Bob Lee, creatore di CashApp, è l’ultimo caso dei decessi dei holder crypto, come CEO di società di settore o miliardari di criptovalute. Ecco le ultime news.
I crypto holder stanno morendo: l’assassinio di Bob Lee
È ancora aperta la caccia all’assassino di Bob Lee, il creatore di CashApp, primo CTO di ex Square e attuale Block Inc, e Chief Product Officer di MobileCoin.
La morte di Lee, avvenuta e annunciata nella giornata di ieri, si aggiunge a una lista di ragazzi crypto che stanno morendo.
Brooke Jenkins, procuratore distrettuale di San Francisco, ha scritto sui social dei crypto-lovers come segue:
I want to extend my sincerest condolences to Mr. Lee’s family members & loved ones for his loss. We do not tolerate these horrific acts of violence in San Francisco.
At this time no arrests have been made. Anyone w/ information is asked to call @SFPD Tip Line at 1-415-575-4444. https://t.co/J7V8N4gake
— Brooke Jenkins 謝安宜 (@BrookeJenkinsSF) April 5, 2023
“Voglio estendere le mie più sincere condoglianze ai familiari e ai cari del signor Lee per la sua perdita. Non tolleriamo questi orribili atti di violenza a San Francisco. Al momento non sono stati effettuati arresti. Chiunque abbia informazioni è pregato di chiamare
POLIZIA DI SAN FRANCISCO al numero 1-415-575-4444.”
Il 43enne è morto poche ore dopo essere stato trovato dalla polizia con delle ferite da taglio sul corpo. La causa del decesso è accoltellamento, a quanto pare ancora da parte di uno sconosciuto, nella città di San Francisco.
I crypto holder stanno morendo: tra omicidi e incidenti misteriosi
Proprio mentre il crypto-exchange FTX di Sam-Banked Fried (o SBF) confermava il suo collasso, sono deceduti altri ragazzi del settore crypto.
E infatti, a fine dicembre 2022 è stata data notizia della morte del crypto miliardario russo di 53 anni, Vyacheslav Taran, anche se le circostanze sono misteriose. Taran è morto dopo che il suo elicottero si è schiantato vicino a Monaco.
Un incidente che aveva destato sospetti, al punto che il procuratore di Nizza aveva dichiarato che non si poteva escludere la colpa di terzi. Taran era il co-fondatore della piattaforma di trading e investimento Libertex e del Forex Club.
Sempre nella stessa settimana, è stata data notizia della morte di altri due crypto guys: Tiantian Kullander, morto nel sonno, e Nikolai Mushegian, annegato su una spiaggia di Porto Rico.
Kullander era il co-fondatore di Amber Group, piattaforma di trading di criptovalute che in quel momento era stata valutata 3 miliardi di dollari. Mushegian, di soli 29 anni, è morto a fine ottobre, dopo aver twittato che temeva che la CIA e il Mossad lo avrebbero ucciso.
I casi di presunti suicidi tra gli holder crypto
Tra i nomi dei crypto guys che stanno morendo, ci sono anche casi dichiarati come suicidio.
Javier Biosca, suicida di 53 anni, si è buttato dal quinto piano dell’hotel di Estepona, in Spagna a fine novembre 2022.
La sua storia ha a che fare con un enorme Schema Ponzi basato sulle crypto, fondato dalla sua società Algorithms Group con sede a Londra.
Con l’accusa di frode, riciclaggio di denaro, falsificazione di documenti e gestione di un’organizzazione criminale, Biosca aveva trascorso otto mesi in carcere in Spagna.
La sua uscita dal carcere è avvenuta grazie ad una cauzione pagata da un’altra persona che a quanto pare attendeva di ricevere il denaro prestato indietro. Probabilmente, questa è stata la causa che avrebbe spinto Biosca a suicidarsi.
Questa storia di Biosca, ricorda in qualche modo quella del celebre influencer di criptovalute John McAfee, trovato morto nella prigione di Barcellona all’età di 75 anni.
Era il 23 giugno 2021 quando McAfee è stato dichiarato morto, dopo esattamente 8 mesi dal suo arresto per presunta evasione fiscale. Anche qui, le indagini per scoprire la causa del decesso sono state attribuite al suicidio.
Più avanti, la moglie di John, Janine McAfee, avrebbe affermato fin da subito di non credere ai rumors secondo cui il marito sia ancora vivo e che abbia simulato la sua morte.