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Problemi per Worldcoin (WLD) di Sam Altman

Ancora problemi per Worldcoin (WLD), il progetto crypto del co-fondatore e CEO di OpenAI (ChatGPT), Sam Altman. 

Infatti alla lista degli Stati preoccupati per la raccolta di dati personali del progetto Worldcoin  si è aggiunta anche l’Argentina. 

La raccolta dei dati personali

Il progetto Worldcoin mira a dare a tutti un’identità digitale. 

Solo che, mentre l’identità classica è assegnata dagli Stati, quella digitale di Worldcoin è assegnata da un’organizzazione privata. 

Per poter assegnare alle persone un’identità digitale, Worldcoin raccoglie dati personali, in particolare la scansione dell’iride. Questo fatto crea preoccupazioni, perchè non si sa se tali dati personali verranno custoditi in sicurezza, e soprattutto perchè si teme che Worldcoin possa finire per monetizzarli vendendoli. 

Infatti, come riferito recentemente da Reuters, il direttore generale per l’Europa di Tools For Humanity, ovvero la società che sta dietro il progetto, ha ammesso che Worldcoin potrebbe mettere a disposizione di aziende e governi i dati che sta collezionando. 

Il fatto che fornire tali dati personali a questa organizzazione privata sia del tutto facoltativo non significa che le si assegni il diritto di farne ciò che vogliono anche al di là di quanto permesso dalle leggi sulla privacy. 

Per questo motivo ci sono Stati che non sono d’accordo con questa attività di raccolta dati, proprio perchè sospettano possibili utilizzi di fatto illeciti. 

L’Argentina contro Sam Altman e Worldcoin (WLD)

L’ultimo Paese che ha iniziato a sollevare dubbi, per ora, è l’Argentina. 

Infatti il governo presieduto da Alberto Fernández ha annunciato che l’AAIP (Agencia de Acceso a la Información Pública) sta indagando proprio sul trattamento dei dati personali di Worldcoin in Argentina. 

L’AAIP è per l’appunto l’autorità governativa che si occupa della protezione dei dati personali, e sta verificando se le misure di sicurezza adottate nell’ambito della tutela della privacy degli utenti siano rispettate. 

Con la sua indagine analizzerà i processi e le pratiche di Worldcoin in relazione alla raccolta, conservazione e utilizzo dei dati personali, e prenderà misure appropriate per affrontare eventuali problemi, per garantire che l’azienda rispetti gli standard di sicurezza e privacy.

Tutto è nato da un reclamo legale presentato da Daniel Monastersky, partner di Data Governance Latam, basato su possibili violazioni della legge sulla protezione dei dati personali.

Gli altri Stati

In altri Stati sono già andati ben oltre. 

Ad esempio in Kenya il governo ha temporaneamente bloccato la raccolta dati di Worldcoin,  e tutte le attività locali ad essa associate, perchè sospetta proprio violazioni della legge sulla privacy. 

Il ministro Kithure Kindiki ha affermato che le agenzie competenti hanno avviato indagini per stabilire la legalità di questa attività, e fino a che non avranno stabilito che è legale resterà sospesa. 

Oltretutto già ChatGPT aveva avuto problemi sempre con la raccolta e la conservazione di dati personali, tanto che ad esempio in Italia qualche mese fa il servizio fu temporaneamente bloccato. 

Ormai al giorno d’oggi la protezione dei dati personali è considerata un diritto fondamentale dell’individuo in molti Paesi, tanto che la maggior parte ha leggi specifiche dedicate alla questione. Il dubbio è che il progetto Worldcoin non sempre rispetti tutte le norme vigenti a riguardo. 

Worldcoin (WLD): la reazione della crypto di Sam Altman sul mercato

Il progetto Worldcoin ha anche un suo token crypto. Si chiama WLD ed è stato emesso in formato ERC-20 sulla blockchain di Ethereum. 

Il fatto è che a coloro che si fanno scansionare l’iride da Worldcoin per la verifica dell’identità vengono di fatto regalati dei token WLD. È per questo motivo che così tante persone lo stanno facendo, ignare dei rischi che corrono riguardo la corretta conservazione dei loro dati personali. 

WLD ha esordito sui mercati crypto il 24 luglio, ovvero meno di un mese fa, e subito ha fatto registrare il suo attuale valore massimo assoluto a quasi 3,6$. 

Ora sta già perdendo quasi il 60% del proprio valore di mercato da quel massimo, con una discesa che è iniziata il 2 di agosto, dopo un breve periodo di apparente stabilizzazione attorno a quota 2,2$. 

L’8 agosto è sceso sotto i 2$, e nelle sole ultime 24 ore ha perso il 7%. La perdita accumulata durante gli ultimi sette giorni è del 25%, ovvero un quarto del valore che aveva solamente sette giorni fa. 

Oltretutto più continua l’airdrop, più WLD dovrebbero finire sul mercato, dato che difficilmente chi li riceve gratis decide di holdarli tutti a tempo indeterminato. Pertanto è possibile che il valore di mercato possa scendere ancora a causa di un ulteriore incremento della pressione di vendita. 

Se a ciò si aggiunge che dei 10 miliardi di token WLD creati fino ad ora ne sono stati distribuiti solamente 124 milioni, l’ipotesi di un’ulteriore discesa del prezzo nel corso del tempo appare ancora più probabile. 

Il reddito universale

L’obiettivo finale del progetto Worldcoin sarebbe quello di dare a tutti un reddito universale, ma questo obiettivo genera un enorme dubbio. 

Infatti se, come è lecito attendersi, questo reddito verrà erogato in token WLD, significherà che sempre più token WLD finiranno sul mercato. 

E anche se ad un certo punto dovessero decidere di crearsi una loro blockchain, e trasformare il token in una vera criptovaluta, questo discorso non cambierebbe affatto. 

In altre parole, c’è il serio rischio che i token WLD creati dal nulla e regalati alle persone sotto forma di reddito universale finiscano per inflazionarsi a tal punto da perdere gran parte del loro reale valore di mercato. 

In tal caso, la loro distribuzione finirebbe per essere qualcosa di irrilevante e quasi totalmente inutile. 

Per questo motivo sono in molti a credere che il progetto alla fine possa non mantenere le promesse che sta facendo. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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