peculiare della rete Avalanche sono le cosiddette subnet, ovvero delle sottoreti indipendenti con proprie logiche autonome, ma appoggiate alla sicurezza originale della rete madre.
Summary
AVAX, la criptovalute nativa della blockchain di Avalanche
La criptovaluta nativa di Avalanche, AVAX, ha esordito sui mercati crypto solamente a settembre 2020, ed un prezzo che inizialmente era di circa 5$.
Fino ai primi di gennaio del 2021 il suo prezzo laterlizzò tra i 3$ ed i 4$, ma quando iniziò l’ultima grande bull run anche sulle altcoin il suo prezzo si è impennato.
Il 2021 è stato un anno davvero eclatante per AVAX, tanto che già a fine gennaio il suo valore di mercato era già salito a 12$.
Il primo picco clamoroso lo ebbe a febbraio, quando sfiorò i 55$, per poi scendere a 10$ a luglio.
Il secondo picco lo ebbe a novembre, quando superò addirittura i 146$. A quel punto il guadagno rispetto all’esordio, avvenuto solo 14 mesi prima, era del 2.800%.
Pur non essendo stata nemmeno lontanamente una delle criptovalute che ha fatto registrare i maggiori guadagni nel 2021, quella formatasi sul suo prezzo rimane comunque una grossa bolla speculativa.
Infatti, già a gennaio 2022, ovvero due mesi dopo il picco massimo a 146$, il suo prezzo era già sceso sotto i 60$.
Il crollo principale però c’è stato tra aprile e giugno, con una discesa fin sotto i 17$.
Il fatto è che, essendo Avalanche percepito come un progetto simile a Terra/Luna, l’implosione di quest’ultimo ha scatenato il panico tra i possessori di AVAX. Anche perché Avalanche è un progetto troppo recente per poter essere già considerato solido.
Se ad agosto era già quasi tornato a quota 30$, a novembre era già tornato sotto i 20$, e con il crollo di FTX è precipitato sotto i 12$. Quest’ultima cifra è in linea con quella di gennaio 2021, quindi a quel punto poteva sembrare che il prezzo di AVAX avesse perso tutto ciò che aveva guadagnato durante l’ultima grande bolla speculativa.
Invece, il 16 dicembre ha subito un altro crollo, che lo ha portato sotto gli 11$.
Il valore attuale è ancora ben sopra sia quello di collocamento che quello di dicembre 2021, ma il trend sembra essere ancora discendente.
Il protocollo Avalanche
Il protocollo Avalanche è dedicato in particolare alla finanza decentralizzata, con exchange decentralizzati, piattaforme di lending, smart contract, creazione di token e NFT.
È da tempo tra le prime dieci blockchain per TVL DeFi, mentre per capitalizzazione di mercato AVAX è scesa al 19° posto dopo essere stata a ridosso delle prime dieci.
Molto interessante la parabola del TVL di Avalanche, in particolare nel 2021.
Infatti, fino addirittura ad agosto non era mai salito sopra il miliardo di dollari, per poi impennarsi improvvisamente e raggiungere prima i 2 miliardi a fine agosto, e poi i 12 miliardi a dicembre.
Nel 2022 invece il suo TVL è letteralmente crollato. Già a gennaio era sceso a 7 miliardi, per poi precipitare da aprile a giugno fino a poco più di 2 miliardi.
Da agosto 2022 ha nuovamente iniziato a scendere, fino a tornare anche sotto gli 800 milioni a dicembre.
Il protocollo DeFi di gran lunga con più TVL su Avalanche è Aave, ovvero un protocollo di lending nato su Ethereum. Il secondo, Benqi, è specifico per Avalanche, ma ha meno della metà del TVL di Aave. Anche il terzo protocollo su Avalanche per TVL, Stargate, non è nativo di questa piattaforma.
In particolare sembra molto significativo il crollo di Benqi, che in meno di un anno si è visto ridurre il TVL di più di dieci volte, da 1,8 miliardi di dollari fino a 140 milioni.
Da questi dati sembra evidente che vi siano problemi specifici legati all’ecosistema Avalanche, non tanto dal punto di vista tecnico, ma soprattutto da quello dell’utilizzo e forse anche da quello della fiducia.
Non è strano infatti che in momenti critici come questo molti utilizzatori della DeFi preferiscano optare per soluzioni più solide e sicure, in primis quelle su Ethereum o nate e sperimentate già da tempo su Ethereum.
Pertanto è difficile immaginare che Avalanche possa avere un boom sul breve periodo e tornare ai fasti del 2021. La concorrenza è molta, ed in periodo come questo vengono inevitabilmente privilegiati concorrenti più solidi e con maggior passato alle spalle.
Il futuro di Avalanche e della sua crypto AVAX
Le aspettative su Avalanche sono sempre state molto alte negli anni scorsi, anche se con l’attuale bear market si sono ridimensionate parecchio.
In particolare riguardano le potenzialità di integrazione degli strumenti crypto e blockchain con il mondo della finanza e della grande impresa.
Avalanche infatti è un network complesso pensato per utilizzi anche complessi, sebbene primariamente finanziari.
L’aspetto più interessante sembra proprio essere quello legato alla possibilità di creare blockchain private o permissioned grazie all’utilizzo delle subnet, con regole proprie e meccanismi di funzionamento autonomi ed indipendenti.
È proprio grazie a questa funzionalità che Avalanche vorrebbe diventare un vero e proprio hub per interfacciare l’economia reale con il mondo della blockchain.
Questo ovviamente dovrebbe avvenire grazie alla tokenizzazione, ovvero la creazione di asset digitali riferiti ad oggetti o beni del mondo fisico. Ad esempio possono essere creati dei Fixed-Cap Assets, ovvero token fungibili ma che hanno un numero massimo oltre il quale non ne possono essere emessi.
L’obiettivo è quello di consentire a chiunque, e soprattutto alle aziende, di creare facilmente la propria blockchain, con token ed NFT propri, le proprie regole per gli smart contract e le proprie applicazioni decentralizzate. In altre parole offrire a tutti la possibilità di crearsi una propria rete blockchain senza doverla costruire da zero, ma appoggiandola all’infrastruttura di quella già esistente di Avalanche.
La criptovaluta AVAX potrebbe giocare un ruolo cruciale in questo progetto, anche perchè è solo mettendola in staking che si può partecipare alla governance di Avalanche.
Quindi da un lato le prospettive rimangono, in teoria, interessanti, mentre dall’altro il bear market ne sta mettendo a dura prova la sopravvivenza all’interno dell’élite dei progetti crypto.