HomeCriptovaluteBitcoinLe previsioni di JpMorgan: Ethereum supererà Bitcoin nel 2024

Le previsioni di JpMorgan: Ethereum supererà Bitcoin nel 2024

Secondo le previsioni degli analisti di JPMorgan, si prospetta che Ethereum supererà Bitcoin nel corso del 2024. 

Nello specifico, si indica che un potenziale aggiornamento della rete potrebbe agire come catalizzatore per aumentare la quota di mercato di Ethereum. 

Al contempo, JPMorgan dimostra una prospettiva meno ottimistica riguardo al prezzo di Bitcoin rispetto ad altre istituzioni di Wall Street. Vediamo di seguito tutti i dettagli. 

Bitcoin verrà superato? Le previsioni di JpMorgan per il 2024 

Come anticipato, secondo gli analisti di JPMorgan, la prospettiva di un prossimo aggiornamento della rete potrebbe portare a un trend rialzista per Ethereum nel corso dell’anno successivo. 

Nelle loro previsioni per il panorama delle criptovalute del 2024, anticipano infatti che Ethereum supererà Bitcoin e acquisirà quote di mercato.

Nello specifico, gli analisti esprimono cautela nei confronti dei mercati delle criptovalute nel 2024, ma si mostrano ottimisti riguardo a Ethereum che sorpasserà Bitcoin e altre criptovalute nell’anno a venire. 

Ciò soprattutto grazie all’imminente aggiornamento EIP-4844 o Protodanksharding. 

Quest’ultimo rappresenta infatti una proposta volta a ridurre i costi di transazione e aumentare il numero di transazioni al secondo. Inoltre, agisce anche potenzialmente come catalizzatore per il recupero della quota di mercato di Ethereum attraverso il potenziamento dell’attività di rete.

Gli analisti affermano dunque che l’anno successivo sarà caratterizzato dal riaffermarsi di Ethereum e dalla riconquista di quote di mercato all’interno dell’ecosistema delle criptovalute. 

Altre considerazioni su Ethereum e l’halving di Bitcoin 

Nonostante l’incremento del valore di Ethereum del 90% dall’inizio dell’anno, con una quotazione attuale di 2.270 dollari, gli analisti osservano che i guadagni di Ethereum sono rimasti in secondo piano rispetto a quelli di Bitcoin. 

Quest’ultimo, infatti, quale ha registrato un aumento del 154%.

L’ottimismo nei confronti di Bitcoin è principalmente alimentato dall’aspettativa di un’imminente approvazione regolamentare di un ETF spot su Bitcoin, con la speranza che ciò possa migliorare la liquidità e abbassare le barriere d’ingresso per nuovi investitori. 

Tuttavia, JPMorgan esprime uno scetticismo maggiore nei confronti delle prospettive rialziste su Bitcoin. Egli suggerisce che l’afflusso di nuovo capitale potrebbe essere più limitato e che, piuttosto, si tratti di un semplice spostamento di denaro da altre criptovalute.

Inoltre, gli analisti di JPMorgan puntano a dissipare l’entusiasmo attorno all’evento di halving di Bitcoin previsto per aprile dell’anno successivo. 

Contrariamente alle aspettative di un aumento dei prezzi dovuto alla riduzione dell’offerta di Bitcoin, JPMorgan prevede un calo dell’hash rate di circa il 20% dopo l’halving. 

Questa previsione è basata sull’idea che i miner con costi operativi più elevati o hardware meno efficiente potrebbero essere costretti a lasciare il mercato, portando il prezzo di Bitcoin a stabilizzarsi intorno ai $35.000 dopo l’halving.

Inoltre, anche alcuni esperti di Bitget, noto exchange crypto, hanno espresso la loro opinioni in merito alle previsioni per Bitcoin, dichiarando quanto segue:

“Si raccomanda agli utenti di detenere BTC spot per il lungo termine. Per la previsione a breve termine, invece, si prevede una fluttuazione nell’intervallo 32.000-50.000 punti.” 

La SEC ridefinisce le regole per gli ETF su Bitcoin

Rapporti recenti indicano che la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha introdotto un “nuovo standard normativo” per tutti i richiedenti di Bitcoin Spot Exchange-Traded Fund (ETF) in attesa di approvazione. 

L’analista principale di Bloomberg, James Seyffart, ha condiviso l’ultimo aggiornamento da parte dell’organismo di regolamentazione su X (ex Twitter), sottolineando che ogni richiedente di ETF spot basato su Bitcoin dovrà aderire a questo nuovo modello normativo.

Il recente “modello di rimborso in contanti” della SEC è stato implementato mentre gli emittenti di ETF Bitcoin stavano sottoponendo i loro documenti alla SEC per la revisione. 

La SEC sembra insistere su questo modello anziché approvare alternative proposte da altri emittenti. Il modello consente ai partecipanti autorizzati di depositare fondi nell’ETF pari al valore patrimoniale netto delle quote di creazione da generare. 

Successivamente, gli asset sottostanti, in questo caso Bitcoin, vengono acquistati dal fondo utilizzando tali fondi. 

Seyffart ha condiviso l’aggiornamento insieme a uno screenshot con ulteriori dettagli sul nuovo modello di regolamentazione, postando un’altra settimana dall’avvocato finanziario Scott Johnsson.

Johnsson ha dichiarato che Invesco è l’ultima società ad adottare questo standard di creazione e rimborso di liquidità per i suoi ETF. 

Il trust prevede che le transazioni di creazione e riscatto saranno inizialmente effettuate in contanti. 

Tuttavia, potrebbe considerare o richiedere operazioni di creazione e riscatto basate sul modello “in natura” in futuro. Questo modello è stato originariamente suggerito da diversi richiedenti di ETF.

Nel modello “in natura”, il partecipante deposita un insieme di titoli ponderati in conformità con il portafoglio dell’ETF. Ciò consente agli investitori di ricevere quote di creazione dal fondo senza dover vendere immediatamente i titoli in contanti. 

Eric Balchunas, analista senior di Bloomberg ETF, ha confermato l’adozione da parte di Invesco di questo nuovo modello di liquidità, affermando che l’azienda sta seguendo l’iniziativa secondo l’ultimo documento S-1 aggiornato.

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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