HomeCriptovaluteNews sul mining di Bitcoin: superiore al 50% e la promessa di...

News sul mining di Bitcoin: superiore al 50% e la promessa di Tesla

Ultime news: l’utilizzo di energia sostenibile per il mining di Bitcoin è ora oltre il 50%, secondo quanto riportato da Bloomberg.

In precedenza, Elon Musk aveva dichiarato che Tesla avrebbe ripreso ad accettare pagamenti in Bitcoin una volta superata la soglia del 50% di energia pulita utilizzata nel processo di mining.

Vediamo di seguito tutti i dettagli. 

Il coinvolgimento di Tesla: news sull’uso di energia pulita nel mining Bitcoin

Come anticipato, Bloomberg ha segnalato ufficialmente che l’impiego di energia pulita da parte dei minatori di Bitcoin ha superato il 50%.

In particolare, Jamie Coutts di Bloomberg Intelligence ha analizzato l’evoluzione in corso della narrativa energetica, notando il crescente ricorso a fonti energetiche sostenibili nel mining di Bitcoin.

Di rilevanza il fatto che Elon Musk aveva precedentemente dichiarato che Tesla avrebbe ripreso ad accettare pagamenti in Bitcoin una volta superata la soglia del 50% di utilizzo di energia pulita da parte dei minatori. 

Di conseguenza, questo costante spostamento verso un’energia più sostenibile nel mining potrebbe gradualmente cambiare la percezione dell’impatto ambientale di questa pratica. 

Le osservazioni di Coutts: positivo sul mining Bitcoin

In un thread pubblicato su X, Coutts ha esaminato come la narrativa attorno al mining di Bitcoin stia cambiando in base ai progressi nella raccolta dei dati. 

In particolare, ha evidenziato i notevoli progressi nella sostenibilità del mining di Bitcoin.

Coutts ha fatto riferimento al divieto cinese sull’estrazione mineraria che è stato introdotto nel 2021 e ha osservato che, in quel periodo, le emissioni avevano raggiunto un picco di 60,9 megatonnellate di biossido di carbonio equivalente (CO2e). 

Ha quindi sottolineato che da allora, a seguito dell’entrata in vigore del divieto, le emissioni sono diminuite del 37,5%. Di conseguenza, Coutts ha suggerito che le preoccupazioni riguardo all’impronta di carbonio di Bitcoin potrebbero essere eccessivamente allarmistiche.

Ha anche notato che questa riduzione delle emissioni è avvenuta contemporaneamente a un significativo aumento del tasso di hash, concludendo che il mining di Bitcoin sta utilizzando una quota sempre maggiore di energia sostenibile nel suo mix energetico. 

Sebbene abbia riconosciuto che le stime sul consumo energetico sono imperfette, ha fatto riferimento a modelli che prevedono un aumento delle fonti energetiche sostenibili superiore al 53%.

Coutts ha inoltre affermato che, considerando che l’energia costituisce circa il 50% dei costi dei minatori, la transizione del settore verso un modello sostenibile potrebbe influenzare significativamente le dinamiche energetiche globali. 

Ha inoltre sottolineato che i dati presentano una prospettiva diversa da quella spesso percepita. 

Rischi e ricompense delle attività di mining  

Come sappiamo, il processo di mining di Bitcoin consiste nella creazione di nuove unità di questa criptovaluta e nell’aggiunta delle transazioni a un registro digitale decentralizzato noto come blockchain. 

Questo processo richiede la risoluzione di complessi problemi matematici tramite un processo chiamato ‘prova di lavoro’.

I minatori competono per risolvere tali problemi matematici, e il primo a trovare la soluzione corretta riceve una ricompensa in Bitcoin. 

Tuttavia, nonostante il mining di Bitcoin possa rappresentare un legittimo mezzo per guadagnare criptovalute, comporta dei rischi significativi.

Uno di questi rischi principali riguarda la sicurezza dei dati personali. Inoltre, hacker e truffatori spesso mirano ai minatori Bitcoin e agli appassionati di mining per accedere ai loro dati personali.

Un metodo comunemente adottato dagli hacker consiste nella diffusione di malware, ovvero software dannosi progettati per accedere senza autorizzazione ai computer e rubare dati sensibili.

Inoltre, gli hacker possono installare malware per il mining di Bitcoin sui dispositivi di utenti ignari, sfruttando le risorse di tali computer per effettuare operazioni di mining.

In sintesi, ci si potrebbe chiedere se il mining di Bitcoin sia una pratica legittima. La risposta è che sì, per alcuni lo è. 

Tuttavia, è fondamentale essere consapevoli dei rischi associati. Non a caso, la protezione delle proprie informazioni personali dovrebbe essere una priorità in ogni fase del processo di mining. 

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
RELATED ARTICLES

MOST POPULARS

GoldBrick