La class action intentata da un residente in California contro Binance e il suo CEO, Changpeng Zhao, ha provocato scosse nel mondo delle criptovalute. Le accuse di manipolazione del mercato e di concorrenza sleale, incentrate sui tweet di Zhao, hanno scatenato una battaglia legale con implicazioni di vasta portata.
Summary
Una class action sostiene il ruolo di Binance nel crollo di FTX: un’immersione profonda nel panorama legale
Con una svolta scioccante, Binance e il suo CEO, Changpeng Zhao, si sono trovati coinvolti in una causa collettiva intentata da un residente della California, Nir Lahav.
La causa, depositata presso la Corte distrettuale della California settentrionale il 2 ottobre, sostiene che le azioni di Binance, in particolare i tweet di Zhao, hanno avuto un ruolo fondamentale nel crollo della borsa rivale, FTX.
Questa saga legale svela una complessa rete di accuse e complessità legali nel mondo in continua evoluzione delle criptovalute. Questo articolo approfondisce i dettagli del caso, esaminando i tecnicismi e le implicazioni di questa battaglia legale.
Al centro della causa ci sono i tweet postati da Changpeng Zhao all’inizio di novembre, che coincidono con la decisione di Binance di liquidare le sue partecipazioni nel token di utilità FTX, FTT. I querelanti stimano che Binance detenesse fino al 5% di tutti i token FTT.
I tweet di Zhao includevano dichiarazioni sull’intenzione di Binance di acquisire FTX, che sono state successivamente ritrattate. Secondo la causa, queste azioni hanno avuto un impatto negativo su FTX, portando a un crollo improvviso e senza precedenti.
I querelanti affermano che i tweet di Zhao avevano lo scopo di danneggiare le entità FTX e alla fine ne hanno provocato il crollo. Sostengono che il tweet di Zhao del 6 novembre, in cui affermava:
“A causa delle recenti rivelazioni che sono venute alla luce, abbiamo deciso di liquidare qualsiasi FTT rimanente nei nostri libri”,
era fuorviante poiché Binance aveva già dismesso le sue partecipazioni in FTT.
Questo, sostengono, è stato un tentativo deliberato di manipolare il mercato e far scendere il prezzo del TLT.
Argomentazioni legali e ripercussioni legali
La causa si basa su precedenti legali consolidati nel settore delle criptovalute, citando le politiche della Securities and Exchange Commission e invocando decisioni della Corte Suprema, come le sentenze Howey e Reves.
L’accusa è che la proposta di Zhao di acquisire FTX non sia stata fatta in buona fede e sostiene inoltre che questo episodio abbia messo in moto una catena di eventi che alla fine ha portato al fallimento di FTX.
La causa comprende sette capi d’accusa e richiede danni monetari, spese processuali e la restituzione dei guadagni illeciti. L’accusa sostiene che potenzialmente migliaia di persone potrebbero far parte della classe proposta.
Questa battaglia legale si svolge in un contesto in cui sia Binance che FTX sono state oggetto di azioni della SEC. Sam Bankman-Fried, l’amministratore delegato di FTX, deve affrontare un procedimento penale il cui inizio è previsto per il 4 ottobre a New York.
In risposta alle accuse di concorrenza sleale, Zhao ha dichiarato in uno dei tweet citati nella causa che non si trattava di una mossa contro un concorrente.
Tuttavia, la comunità delle criptovalute ha continuato a speculare sui motivi di queste azioni, con gli amministratori delegati di entrambe le borse che si sono confrontati pubblicamente su Twitter.
Conclusione
L’azione legale collettiva contro Binance e Changpeng Zhao serve a ricordare l’intricato terreno legale che attraversa il settore delle criptovalute.
Le accuse di manipolazione del mercato, concorrenza sleale e uso dei social media come strumento per influenzare i mercati sono al centro di questa controversia legale.
Con l’evolversi del caso, si farà sicuramente più luce sulle sfide normative e sui confini legali che caratterizzano il panorama delle criptovalute, lasciando sia gli operatori del settore che le autorità di regolamentazione con molto da riflettere.
