HomeCriptovaluteBrasile: la banca Itau Unibanco lancia il servizio di Bitcoin trading

Brasile: la banca Itau Unibanco lancia il servizio di Bitcoin trading

Itau Unibanco, la più grande banca privata situata in Brasile, ha di recente annunciato che introdurrà un nuovo servizio dedicato al trading di Bitcoin e altre criptovalute. 

Vediamo di seguito tutti i dettagli e cosa comporterà questa novità. 

News dalla principale banca privata del Brasile: in arrivo il trading di Bitcoin

Come anticipato, nella giornata di oggi, Itau Unibanco, la principale banca privata brasiliana, ha inaugurato un servizio di trading di criptovalute per i clienti della sua piattaforma di investimento. 

Vediamo che questo importante istituto finanziario nazionale si unisce così agli attori locali che entrano nel mercato dello scambio di asset digitali.

Inizialmente, il nuovo servizio di Itau consentirà il trading di Bitcoin, la criptovaluta più diffusa, ed Ethereum

Tuttavia, il capo degli asset digitali, Guto Antunes, ha dichiarato in un’intervista che l’obiettivo a lungo termine è l’aggiunta di altre criptovalute, con l’espansione che dipenderà dall’evoluzione delle normative locali sulle stesse. 

Questa mossa strategica mette Itau in competizione sul mercato brasiliano con attori locali come l’exchange di criptovalute MB e l’unità di asset digitali Mynt della banca d’investimento BTG Pactual, oltre a giganti globali come Binance.

Itau sottolinea che si distinguerà dai suoi concorrenti in quanto agirà anche come custode, garantendo la sicurezza degli asset degli utenti, come sottolineato da Antunes.

Inoltre, questa iniziativa si presenta a circa un mese di distanza dall’uscita dal mercato delle criptovalute di due attori locali. 

XP, una società di brokeraggio e investimenti, ha infatti annunciato la chiusura del suo servizio di criptovalute, mentre PicPay, servizi finanziari di proprietà del conglomerato J&F, ha citato le incertezze normative come motivo della decisione.

Ancora news sul trading crypto, anche Raiffeisen Bank ne annuncia il lancio entro gennaio 2024

Di recente, anche la Raiffeisen Bank, quotata alla Borsa di Vienna, ha pianificato l’introduzione di servizi di trading di criptovalute per i propri clienti entro la fine di gennaio 2024, attraverso una partnership con Bitpanda

L’iniziativa si concentrerà inizialmente sui clienti di Vienna, rappresentando un passo innovativo nell’offerta di servizi finanziari digitali nella regione.

In un’intervista con Curt Chadha, Chief Innovation Officer della banca, è emerso che l’applicazione per il trading di criptovalute sarà progettata con un’interfaccia utente intuitiva, simile ai trasferimenti bancari tradizionali. 

Questo design mira a rendere l’esperienza di trading di asset digitali accessibile e user-friendly.

Chadha ha sottolineato inoltre che l’obiettivo della Raiffeisen Bank è raggiungere non solo i clienti facoltosi, ma anche coloro che hanno familiarità con la tecnologia e desiderano effettuare investimenti di piccola entità. 

Questo approccio diversificato, non a caso, si allinea con la volontà di rendere il trading di criptovalute accessibile a un pubblico più ampio.

Le iniziative innovative della Raiffeisen Bank, soprattutto in regioni dove le normative sulle criptovalute stanno diventando più chiare, dimostrano un crescente interesse e adozione dei servizi legati agli asset digitali da parte delle istituzioni finanziarie tradizionali.

La regolamentazione delle criptovalute in Europa: alcune implicazioni 

Come sappiamo, l’Europa è al centro degli sforzi per stabilire un robusto quadro normativo per la regolamentazione delle criptovalute, un sostegno significativo per la strategia della Raiffeisen Bank e non solo. 

Quest’anno, il Consiglio Europeo ha introdotto il quadro giuridico denominato “Markets in Crypto Assets” (MiCA), rappresentando il primo approccio esaustivo alla regolamentazione delle criptovalute.

Contemporaneamente, l’Organizzazione Internazionale delle Commissioni sui Valori Mobiliari (IOSCO) ha presentato proposte politiche a lungo attese per regolare i mercati delle criptovalute e degli asset digitali (CDA). 

Nello specifico, affrontando questioni cruciali come la protezione degli investitori e i rischi per l’integrità del mercato. Il Canada ha seguito un percorso simile, richiedendo il feedback delle banche sulle regole di reporting per l’esposizione alle criptovalute.

In conclusione, con la crescente sicurezza e regolamentazione nella protezione dei clienti nei mercati delle criptovalute in varie regioni, diventa inevitabile che istituzioni tradizionali come quelle sopra menzionate adottino misure significative verso l’integrazione nell’ecosistema delle criptovalute.

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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