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Mantle lancia il suo nuovo protocollo di staking liquido

Oggi, Mantle ha annunciato il lancio del suo nuovo protocollo di staking liquido Mantle LSP. 

Si tratta di un protocollo di staking liquido per ETH non-custodial e permissionless, distribuito sul layer 1 di Ethereum e governato da Mantle.

Lo staking liquido arriva su Mantle

Per fare staking su Ethereum bisogna immobilizzare i propri ETH su un nodo validatore. 

Questo rende impossibile poter utilizzare quegli ETH finantochè sono immobilizzati in staking su un nodo, e per questo è stato creato lo staking liquido. 

Inoltre nel caso in cui vengano smobilizzati per essere prelevati devono passare per un periodo di svincolo che di fatto li rende inaccessibili per un certo tempo.

Se poi a ciò si aggiunge che vi sono blockchain anche con il 70% delle coin immobilizzate in staking ci si rende conto di quanto possa essere problematico lo staking in assenza di soluzioni come questa. 

La soluzione proposta dallo staking liquido è quella di consentire agli utenti di ottenere in cambio delle coin immobilizzate liquidità corrispondente al momento dell’immobilizzazione. 

Molto semplicemente l’utente, al posto che immobilizzare le coin su un nodo validatore, le deposita in uno staking contract che in cambio rilascia all’utente una pari quantità di token derivati. 

Di fatto il token derivato garantisce liquidità istantanea, e può essere scambiato fin da subito. Ovviamente occorrerà restituirlo nel caso in cui si volessero riscattare le coin immobilizzate in staking.

I rischi dello staking liquido

Questo modus operandi però aggiunge un livello di rischio in più. 

Infatti non vi è alcuna garanzia che il token derivato ottenuto abbia pari valore di mercato. Inoltre non è nemmeno detto che lo staking contract funzioni perfettamente. 

Quindi si corrono in particolare tre rischi aggiuntivi. 

Il primo è che lo staking contract possa non funzionare correttamente. 

Il secondo è che non si riesca ad utilizzare il token derivato con lo stesso valore delle coin immobilizzate. 

Il terzo è che si possano avere problemi nel riscattare le coin immobilizzate qualora dovessero esserci problemi con lo staking contract. 

Esistono comunque protocolli di staking liquido che funzionano bene da tempo. 

Mantle LSP: il nuovo protocollo di staking liquido

Mantle LSP ad esempio ha solo poco meno di 43 ETH in staking per ora, contro ad esempio gli oltre 9,3 milioni di Lido. 

Inoltre offre un APY del 3,6% paragonabile a quello di altri protocolli simili. 

Metendo ETH in staking su Mantle LSP si ottengono in cambio token mETH (Mantle Staked Ether), grazie ai quali è poi possibile riscattare gli ETH messi in staking con i relativi guadagni. 

Mantle Network è un rollup di Ethereum, ed ha una roadmap governata dagli holder. Ha anche un suo DEX, Mantle DEX, ed una sua stablecoin, USDY.

L’obiettivo di Mantle LSP è quello di mantenere un rendimento core elevato, attraverso l’esplorazione del valore massimo estraibile (MEV) e la condivisione del rendimento del Mantle Treasury.

Il protocollo utilizza un design moderno che garantisce la convertibilità di mETH in ETH direttamente sul layer-2, senza complessità aggiuntive come altri token o catene PoS. 

Inoltre, in quanto prodotto Mantle Core, condivide sinergie con altri prodotti ed applicazioni del Mantle Ecosystem.

Lo staking su Ethereum

Da quando è stato lanciato, a settembre 2022, lo staking di ETH ha ottenuto un enorme successo. 

Attualmente in totale ci sono più di 28,3 milioni di ETH in staking, su un totale di 120,2 milioni di ETH esistenti. 

Dato che gli ETH messi in staking non si possono utilizzare per nessun altro utilizzo si tratta di un risultato importante. Di sicuro lo staking liquido ha aiutato molto da questo punto di vista. 

L’APR attuale è del 3,8%, ma questo vale solo per chi fa staking direttamente su un nodo. In totale esistono quasi 900.000 validatori. 

Il fatto è che chi conserva ETH sul lungo periodo li può semplicemente mettere in staking quando vuole ricevendone in cambio circa il 3,8% in più all’anno, e potendoli prelevare quando vuole a patto di attendere durante il periodo di unstaking. 

Questo incentiva molti holder ad optare per questa soluzione, nel caso in cui non vogliano utilizzare i loro ETH in alcun altro modo. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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