HomeCriptovaluteStable CoinCircle: dimezzata la capitalizzazione della stablecoin USDC

Circle: dimezzata la capitalizzazione della stablecoin USDC

La stablecoin emessa e gestita da Circle, USD Coin (USDC), ha perso quasi la metà della sua capitalizzazione negli ultimi 12 mesi. 

Infatti a fine luglio 2022 capitalizzava circa 55 miliardi di dollari, mentre oggi è scesa poco sotto i 27. 

Il picco massimo lo ha toccato a fine giugno dell’anno scorso, quando sfiorò i 56 miliardi di dollari, mentre il livello attuale è simile a quello di due anni fa. 

Il trend sul lungo periodo

Sebbene il valore di mercato di 1 USDC sia sempre più o meno di 1$, la sua capitalizzazione di mercato varia. 

Con capitalizzazione di mercato si intende banalmente il valore di mercato di 1 USDC moltiplicato per il numero complessivo di USDC in circolazione. 

USD Coin ha esordito sui mercati crypto a fine 2018, ovvero durante il bear-market del precedente ciclo. 

La sua capitalizzazione di mercato allora era di soli 24 milioni di dollari, ma quel dato non fa molto testo per diverse ragioni. Infatti già a gennaio 2019 aveva toccato i 370 milioni di dollari. Prendendo quest’ultimo come riferimento, il livello di capitalizzazione attuale è davvero molto elevato. 

Se si prende come riferimento il livello pre-bolla, ovvero ottobre 2020, era di poco inferiore ai 3 miliardi di dollari, ed anche in questo caso il confronto con i 26 attuali significa una grande crescita negli ultimi tre anni. 

Questa crescita nel 2021 si trasformò in una vera impennata, passando in dodici mesi da 4 miliardi di dollari a 42, ovvero un livello ben superiore anche a quello attuale. La crescita sostenuta si prolungò fino a marzo 2022, quando superò per la prima volta i 53 miliardi di dollari. 

A maggio dell’anno scorso, con il crollo della stablecoin algoritmica UST dell’ecosistema Terra/Luna, la sua capitalizzazione fece un netto balzo in alto, e con il fallimento di Celsius fece registrare il massimo storico a quasi 56 miliardi di dollari. 

Circle: il declino della stablecoin USDC

Osservando questi numeri il dimezzamento degli ultimi dodici mesi non sembra un vero e proprio crollo, ma più una sorta di “ritracciamento” dopo lo scoppio della bolla. 

In realtà è scorretto parlare di ritracciamento, dato che il suo prezzo è sempre di 1$, ma una dinamica tale sembra molto simile a quella dei prezzi di molte criptovalute. 

In altre parole la capitalizzazione di mercato di USDC durante la bolla speculativa del 2021 è passata da 4 a 42 miliardi di dollari per poi proseguire fino a 56 con l’implosione di Terra/Luna. 

Il declino è iniziato solamente a luglio dell’anno scorso, ovvero poco più di dodici mesi fa. 

Questa fase di declino va però distinta in due parti. 

La prima infatti si è conclusa solamente già ad inizio novembre 2022, con il fallimento di FTX, quando la capitalizzazione di mercato di USDC era “ritracciata” solamente fino a circa 43 miliardi di dollari. In altre parole era tornata ai livelli di fine 2021. 

Il vero problema si è avuto dopo, in particolare a partire da marzo 2023. 

Infatti con il fallimento di Silicon Valley Bank USDC perse momentaneamente il peg con il dollaro

A quel punto ci fu una vera e propria fuga, con la capitalizzazione scesa da 43 a 32 miliardi di dollari in meno di un mese. 

Il declino è poi continuato ancora da allora, anche se con minor velocità, fino ai 26 miliardi attuali. 

La perdita del peg

Va detto che la perdita del peg con il dollaro di USDC è stata solo temporanea, e non definitiva come per UST. 

Infatti fu dovuta proprio al fallimento di Silicon Valley Bank, dato che Circle in quel momento fu costretta a rivelare di avere 3,3 miliardi di dollari bloccati sui conti della banca fallita. 

A quel punto si pensava che quei fondi potessero essere persi per sempre, e che quindi il gestore di USDC non sarebbe mai stato in grado di coprire al 100% tutti gli USDC emessi. 

Invece alla fine il problema si risolse grazie all’intervento della banca centrale USA (la Federal Reserve) che creò dal nulla centinaia di miliardi di dollari per coprire tutti i depositi di tutte le banche fallite. 

In questo modo Circle è stata in grado di recuperare i 3,3 miliardi di dollari che aveva in deposito su Silicon Valley Bank, nonostante la banca sia fallita lo stesso, ed USDC tornò ad essere collateralizzato al 100% e peggato al dollaro. 

Tuttavia da quella crisi sembra non essersi più ripresa. 

Ad esempio nel medesimo periodo la sua concorrente USDT ha visto la sua capitalizzazione aumentare da 71 a quasi 84 miliardi di dollari. In altre parole nel medesimo periodo, da marzo ad oggi, USDC ha perso 17 miliardi di dollari di capitalizzazione, mentre USDT ne ha acquistati 13. 

USDC: La crisi di fiducia nella stablecoin emessa da Circle

Fino a marzo era USDT (Tether dollar) a soffrire di una certa diffusa crisi di fiducia, per quanto riguarda le stablecoin collateralizzate in dollari. 

Invece nel corso del 2023 prima è stata BUSD a perdere la fiducia degli utenti, e poi in parte USDC. 

Se a ciò ci aggiungiamo che nel 2022 UST è letteralmente implosa, rimangono solo DAI e TrueUSD (TUSD) tra le principali stablecoin peggate al dollaro. 

DAI oltretutto è una stablecoin algoritmica, collateralizzata soprattutto in ETH, tanto che la sua capitalizzazione di mercato si è ridotta in modo significativo negli ultimi dodici mesi.

Quindi l’unica ad essere cresciuta da questo punto di vista, oltre a USDT, è TUSD, se ci si limita alle principali stablecoin al mondo peggate al dollaro USA. 

Pertanto nel complesso c’è stata una diffusa perdita di fiducia nei confronti delle stablecoin, con l’eccezione di USDT che invece ne ha recuperata un po’. 

Tether comunque da questo punto di vista partiva da un livello che potremmo definire inferiore, quindi paradossalmente il recupero di fiducia è stato più semplice. 

TUSD invece non era nemmeno inclusa tra le principali stablecoin fino al 2022, quindi non ha senso confrontarne la situazione attuale con quella degli anni scorsi. 

Nel complesso anche le stablecoin hanno sofferto durante il bear-market del 2022, che in questo caso specifico si è ampiamente inoltrato anche nel 2023. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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