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La Federal Reserve (Fed) alza i tassi di interesse

Puntuale ieri sera è arrivato il FOMC e con esso Powell ha svelato le mosse della Federal Reserve (Fed) che si sono tradotte in un rialzo dei tassi di interesse di 25 punti base.

Il mercato si aspettava una variazione nella misura di 0,25 e le attese non sono state deluse quando Jerome Powell presidente della Federal Reserve (Fed) ha comunicato l’entità della variazione dei tassi di interesse. 

“Abbiamo ancora del lavoro da fare” ha tenuto a precisare dal palco della conferenza come a sottolineare che la politica monetaria intrapresa non avrebbe ancora arrestato la sua corsa. 

Gli obiettivi della Federal Reserve (Fed) in linea con il rialzo dei tassi

Per la Banca centrale Americana, la stabilità dei prezzi è un faro al quale puntare e, parole del presidente “Sarà necessaria una politica restrittiva per diverso tempo”. 

Anche qualora l’inflazione dovesse rientrare a più miti valori e l’economia insieme all’occupazione viaggiare su numeri congrui “Non sarà probabilmente appropriato un taglio dei tassi quest’anno” ha dichiarato Powell. 

I tassi in totale salgono di 475 punti base con l’ultima mossa della Fed e questo costituisce un record da settembre del 2007 ad oggi. 

Il Consumer Price Index (CPI) è notevolmente diminuito in valore e questa è una buona notizia ma la Federal Reserve non ha abbassato la guardia. 

I rialzi dei tassi restano un arma che verrà ancora usata dalla Fed quest’anno poiché non sono stati ancora raggiunti i valori a cui l’organo tende per normalizzare l’economia statunitense. 

Il risultato ottimale a cui tendere non è stato mai nascosto ed è in parte insito negli scopi della Fed. 

La piena occupazione e un’inflazione contenuta intorno al 2 / 3% è il punto di arrivo ideale ma che resta ancora lontano. 

“In sostegno di questi target, la Fed ha deciso di alzare i tassi portandoli a una forchetta fra il 4,5% e il 4,75%. Anticipiamo che gli attuali rialzi saranno appropriati per raggiungere una politica monetaria sufficientemente restrittiva. Nel determinare l’estensione dei futuri rialzi terremo conto degli sviluppi economici e finanziari. Siamo fortemente impegnati a far tornare l’inflazione al target del 2%”. 

Questo è quanto si legge nella nota a latere diffusa dalla Federal Reserve al termine del discorso di Jerome Powell. 

La missiva lascia intendere che la politica monetaria intraprese da più di un anno non vedrà ancora la sua fine. 

La decisione di alzare i tassi di interesse di un ulteriore 0,25%, si legge nella nota, è stata decisa all’unanimità dai partecipanti al FOMC. 

Il mercato aveva già prezzato questo rialzo dei tassi prevedendo in anticipo le mosse della Fed e anche dopo la comunicazione di ieri sera ha reagito bene dimostrando forza. 

George Michael Belardinelli
George Michael Belardinelli
Ex Corporate manager presso Carifac Spa e successivamente Veneto Banca Scpa, blogger e Rhumière, negli anni si appassiona alla filosofia e alle opportunità che l'innovazione e i mezzi di comunicazione ci mettono a disposizione, in fissa con il metaverso e la realtà aumentata
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