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Bitcoin raggiunge la storica difficulty di 61 trilioni: l’hashrate continua ad aumentare e si avvicina al suo apice

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Lo scorso 16 ottobre la difficulty di Bitcoin ha superato la soglia dei 61 trilioni, all’altezza del blocco 812.448: si tratta del quarto aumento più ampio di difficulty per il 2023. Anche l’hashrate aumenta in maniera costante, sempre più vicino a raggiungere il suo massimo del 12 ottobre 2023.

L’avanzata di BTC, dovuta anche alla fake news relativa all’approvazione degli ETF spot su Bitcoin, coinvolge progetti che si ispirano al token, come Bitcoin Minetrix, che ha da poco superato i $1,7 milioni in prevendita e che rende accessibile a tutti il mining di Bitcoin.

La difficulty supera i 61 trilioni, mentre l’hashrate continua ad avanzare 

Lo scorso lunedì, in seguito al balzo in avanti, pari a circa il 6,47%, la difficulty ha toccato i 61,03 trilioni, ovvero il quarto picco più importante di questo 2023. In precedenza si erano registrati due aumenti, uno del 5,48% il 19 settembre e un ulteriore 0,35% il 3 ottobre.

In concomitanza, l’hashrate è sempre più vicino al suo apice e rispecchia il massimo precedentemente registrato il 12 ottobre: dopo l’aumento di lunedì, martedì 17 ottobre l’hashrate naviga a 444 EH/s.

Bitcoin Hits Historic 61 Trillion Difficulty, Hashrate Defies Odds Amidst 2023's Steepest Climbs

Ci sono 42 coalizioni di miner (tra le quali spiccano Foundry USA, Antpool, Viabtc, F2pool e Binance Pool) che stanno riversando il loro hashrate nella chain di Bitcoin: Foundry, in particolare, è in testa con 133,25 EH/s, che costituisce ben il 30,15% dell’hashrate complessivo, a seguire Antpool con 116,95 EH/s, ovvero il 26,46% dell’hashrate totale.

Il prossimo cambiamento di difficulty, previsto dopo la scoperta di 1.800 blocchi, avverrà il 29 ottobre del 2023: gli intervalli di blocco sono inferiori al limite di 10 minuti, infatti sono compresi tra 9 minuti e 13 secondi e 9 minuti e 37 secondi. 

Questo fattore suggerisce che, se anche l’hashrate continua in questo modo, si potrebbe verificare un ulteriore aumento di difficulty, compreso tra lo 0,18% e il 4,2%. Il crescente interesse per BTC coinvolge anche i progetti legati a Bitcoin: l’ultimo, ora in prevendita, è Bitcoin Minetrix, che vuole rendere accessibile a tutti il mining usando lo staking.

Bitcoin Minetrix supera $1,7 milioni in prevendita

A proposito di Bitcoin e di mining, il nuovo progetto Bitcoin Minetrix introduce il concetto di stake-to-mine, mettendo insieme due elementi fondamentali del settore, ovvero lo staking e il mining di Bitcoin.

Questa attività è sempre più costosa e quindi non alla portata di tutti, per questo il progetto di BTCMTX, token nativo di tipo ERC-20, vuole permettere a tutti di diventare miner di Bitcoin, semplicemente acquistando i token in prevendita (per un minimo di $10).

Mettendo in stake i token BTCMTX, in seguito, è possibile generare potere di cloud mining e hashrate, per ottenere ricompense in BTC: un’idea che finora mostra quanto gli investitori ne siano attratti, visto che la prevendita ha superato la soglia di $1,7 milioni.

Bitcoin Minetrix usa il cloud mining, un settore spesso pieno di truffatori, che però rende sicuro anche grazie alla verifica di Coinsult: i token BTCMTX non sono negoziabili e vengono sottoposti a burning in cambio di tempo di mining. 

Il progetto è denominato stake-to-mine anche perché è possibile mettere in stake i token, così da far guadagnare anche ulteriori premi agli utenti, grazie a un APY interessante. In questo momento la prevendita è nella fase 1 di 10, con un BTCMTX venduto a $0,011, un valore che andrà ad aumentare nelle fasi successive e raggiungerà alla fine $0,0119. 

Secondo gli esperti, il token potrebbe fare anche 100x dopo il listing: resta da vedere cosa accadrà anche sul mercato delle criptovalute e come l’andamento di Bitcoin potrà influenzare BTCMTX.

*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.

Massimo De Vincenti
Massimo De Vincenti
Laureato in Economics and Business presso l’Università Luiss di Roma, Massimo ha conseguito anche un Master in Amministrazione, Finanza e Controllo. Trader e analista esperto nel campo delle criptovalute e della finanza decentralizzata, è consulente tecnologico appassionato di innovazione ed evoluzione digitale, relatore anche per seminari o approfondimenti tematici nell'ambito fintech e crypto.
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