L’emittente di stablecoin Tether ha comunicato una ristrutturazione della sua azienda mirata a offrire una vasta gamma di soluzioni innovative per l’infrastruttura decentralizzata.
In questo contesto, sono state create quattro nuove divisioni: Tether Data, Tether Finance, Tether Power e Tether Edu(cation). Vediamo di seguito tutti i dettagli.
Summary
Stablecoin news: i cambiamenti dell’azienda di Tether
Come anticipato, Tether, il creatore della stablecoin USDT, ha annunciato un’ampia ristrutturazione aziendale per esplorare nuovi settori nell’ambito degli asset digitali.
La società, dietro la più grande stablecoin al mondo per capitalizzazione di mercato, ha istituito quattro nuove divisioni per riflettere il suo interesse crescente in varie aree.
Le nuove divisioni di Tether includono “Tether Finance”, responsabile della gestione della stablecoin USDT, mentre “Tether Power” si occuperà degli investimenti dell’azienda nel mining di bitcoin.
“Tether Data” sarà focalizzata sugli investimenti tecnologici strategici, compresa l’intelligenza artificiale, mentre “Tether Edu” sarà dedicata a iniziative educative.
In un post sul blog, la società ha dichiarato che questa espansione rappresenta un cambiamento di paradigma nel suo impegno per l’empowerment finanziario.
In particolare concentrandosi su soluzioni sostenibili per soddisfare le esigenze di individui, comunità e nazioni.
Paolo Ardoino, CEO di Tether, ha sottolineato che questa evoluzione permetterà all’azienda di sostenere l’innovazione e l’implementazione della tecnologia, promuovendo l’autosufficienza e l’indipendenza a tutti i livelli.
Controversie e dubbi sulle emissioni miliardarie di USDT
Tether ha generato un miliardo di dollari in USDT il 1° aprile, mentre il mercato delle criptovalute affrontava perdite significative.
Questa imponente emissione ha scatenato critiche e interrogativi sulla sua legittimità, con il CEO di Tether che la definisce un “rifornimento delle scorte”.
Particolarmente rilevante è stata la reazione di WhaleWire, che ha immediatamente sollevato dubbi sulla natura di questa emissione appena avvenuta.
In particolare, Tether ha creato 1 miliardo di dollari USDT attraverso uno smart contract sulla rete Tron (TRX), trasferendo i token al conto Tether Treasury etichettato da TronScan.
Paolo Ardoino ha successivamente rilasciato un annuncio pubblico su X, spiegando che si trattava di una “transazione autorizzata ma non emessa”, sottolineando che le riserve dell’azienda non hanno ancora coperto tale importo.
Questa pratica ha suscitato controversie all’interno dell’industria, soprattutto considerando che BlackRock ha segnalato rischi significativi legati alla grande esposizione del mercato delle criptovalute all’USDT nei suoi documenti ETF.
Circle, emittente di USDC in collaborazione con Coinbase, ha persino pubblicamente incoraggiato il Congresso degli Stati Uniti a “indagare” su Tether.
Inoltre, la mancanza di trasparenza riguardo ai burns ed alle emissioni aggiunge ulteriori incertezze sul futuro di Tether e sulla stabilità della sua stablecoin.
Quest’ultima attualmente rappresenta la maggior parte della liquidità delle criptovalute negli exchange.
Tether e Fuze si uniscono per educare sulle crypto in Turchia e nel Medio Oriente
Tether ha di recente stretto una partnership con Fuze, un fornitore di infrastrutture crittografiche, per promuovere la conoscenza delle criptovalute in Turchia e nel Medio Oriente, ampliando così la consapevolezza delle risorse digitali.
Secondo un comunicato stampa del 15 aprile, la collaborazione si concentrerà su diversi aspetti dell’educazione crittografica, compresi pagamenti transfrontalieri, conformità normativa, sviluppo di framework e formazione finanziaria.
Le campagne educative congiunte mireranno ad aumentare l’adozione di criptovalute come Bitcoin, la tecnologia blockchain e stablecoin come USDT per le transazioni transfrontaliere.
In particolare rivolgendosi sia ad aziende che a privati in Turchia, Medio Oriente e Nord Africa.
Paolo Ardoino ha enfatizzato che la collaborazione mira a fornire sicurezza e chiarezza nel panorama finanziario in continua evoluzione, non solo attraverso la tecnologia, ma anche attraverso l’istruzione.
Sebbene Tether abbia accennato a coinvolgere istituti di credito locali e regionali, i dettagli specifici sui partecipanti al programma educativo non sono stati divulgati.
Il CEO di Fuze, Mo Ali Yusuf, ha condiviso il desiderio di creare opportunità per tutti, dalle istituzioni ai consumatori finali, attraverso risorse digitali gestite in modo sicuro e affidabile.