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Elon Musk su Twitter: “bisogna creare un sistema finanziario più efficiente”

Di recente, Elon Musk non si è risparmiato con le critiche su Twitter, in particolare rivolgendosi al sistema finanziario tradizionale, definendolo molto poco efficiente.

La notizia viene riportata anche da Watcher.Guru. 

Tutti i dettagli di seguito. 

Ecco cosa ha dichiarato Elon Musk su Twitter 

In un recente spazio su Twitter, Elon Musk ha espresso la sua opinione in merito alle piattaforme finanziarie tradizionali, sottolineando come quelle esistenti non siano all’altezza del progresso e abbiano molte possibilità di miglioramento. 

Nello specifico, l’imprenditore miliardario ha colpito con dure parole il sistema etichettandolo come “molto inefficiente”, troppo centralizzato ed eterogeneo. In effetti, le possibilità per creare un nuovo sistema ci potrebbero essere. 

Nello specifico, Musk ha dichiarato su Twitter quanto segue: 

“Penso che ci sia il potenziale per creare un sistema finanziario più efficiente.” 

Come sappiamo, miglioramenti costanti sono piuttosto essenziali per l’evoluzione di qualsiasi settore. Con il tempo, la tecnologia diventa obsoleta e si creano sempre più spazi vuoti da dover riempire. 

Questo è proprio il caso del sistema finanziario tradizionale al momento. Infatti, con l’avvento della DeFi e di soluzioni più trasparenti, le persone si sono sempre più spostate da un sistema all’altro.

Dati i diversi problemi che affliggono il panorama finanziario tradizionale, un nuovo sistema con specifiche su misura può aumentare la convenienza per i consumatori. Inoltre, Musk ha anche sottolineato che non ha senso interrompere inutilmente le cose: 

“Se c’è un prodotto migliore, è fantastico.” 

Non è finita qui, comunque, perchè Musk ha continuato dichiarando quanto segue: 

“Il denaro è solo informazione. Questa è l’unica cosa che sarebbe poetica per realizzare automaticamente la visione che ho per X.” 

Cos’è X? “L’app per tutto” pensata da Musk 

Non è la prima volta che Musk parla di “X”, l’app per tutto. Nello specifico, Elon Musk intende convertire Twitter in questa “app per tutto” chiamata X. 

Il che significa consentire alla piattaforma di offrire servizi finanziari, comprese transazioni peer-to-peer, conti di risparmio e persino carte di debito, secondo il rapporto.

Nello specifico, X si ispira all’app cinese WeChat, in cui è disponibile una piattaforma che unisce applicazioni come Facebook, Twitter, Uber, Instagram e Substack. 

Ma non solo, perché oltre a prenotare servizi, ordinare cibo ed esprimere le proprie opinioni, è uno dei portali di intrattenimento e notizie più popolari in Cina.

Inoltre, è anche un importante provider fintech, una delle più grandi reti di pagamento e finanza online del Paese: gli utenti si scambiano denaro, pagano beni e servizi e prendono in prestito denaro. 

Infine, la usano anche le aziende: il giro d’affari dei mini-program WeChat vale circa 240 miliardi di dollari e gli utenti sono cresciuti del 12,5% a 450 milioni nel 2021.

Tuttavia, Musk ha promesso per la sua app “X” di differenziarsi sotto un punto di vista molto importante: la libertà di parola. Infatti, su WeChat e soprattutto sui suoi contenuti domina il controllo del Partito Comunista. 

Musk, invece, aveva detto di sperare che “anche i miei peggiori critici rimangano su Twitter, perché questo è ciò che significa la libertà di parola.” 

Inoltre, vale la pena notare che la piattaforma ha già iniziato a richiedere licenze normative per entrare nel business dei pagamenti negli Stati Uniti. Twitter sta progettando il software per introdurre eventualmente i pagamenti in tutta la piattaforma. 

Infatti, Esther Crawford, un’impiegata di Twitter di alto livello, ha iniziato a delineare l’architettura necessaria per facilitare i pagamenti sulla piattaforma, insieme a un piccolo team di dipendenti.

Elon Musk si dimette come CEO di Twitter

Le dimissioni di Elon Musk da CEO di Twitter erano formalmente arrivate già a dicembre 2022. Tuttavia, al tempo l’imprenditore aveva chiarito di volersi prendere tutto il tempo necessario per trovare qualcuno di “tanto folle” da prendere il suo posto. 

Ora che le dimissioni sono effettive, il nuovo CEO di Twitter è stato trovato e si tratta di Linda Yaccarino, un nome ben noto nel panorama della stampa e non solo. 

Inizialmente, sappiamo, non erano state diffuse altre informazioni riguardo al nuovo CEO di Twitter oltre al fatto che fosse donna, che avrebbe assunto l’incarico entro sei settimane e che avrebbe sostituito Musk nel ruolo direttivo-amministrativo, ma non in quello di Chief Technology Officer e di responsabile prodotti e software.

Linda Yaccarino lo scorso mese aveva partecipato, come riportato da The Wall Street Journal, insieme a Elon Musk a una conferenza di settore con un intervento incentrato sul futuro di Twitter dal nome “dalle conversazioni alle partnership”. 

Nei giorni immediatamente precedenti all’annuncio di Elon Musk, poi, erano state formalizzate le dimissioni di Linda Yaccarino dalla NBCUniversal, dove aveva lavorato per undici anni arrivando a ricoprire il ruolo di responsabile globale per la pubblicità e le partnership. 

Infine, venerdì 12 maggio è arrivata la conferma ufficiale da parte di Elon Musk, il quale con un tweet ha dato il benvenuto nella piattaforma a Linda Yaccarino e ha ricordato, forse più agli utenti che alla nuova arrivata, che l’obiettivo da continuare a perseguire è la trasformazione di Twitter in X, “l’app di tutto”. 

Il compito del nuovo CEO di Twitter sarà, in vista di tutti gli obiettivi di business, soprattutto risanare le finanze della piattaforma social, finanze che erano già meno solide di quanto si potesse immaginare. Inoltre, nei mesi scorsi, lo sono diventate ancor meno per via di alcune decisioni controverse di Elon Musk, come quella di riattivare il profilo Twitter di Donald Trump e di altri rappresentanti della destra radicale americana precedentemente bannati dalla piattaforma.

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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