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Più di 1,2 miliardi di afflussi per gli ETF su Bitcoin

Fino ad oggi, i nuovi ETF su Bitcoin sono stati scambiati in borsa per soli 4 giorni, durante i quali hanno attratto più di 1,2 miliardi di dollari di afflussi netti. 

Quindi in circa una settimana, dato che sabato e domenica le borse USA erano chiude per il weekend e lunedì sono state chiuse per festività, l’AUM complessivo degli ETF su Bitcoin spot è passato da 28 a più di 29 miliardi di dollari. 

Il boom di afflussi grazie all’ETF Bitcoin di BlackRock

A farla da padrone nella classifica degli ETF con i maggiori afflussi è stato IBIT di iShares di BlackRock

Se il primo giorno di contrattazioni, giovedì 11 gennaio 2024, aveva attratto solamente 111 milioni di dollari di afflussi, negli altri tre giorni non è mai sceso sotto i 200 milioni, con addirittura 386 milioni venerdì e 371 milioni ieri. 

In totale questo solo ETF in quattro giorni di scambi ha attratto più di un miliardo di dollari di investimenti. 

Ad oggi IBIT possiede più di 25.000 BTC, ed è così il secondo maggiore ETF al mondo per numero di Bitcoin posseduti. 

Il crollo di Grayscale

Invece, l’ETF di Grayscale, GBTC, ha subito perdite di capitali per oltre 1,6 miliardi di dollari. 

Tuttavia, va detto che GBTC esiste già da 10 anni sotto forma di Trust, e che giovedì scorso semplicemente è stato trasformato in un ETF. 

Il passaggio ad ETF ha dato ai suoi gestori finalmente la libertà di liquidare dei BTC, dato che nel corso degli anni ne avevano acquisiti in eccesso. 

Il trust è arrivato a possedere fino a quasi 620.000 BTC, ed in quattro giorni di contrattazioni ne ha liquidati quasi 30.000, scendendo a 592.000. Il grosso dei circa 28.000 BTC liquidati da Grayscale sono stati acquisiti dall’ETF di BlackRock

GBTC era arrivato ad uno sconto record sul NAV di quasi il 50% a dicembre del 2022. Questo perchè la sua capitalizzazione di mercato variava liberamente con le oscillazioni del prezzo delle azioni sul mercato, mentre i BTC in cassa rimanevano sempre gli stessi. 

Da quando è stata prospettata l’ipotesi di convertirlo in un ETF lo sconto sul NAV ha iniziato a ridursi, fino a scendere al 6,5% il giorno prima della notizia dell’approvazione. 

Il primo giorno di sbarco sui mercati dell’ETF GBTC lo sconto sul NAV era sceso all’1,5%, ed ora è inferiore allo 0,5%. Da qui in poi Grayscale probabilmente non avrà più bisogno di fare altre grosse liquidazioni di BTC per riportare il NAV a valori in linea con la capitalizzazione di mercato. 

Il bilancio netto finale

Prendendo in considerazione tutti i nuovi ETF su Bitcoin, compresi quelli di Fidelity, Ark e Bitwise, in quattro giorni il loro AUM complessivo è aumentato si 1,2 miliardi di dollari, nonostante la perdita di 1,6 miliardi di GBTC. 

Va detto che oltre a IBIT di BlackRock da questo punto di vista ha performato molto bene anche FBTC di Fidelity, con oltre 880 milioni di dollari di afflussi. 

Più staccati BITB di Bitwise con 373 milioni, ARKB di Ark con 271 milioni, e BTCO di Invesco con 135 milioni. Tutti gli altri sono rimasti sotto i 100 milioni di dollari di afflussi netti. 

Da notare che l’unico giorno in cui gli afflussi netti complessivi sono stati negativi è stato martedì, quando GBTC ha perso in un solo giorno 594 milioni di dollari di AUM. Il giorno dopo il calo si è fermato a 450 milioni, ed è possibile che d’ora in poi continui a calare. 

Afflussi miliardari grazie ai nuovi ETF: l’impatto sul prezzo di Bitcoin

Potrebbe sembrare che queste dinamiche non abbiano avuto ancora un impatto significativo sul prezzo di Bitcoin, dato che è sempre attorno ai 42.000$/43.000$.

In realtà è possibile che lo abbiano già avuto, perchè in seguito al sell the news di venerdì scorso il calo si è fermato per l’appunto poco sotto i 42.000$, mentre invece avrebbe potuto continuare. 

Molti analisti si aspettavano sul breve periodo una discesa a 40.000$ o forse anche più in basso, ma tale discesa non c’è stata nonostante una pressione di acquisto decisamente in calo. 

D’altronde di fatto i nuovi ETF hanno drenato dall’offerta di Bitcoin più di 10.000 BTC netti, se non 20.000, e questo ha aiutato a reggere il calo della pressione di acquisto. Va detto che da fine dicembre al giorno precedente all’inizio degli scambi l’offerta di BTC sugli exchange crypto era cresciuta di 40.000 unità. 

In questo momento pertanto è improbabile che il drenaggio di BTC dagli exchange crypto da parte degli ETF sia già in grado di far salire il prezzo di Bitcoin, ma perlomeno ne sta impedendo la discesa. 

Occorrerà forse ancora qualche settimana prima di vedere il vero impatto dei nuovi ETF sul prezzo di Bitcoin, ovvero quando Grayscale avrà smesso del tutto, o quasi del tutto, di liquidare BTC, e gli ETF probabilmente non faranno altro che drenarne altri dai mercati crypto. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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