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Crypto sugli exchange tornate ai livelli del 2018

Di recente l’exchange crypto Bitfinex ha pubblicato il suo 64° report settimanale Bitfinex Alpha

Il report analizza sia i mercati crypto che quelli tradizionali, ed arriva a concludere che la situazione attuale suggerisce che i mercati di Bitcoin sembrano essere sempre più rialzisti.

Il report è stato redatto prima del calo di ieri, ma il fatto che il prezzo di Bitcoin non sia comunque sceso sotto i 29.000$ non mette in discussione le sue conclusioni.

I motivi del sentiment positivi dai crypto exchange

Il motivo principale per cui i mercati di Bitcoin sembrano essere sempre più rialzisti è la continua riduzione dell’offerta di BTC sugli exchange crypto. 

In particolare è tornata ai livelli di inizio 2018, con i saldi diminuiti di circa il 32%, e con solamente l’11% della circulating supply totale presente ad oggi sugli exchange. 

Dato che in genere è sugli exchange che i BTC vengono venduti, il fatto che ve ne siano così pochi significa che molti tra coloro che possiedono Bitcoin in questo momento preferisce tenerli su wallet non-custodial perchè non ritiene conveniente venderli. 

Ovviamente questo dato varia nel corso del tempo, ed in genere sale quando i prezzi salgono, perchè a quel punto vendere diventa più conveniente. 

Oltretutto il report sottolinea anche come la domanda sia da parte degli investitori istituzionali sia da parte dei retail sia in aumento, anche grazie al maggior afflusso di capitali verso fondi di investimento garantiti da criptovalute dal 2021: 137 milioni di dollari solamente la scorsa settimana.

Nel report scrivono:

“Sembra essere una tempesta perfetta poiché la riduzione dei saldi è indicativa di detentori a lungo termine che spostano i token su cold-wallet, mentre l’aumento dei flussi sui fondi è la prova di un aumento della domanda da parte degli investitori di fondi tradizionali”. 

Il comportamento delle balene

Oltre a questo, il report fa notare che negli ultimi tempi si sono verificate anche alcune attività insolite tra le balene. 

In particolare la metrica Whale Ratio, che misura l’attività dei maggiori indirizzi attivi in proporzione al valore totale del mercato, ha visto un aumento significativo nelle ultime 72 ore. 

Si è trattato di depositi di Bitcoin sugli exchange crypto, e sebbene ciò potrebbe portare ad un incremento della pressione di vendita, l’analisi on-chain suggerisce che tale aumento è dovuto soprattutto al Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti che avrebbe spostato i fondi sequestrati a Silk Road

Altra ragione dietro l’aumento del Whale Ratio potrebbe essere la notevole riduzione del valore totale bloccato sui protocolli DeFi. Dai quasi 46 miliardi di dollari del 14 luglio agli attuali 43 miliardi, anche se a metà giugno si era scesi sotto i 41 miliardi. 

Forse gli investitori stanno spostando parte dei loro asset fuori dai protocolli DeFi a causa della percezione di rischi particolarmente alti, o della ricerca di opportunità migliori altrove. 

A conferma del fatto che le balene sono in attività ci sarebbe anche l’attuale dominio del mercato dei derivati crypto rispetto a quello spot. Oltretutto il numero di partecipanti al mercato eccessivamente aggressivi sta diminuendo, così come il volume delle liquidazioni con indebitamento eccessivo. 

Ciò fa dedurre che l’attività dei retail si è ridotta parecchio, mentre quella degli istituzionali potrebbe in effetti essersi un po’ ripresa. 

La situazione macroeconomica

Segnali contrastanti arrivando anche dalla situazione macroeconomica.

Da un lato infatti ci sono vendite al dettaglio mensili in aumento, che indicano un aumento della fiducia dei consumatori. 

Dall’altro però c’è una produzione industriale in forte calo, cosa che solleva preoccupazioni sull’attuale stabilità dell’economia.

L’ipotesi è quella che nei mesi scorsi ci sia stato un po’ troppo ottimismo sulle aspettative a breve termine, poi smentite dai fatti. Come per i costruttori di case, che dopo essere stati costantemente ottimisti per mesi ora hanno riscontrato alcune battute d’arresto. 

Il problema di fondo sarebbe la lunga progressione degli aumenti dei tassi di interesse, che sembra svolgere un ruolo chiave nel limitare la crescita, in particolare di nuovi progetti abitativi.

Anche il principale indicatore economico negli Stati Uniti, il Leading Economic Index, è sceso per il 15° mese consecutivo, suggerendo che una recessione potrebbe essere potenzialmente vicina.

Tuttavia, qualora la recessione non fosse particolarmente grave (il cosiddetto soft landing), e qualora i dati sull’inflazione nei prossimi mesi dovessero essere così buoni da indurre la Fed a smettere di aumentare i tassi, lo scenario potrebbe tornare rialzista. 

Per questo motivo gli analisti di Bitfinex scrivono che vedono emergere un quadro costruttivo per Bitcoin e l’industria crypto, anche se la performance di mercato a lungo termine alla fine rifletterà soprattutto il sentiment sull’economia e la chiarezza normativa.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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