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Crypto: USDC tornata alla parità con USD

Alla fine ieri la crypto USDC è tornata a valere 1 USD. 

USDC è un token crypto di stablecoin, il cui valore in teoria dovrebbe sempre rimanere allineato al sottostante. Il suo sottostante, per l’appunto, è USD, ovvero il dollaro USA. 

Ieri sera il suo valore di mercato è tornato ad essere di circa 1$, dopo che nei giorni scorsi era sceso fino a 0,84$. 

Crypto: la perdita del peg con il dollaro USD da parte di USDC

USDC (USD Coin) è un token interamente collateralizzato in dollari o similari. Questo significa che per ogni USDC emesso, l’emittente (Circle) detiene in cassa un dollaro USA, o asset equivalenti come ad esempio i buoni del Tesoro governativi statunitensi. 

Tuttavia, come emerso venerdì, parte delle riserve di Circle erano depositate presso la Silicon Valley Bank (SVB), fallita per l’appunto nei giorni scorsi

Il fatto è che quando Circle ha reso pubblica la notizia che 3,3 miliardi di dollari in contanti a riserva di USDC erano di fatto immobilizzati su conti SVB, la banca ormai era stata chiusa dalle autorità, e quindi non era possibile utilizzarli. 

Il modo in cui Circle mantiene l’ancoraggio del valore di mercato di USDC a 1 USD è semplicemente la possibilità di riscattare in qualsiasi momento tutti gli USDC ricevendo in cambio un pari numero di USD. 

Dato che in circolazione c’erano 43,5 miliardi di USDC, in teoria Circle avrebbe dovuto avere in cassa asset per un valore complessivo di almeno 43,5 miliardi di dollari per poter eventualmente far fronte a tutte le richieste di riscatto. 

Ma con 3,3 miliardi di dollari in meno, le riserve a quel punto erano di soli 40,2 miliardi di dollari, ovvero il 7,6% in meno. 

Il mercato a quel punto ha reagito vendendo in massa token USDC in cambio di altre stablecoin (soprattutto USDT), valuta fiat (soprattutto USD), ed in parte probabilmente anche Bitcoin

Dato che la perdita del peg è scattata dopo la chiusura delle banche per il weekend, Circle come al solito ha dovuto sospendere momentaneamente i riscatti di USDC alla pari, per poi riprenderli solo lunedì mattina alla riapertura delle banche. Infatti gli USD vengono inviati a chi restituisce token USDC tramite piattaforme bancarie che durante il weekend non processano transazioni. 

La ripresa del peg

Prima della riapertura delle banche di ieri mattina, si erano però già diffuse due notizie che avevano aiutato il prezzo di USDC a riprendersi un po’. Infatti già nella notte tra domenica e lunedì il valore di mercato di USDC era risalito fino a 0,98$. 

La prima notizia era che Circle aveva dichiarato di essere disposta a coprire il buco interamente attingendo a risorse proprie. 

Sebbene questa sembrasse più una promessa che una certezza, se non altro era servita a rassicurare i mercati che la società intendesse fare qualcosa per far recuperare il peg a USDC. 

Non aveva però chiarito dove avrebbe potuto trovare 3,3 miliardi di dollari, ma l’ipotesi comunque non sembrava affatto essere campata in aria. 

È stata però la seconda notizia ad aver spazzato ogni dubbio residuo: la banca centrale statunitense (Fed) si è detta pronta a coprire per intero l’ammanco riguardante i depositi dei clienti della banca fallita. 

In altre parole, pur non salvando la banca (che rimane fallita), perlomeno tutti i correntisti potranno recuperare tutti i loro depositi per intero, compresa Circle. 

A quel punto il buco che si era venuto a creare nelle riserve di USDC in teoria non esisteva più, anche se la società non aveva ancora ottenuto indietro il suo denaro. Infatti ancor prima che riaprissero le banche, e che quindi Circle riattivasse i riscatti alla pari di USDC, il suo valore di mercato era tornato sopra gli 0,99$. 

I riscatti

Da notare che il problema non è stato causato da Circle, ma da un evento esterno per loro assolutamente imprevedibile. 

Inoltre, la soluzione trovata dalla Fed risolve completamente il problema, facendo così recuperare a Circle e USDC buona parte della reputazione persa durante questo breve crollo. 

Infatti ieri, dopo la riapertura dei riscatti di USDC, i token che sono stati restituiti non sono stati molti: sono stati meno di un miliardo su 40 miliardi, ovvero solamente il 2,5%. Questo significa che più del 97% degli USDC ancora in circolazione non sono stati restituiti. 

Va però ricordato che nei due giorni precedenti la capitalizzazione di mercato di USDC era già scesa. 

Prima della diffusione della notizia dei 3,3 miliardi di dollari bloccati su SVB, USD Coin capitalizzava 43,5 miliardi, ma prima della riapertura dei riscatti di ieri mattina era già scesa a 40,1. 

Quindi USDC ha perso 3,4 miliardi di capitalizzazione tra venerdì e domenica notte, per poi perderne altri 0,6 ieri quando Circle ha riattivato i riscatti. 

In totale ha perso 4 miliardi di capitalizzazione, ovvero poco meno del 10% di quella che aveva prima del crollo. 

Nel frattempo la sua principale rivale, USDT di Tether, è salita da 71,8 a 72,3, portando la sua dominance al record annuale del 56%, mentre la dominance di USDC scendeva dal 33% al 30%. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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