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Il fondatore della crypto fallita Luna potrebbe essere rilasciato

Il fondatore del progetto crypto Terra/Luna, Do Kwon, è ancora in carcere in Montenegro insieme al suo collega Han Chang-joon.

Ieri, i loro avvocati hanno chiesto ufficialmente il rilascio su cauzione, con la promessa di rimanere in Montenegro.

I due imputati sono in carcere non per il fallimento del progetto originale Terra/Luna, ma per falsificazione di documenti. Infatti sono stati arrestati a marzo all’aeroporto della capitale Podgorica, perchè trovati in possesso di documenti falsi. 

Sia la Corea del Sud, patria dei due, sia gli USA hanno chiesto l’estradizione, ma per ora il Montenegro non l’ha ancora concessa. 

In Corea del Sud sono stati accusati di aver violato il Capital Markets Act, ovvero la legge sui contratti di investimento, quindi li aspetta un processo che potrebbe portare a condanne anche molto severe. 

Le richieste degli avvocati per il rilascio del fondatore della crypto Luna

Ieri si è tenuta un’udienza presso il Tribunale di Podgorica, durante la quale Do Kwon ha negato di aver commesso reati, nonostante sia palesemente stato trovato in possesso di documenti falsi.

I suoi avvocati hanno quindi chiesto il rilascio su cauzione in attesa del processo, che dovrebbe iniziare tra circa un mese, proponendo misure cautelari come il divieto di lasciare l’appartamento in cui risiederebbero a Podgorica, e l’obbligo di presentarsi ad intervalli regolari alle autorità statali.

Allo stato attuale dei fatti, però, non sembra che le promesse di Do Kwon siano considerabili come veritiere, dato che è noto per aver mentito in decine di occasioni. 

Ad esempio durante l’udienza non solo hanno negato di aver commesso il reato di falsificazione di documenti, ma hanno anche presentato le proprie difese per chiedere di essere scagionati.

Alla luce di ciò, gli avvocati hanno chiesto al giudice di sopprimere la custodia cautelare, per assicurare il regolare svolgimento del procedimento penale. La cauzione proposta è di soli 400.000€ ciascuno, ovvero una piccola briciola del denaro che hanno guadagnato con il progetto Terra/Luna. 

Il pubblico ministero ovviamente si è opposto a queste richieste, ma toccherà comunque al tribunale prendere la decisione ufficiale. 

È difficile dire quale sarà, ma è possibile ritenere comunque ancora elevato il rischio di fuga, dato che dal momento dell’emissione del mandato di arresto alla loro cattura sono passati diversi mesi durante i quali hanno tentato di fuggire da un Paese all’altro. 

L’estradizione di Do Kown, fondatore della crypto Luna

Si ritiene possibile che l’eventuale estradizione non avverrà prima della conclusione del procedimento penale in Montenegro. 

Quindi, è immaginabile che i due imputati stiano cercando una qualche soluzione prima del termine del processo, e della possibile seguente estradizione. 

Per ora comunque non risulta che le soluzioni che stanno cercando di mettere in piedi si siano rivelate efficaci, quindi a meno che il giudice non la pensi diversamente dal pubblico ministero per ora rimarranno in carcere. 

Nel caso in cui venissero estradati, dovranno rispondere di ben altre accuse, molto gravi. 

Dato che a quanto pare in Montenegro non starebbero rischiando condanne particolarmente pesanti, non è assurdo immaginare che le autorità montenegrine aspettino ad estradarli solo dopo averli condannati per i presunti reati commessi nel Paese. 

Risulta comunque difficile immaginare che alla fine non saranno estradati in USA, o in Corea del Sud, proprio perchè il mandato di arresto emesso dalle autorità sudcoreane era di tipo internazionale. 

Se i due non dovessero trovare appoggi in Montenegro, appare piuttosto difficile che non saranno consegnati alle autorità sudcoreane una volta terminato il processo che li vede imputati nel Paese europeo. 

Il fallimento di Terra/Luna

A dire il vero l’ecosistema Terra e la criptovaluta Luna esistono ancora, anche se ora si chiamano Terra Classic e Luna Classic (LUNC). Do Kwon ed i suoi collaboratori però non fanno più parte del team del progetto. 

Prima di fuggire avevano messo in piedi il cosiddetto progetto Terra 2.0, che prese il nome del vecchio progetto insieme alla nuova criptovaluta chiamata sempre Luna. 

Tuttavia, anche questo nuovo progetto non ha avuto successo, tanto che il suo futuro ad oggi è molto incerto. 

Il valore di mercato attuale della nuova criptovalute LUNA è del 95% inferiore al suo massimo storico toccato dodici mesi fa, appena nacque, mentre quello della vecchia criptovalute LUNC è praticamente del 100% inferiore ai massimi di aprile dell’anno scorso. 

Anche se si esamina il trend post-crollo, la perdita dal picco di settembre 2022 è comunque dell’83%. 

Si tratta pertanto di due progetti falliti, che molto difficilmente riusciranno a risollevarsi. 

La truffa milionaria 

Secondo diversi analisti, quella di Terra/Luna potrebbe addirittura essere considerata una truffa. 

Il problema principale fu la perdita del peg con il dollaro della stablecoin UST. L’implosione dell’intero ecosistema Terra fu una conseguenza di quel problema. 

La causa della perdita del peg fu il fatto che UST era una stablecoin algoritmica collateralizzata in LUNA, e non appena il prezzo di questa criptovaluta ha iniziato a scendere molto e velocemente il valore del collaterale di UST scese sotto il valore nominale di tutti i token UST emessi. A quel punto il crollo fu inevitabile. 

C’è chi ritiene che i creatori di questo ecosistema fossero consapevoli del fatto che un’eventuale forte perdita di valore di LUNA avrebbe fatto saltare il peg con il dollaro di UST, e dato che l’intero ecosistema si basava su UST, questo lo avrebbe fatto saltare completamente. 

Saranno però le autorità, in particolare quelle sudcoreane, a stabilire presumibilmente tutte le responsabilità personale di Do Kwon e dei suoi collaboratori in questa vicenda. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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