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Quali fattori hanno portato al crollo delle crypto? Tutti i dettagli in merito a quanto sta succedendo nel mercato

Crollo delle crypto: cosa sta succedendo nel mercato? Quali sono le motivazioni dietro le oscillazioni dei prezzi? Possibile sia solo frutto dello scoppio della bolla delle monete virtuali o c’è dell’altro? 

Vediamo di seguito alcune delle potenziali motivazioni da attribuire all’incertezza dei prezzi nel comparto blockchain e, in particolare, osserviamo la situazione di Bitcoin di oggi.

Crollo crypto: inflazione, incertezza economica e tassi di interesse

Come anticipato, molti attribuiscono il crollo delle crypto allo scoppio della bolla speculativa delle monete virtuali, una teoria avanzata più volte da economisti e broker finanziari. 

Tuttavia, al momento è difficile avere una certezza assoluta su questa ipotesi.

Come sappiamo, le criptovalute sono conosciute per la loro alta volatilità e la loro tendenza a oscillare notevolmente nel prezzo, caratteristiche che hanno portato al successo di molti investitori. 

Ad ogni modo, la recente flessione del mercato negli ultimi mesi rappresenta un evento davvero eccezionale e straordinario. Dunque, cosa sta succedendo realmente? 

Possiamo affermare che, tra i diversi fattori che hanno contribuito al crollo generale delle criptovalute, tra i più significativi possiamo citare l’inflazione.

Infatti, l’aumento dell’inflazoine è stato segnalato come uno dei principali responsabili del crollo delle criptovalute. 

Di conseguenza, molti investitori hanno venduto in modo massivo le loro criptovalute, facendo diminuire il valore del Bitcoin e di molte altre monete digitali. Poi, sicuramente vi è una forte incertezza della situazione economica globale

Facciamo notare che questo fenomeno è comune anche ad altri asset speculativi, ma la volatilità intrinseca alle criptovalute ha amplificato l’effetto negativo. Infine, il recente rialzo dei tassi di interesse rientra nelle cause. 

Come sappiamo, c’è stato l’annuncio di aumento dei tassi di interesse da parte delle principali banche centrali, come la Federal Reserve degli Stati Uniti e la Banca Centrale Europea (BCE). 

Queste decisioni hanno suscitato preoccupazione per le prospettive future del mercato e hanno contribuito alla vendita massiccia di criptovalute.

Focus sull’andamento di Bitcoin: stabile a $26.000

Bitcoin mantiene la sua stabilità attuale a $26.000, mentre i recenti dati macroeconomici degli Stati Uniti non sembrano avere un impatto significativo sui mercati delle criptovalute. 

Secondo TradingView, infatti, la coppia BTC/USD rimane relativamente stabile nonostante i nuovi dati sull’Indice dei prezzi alla produzione (PPI), i quali indicano un ulteriore rallentamento dell’inflazione negli Stati Uniti.

Si legge, infatti, in un tweet di ieri di Decentrader quanto segue: 

Il PPI degli Stati Uniti è appena stato pubblicato: -0,3% contro lo 0,2% precedente. 

Le previsioni erano di -0,1%. Come ieri, è stato inferiore alle previsioni, aumentando la probabilità di una pausa nella riunione del FOMC di domani.” 

A seguito della pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo (CPI) il giorno precedente, la coppia di valute non è riuscita a fornire movimenti volatili agli operatori, rimanendo all’interno di un intervallo noto tra diverse medie mobili. 

Pertanto, gli operatori di mercato sono in attesa della prossima decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse e dei successivi commenti del presidente Jerome Powell, sperando che questi possano fornire spunti significativi. 

Notiamo che, oltre alla decisione sui tassi, c’è un dibattito tra gli analisti di Bitcoin riguardo alla forza del dollaro statunitense, con Crypto Ed che nota la possibilità di un rimbalzo dal supporto che potrebbe influire sul BTC/USD.

Quanto ha influito l’attacco della SEC contro i principali exchange crypto sull’andamento del mercato?

Come sappiamo, il 6 Giugno, la SEC ha presentato una mozione d’emergenza per ottenere un ordine restrittivo temporaneo contro Binance.US, adducendo accuse al CEO di Binance, Changpeng “CZ” Zhao, affermando che egli avesse accesso ai fondi dei clienti di Binance.US.

Secondo il regolatore, Zhao avrebbe spostato 12 miliardi di dollari di fondi di Binance attraverso un’entità controllata da lui chiamata Merit Peak

Tuttavia, in un memorandum congiunto presentato il 12 Giugno, prima dell’udienza sull’ordinanza restrittiva, sia Binance.US che Zhao hanno negato categoricamente le accuse riguardanti un utilizzo improprio dei fondi. 

Hanno altresì criticato la SEC sostenendo che l’ente non sia stato in grado di identificare nemmeno un singolo caso in cui i fondi dei clienti di Binance.US siano stati utilizzati in modo improprio.

Tuttavia, nonostante Binance.US pare sappia sapere come difendersi, è innegabile che ciò si è riflettuto in parte negativamente sulla situazione generale del mercato crypto. 

Vediamo però che, allo stato attuale, Binance.US e la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo per collaborare al fine di evitare il congelamento di tutti gli asset dell’exchange. 

Secondo un rapporto di Bloomberg pubblicato ieri, la giudice distrettuale Amy Berman Jackson ha indirizzato le due organizzazioni a ricorrere a un magistrato per lavorare su un accordo di compromesso. L’obiettivo dell’accordo è proteggere i fondi dei clienti senza dover chiudere l’exchange.

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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