HomeCriptovaluteStable CoinLa stablecoin TrueUSD (TUSD) va per il recupero del peg di $1

La stablecoin TrueUSD (TUSD) va per il recupero del peg di $1

TrueUSD (TUSD), stablecoin crittografica emessa dalla società cinese Techteryx Ltd, sembra essere sulla strada di voler recuperare il peg con il valore di 1 dollaro, dopo che ad inizio settimana aveva mostrato un’insolita volatilità a ribasso.

Al momento della stesura dell’articolo i prezzi della moneta si trovano a 0,991 dollari, ma hanno toccato addirittura il minimo di 0,9685 durante la notte, portando paure e panico tra i crypto investitori.

I motivi dell’ultimo dump potrebbero essere legati ad un indiscrezione, non ancora confermata, che parla di problemi di redeem per TUSD e difficoltà di riscatto in valuta fiat.

Vediamo tutti i dettagli di seguito.

TrueUSD (TUSD) punta al recupero del peg e torna a 99 centesimi 

Oggi la stablecoin TrueUSD (TUSD) sembra voler recuperare il peg con il dollaro, perso inizialmente ad inizio settimana.

Lunedì 15 gennaio in prima mattinata, la moneta ha iniziato stranamente a perdere quotazioni fino a chiudere la giornata con un valore per token pari a 0,985 dollari, distante di oltre l’1% dal prezzo a cui dovrebbe riferirsi.

Gli holders di TUSD hanno iniziato a destare preoccupazione per la perdita del peg, pensando che potesse fare la stessa fine di UST, stablecoin di Terra/Luna crollata a pochi centesimi di dollari a maggio del 2022.

Stanotte c’è stato un altro scossone a ribasso che ha portato TrueUSD  a toccare quota 0,9685 dollari, per un drawdown complessivo del 3% dalla cifra di 1 dollaro, che si è poi annullato nelle ore successive.

Infatti, dalle 4 in poi ( UTC+1) c’è stato un assorbimento totale del crollo notturno, che ha riportato la stablecoin a riprendere quasi interamente il peg.

Nelle prossime ore è probabile che la parità con il dollaro statunitense verrà riacciuffata definitivamente, riportando la situazione alla normalità.

trueusd tusd peg

Dietro agli insoliti movimento di prezzo di TrueUSD, vediamo come i dati di trading offerti dall’exchange di criptovalute Binance, ci segnalano che i trader hanno venduto 303,5 milioni di dollari in TUSD contro 129 milioni di dollari di acquisti, generando un flusso netto negativo di 174,5 milioni di dollari.

In molti sostengono che TUSD sia legata in qualche modo a Justin Sun, miliardario fondatore della Tron Foundation, su cui però non risultano partecipazioni nella società di Hong Kong Techteryx Ltd.

A tal proposito Arkham Intelligence, fornitore di dati on-chain avanzati, ha segnalato  poche ore fa la presenza di un trasferimento del valore di 60 milioni di dollari, avanzato da un indirizzo appartenente a Justin Sun e diretto a Binance.

Poco dopo lo stesso indirizzo di Sun ha ricevuto indietro diversi  milioni di dollari in TUSD, come prova del fatto che il patron di Tron ha evidentemente acquistato la stablecoin per sostenerne il prezzo.

I dati di Arkham evidenziano anche un presunto forte collegamento con i portafogli di Binance che possiedono una quantità notevole del rifornimento circolante di TrueUSD

Da notare inoltre  come in mattina siano stati registrati afflussi sul medesimo exchange  per 1,8 milioni di dollari in TUSD.

Alcune aziende segnalano problemi di redeem con la stablecoin e mettono in allerta gli investitori

Inizialmente la perdita del peg di TrueUSD (TUSD) era legata a due motivi ben precisi.

Da un lato si pensava che i recenti hack di Poloniex ed HTX, società di proprietà di Justin SUN, potessero avere avuto un effetto indiretto negativo sulla stablecoin, essendo il miliardario  possibilmente legato alla gestione della moneta.

Dall’altro lato, Binance, che fino a poco fa aveva sostenuto TUSD con varie iniziative come sconti sulle trading fees e  incentivi per gli holders, ha smesso di accettare la stable come moneta per il farming dei propri progetti in fase di lancio nei launchpool.

Al suo posto è stata prediletta la moneta FDUSD, favorendone flussi positivi a sfavore di TUSD.

Il dump di stanotte, però, con cui la moneta emessa da Techteryx Ltd ha raggiunto l’ampiezza massima locale di depeg, non avrebbe nulla a che vedere con questi precedenti.

Il motivo, secondo quanto riportato da Condesk, sarebbe da ricercarsi nella frustrazione di società  che avrebbero riscontrato problemi di riscatto vedendo respinte le proprie richieste di redeem di TUSD in valuta fiat.

Questo ha causato una crisi di fiducia che si è trasformata velocemente in una corsa agli sportelli per quelli che poteva vendere al mercato TUSD.

L’incapacità dei detentori di stablecoin di riscattare le proprie stablecoin in dollari è un problema critico per gli emittenti di stablecoin che in questo caso ha portato a una mancanza di fiducia nel mercato.

I portavoce di TrueUSD non hanno risposto ad alcuna  richiesta di commento, e parallelamente non sono i dettagli del mancato redeem ed i motivi che hanno scaturito queste problematiche.

Mentre la situazione grafica del prezzo di TUSD sembra essere risolta, con il ritorno al peg ormai quasi certo, emergono indiscrezioni preoccupanti per la stablecoin e la sua emittente, che a differenza dei leader del settore come Tether mostrano mancanze di trasparenza all’interno della propria operatività.

Affinché TUSD possa sopravvivere nel lungo periodo, è fondamentale che maggiori dettagli vengono portati alla luce dai suoi gestori, permettendo agli investitori di porre maggiore fiducia nel progetto.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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