HomeCriptovaluteCBDC e stablecoin: problemi con le banche

CBDC e stablecoin: problemi con le banche

Di recente CCData ha pubblicato lo Stablecoins & CBDCs Report di giugno 2023, un report sulla situazione delle principali stablecoin in valuta fiat e delle valute digitali delle banche centrali (CBDC). 

Il quadro che emerge non è particolarmente buono. 

Il mercato delle stablecoin

Il primo dato che emerge è il continuo calo del mercato delle stablecoin. 

Infatti a giugno la capitalizzazione di mercato totale delle stablecoin è scesa dello 0,57%, a 128 miliardi di dollari (il 19 giugno). Si tratta della capitalizzazione di mercato delle stablecoin più bassa da settembre 2021, dopo ben quindici mesi consecutivi di calo.

Tuttavia al tempo stesso la dominance delle stablecoin sulla capitalizzazione complessiva del mercato crypto è salita all’11,8%, quindi il problema di fondo non è legato alle stablecoin. 

In altre parole è il mercato crypto nel suo complesso che si sta ritraendo dai massimi di novembre 2021, con la capitalizzazione di mercato delle stablecoin che semplicemente diminuisce molto meno. 

Nonostante ciò la capitalizzazione di mercato di USDT (Tether) ha raggiunto il nuovo massimo storico, con un picco a 83,5 miliardi di dollari a giugno. 

Ma questo non è bastato a far interrompere la serie di quindici mesi di calo della capitalizzazione complessiva di tutte le stablecoin, perchè USDT è tra le poche a salire. Oltretutto USDT sale di poco, mentre altre stablecoin si stanno riducendo di molto. 

Infatti la dominance di USDT sul mercato delle stablecoin è salita dal 64,3% di maggio al 64,6% di giugno. 

I volumi

Un dato più indicativo però è quello che riguarda i volumi di scambio. 

CCData rivela che il volume degli scambi in stablecoin è sceso ai minimi annuali, con un calo del 10 a maggio che li ha portati a 414 miliardi di dollari. Si tratta del volume di scambi mensili più basso per le stablecoin centralizzate da dicembre 2022.

Al tempo stesso gli exchange centralizzati hanno visto crescere l’attività di trading a giugno, che evidentemente si è spostata dalla stablecoin alle criptovalute vere e proprie. 

Anche perchè la dominance delle valute fiat ha raggiunto il minimo storico di sempre sui mercati crypto. 

Ovviamente i volumi di scambio in valuta fiat sono molto maggiori rispetto a quelli degli albori, ma in percentuale ormai sempre meno persone utilizzano valuta fiat per scambiare criptovalute

La quota di mercato delle coppie di trading in valute fiat sui mercati crypto a giugno è scesa al 18,8%, rispetto a quella delle coppie di trading in stablecoin, anche a causa di un calo del 33,9% dei volumi degli scambi di coppie in valute fiat, sceso a 99,7 miliardi di dollari.

CBDC e stablecoin: il problema delle banche

Tale calo di volume degli scambi delle coppie in valute fiat, sui mercati crypto, secondo CCData sarebbe dovuto in particolare a problemi degli exchange crypto con i loro partner bancari.

Quindi sarebbero le banche stesse ad aver favorito il calo del volume degli scambi in valuta fiat. 

Inoltre, le banche sono anche alla base di alcuni problemi che le stablecoin stanno affrontando da alcuni mesi. 

Va sottolineato che le banche non sono l’unico problema, e probabilmente nemmeno quello principale, ma è curioso che il loro operato stia danneggiando proprio valute fiat e stablecoin sui mercati crypto, a favore delle criptovalute vere. 

Le CBDC: il confronto con stablecoin e il problema delle banche

A dire il vero sebbene il report riguardi anche le CDBC, non dice molto a riguardo. Sicuramente la parte di gran lunga più interessante è quella relativa alle stablecoin. 

Sulle CBDC si limita a dire che gli sviluppi in tutto il mondo sono proseguiti a giugno, con Giappone e Thailandia che si sono aggiunti alla lista dei paesi che hanno avviato programmi pilota per le loro rispettive valute digitali delle banche centrali. 

Tuttavia, la stessa Bank of Thailand ha dichiarato che ad oggi non esiste ancora un piano ufficiale per il lancio di una loro CBDC.

Inoltre, rivela che il team che facilita le interazioni digitali tra servizi governativi, Symfoni Solutions, ha annunciato il lancio di un bridge che collegherà la CBDC norvegese, con quella svedese, e con la piattaforma governativa BROK che utilizza la tecnologia blockchain per gestire e condividere le informazioni sulle azioni delle società non quotate in borsa. 

Il bridge dispone di un token ERC20 ancorato a NOK su Arbitrum.

Le criptovalute

È possibile pertanto che in questa fase di mercato le maggiori attenzioni si stiano spostando su Bitcoin

Con la fine dell’altseason, la riduzione della capitalizzazione di mercato delle stablecoin, e quella dei volumi di scambio in valuta fiat, l’attenzione molto probabilmente si è spostata sulle criptovalute vere e proprie. 

Tuttavia da un po’ di tempo a questa parte quasi nessuna tra le crypto maggiori sta performando particolarmente bene. 

Solo Bitcoin ha preso slancio, tanto che è possibile immaginare che vi sia in atto una fase momentanea di trasferimento di attenzione dalle altcoin a Bitcoin. 

Rispetto a 30 giorni fa il valore di mercato di BTC è cresciuto del 10%, ovvero più della crescita nel medesimo periodo di tutte le 20 principali criptovalute. 

Anzi, BNB perde il 22% rispetto ad un mese fa, ADA il 20%, SOL il 15% e MATIC il 24%. 

Il problema è che ormai da mesi lo slancio di molte altcoin si è esaurito, anche a causa dell’attacco della SEC nei confronti di quelle crypto che vengono ritenute security non registrate. 

Bitcoin invece viene chiaramente ritenuto una commodity, e quindi non sta soffrendo. 

Oltretutto Bitcoin ormai tende ad essere più un investimento a medio-lungo termine, che non un mero asset speculativo, e questo spesso non lo rende particolarmente interessante sul breve periodo. 

Quindi la altseason in cui si possono fare operazioni interessanti a breve termine grazie all’elevata volatilità delle altcoin per ora sembra essere stata accantonata, mentre si è entrati in una fase in cui molti preferiscono concentrarsi sul medio-lungo termine, e su Bitcoin. 

Non è comunque detto che, a tutti i costi, questa fase debba durare a lungo. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
RELATED ARTICLES

MOST POPULARS

GoldBrick