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Meta e crypto: nuovi programmi nel settore blockchain?

Maxine Waters, democratica californiana, ha sollevato le sue preoccupazioni riguardo le intenzioni di Meta nel settore crypto. 

Le cinque domande di marchio blockchain registrato del colosso tecnologico potrebbero significare la sua intenzione di espandere il suo ruolo nel settore. 

Meta e crypto: la democratica Waters si preoccupa dei piani del colosso tecnologico nel settore blockchain

Secondo quanto riportato, pare che Maxine Waters, deputata democratica della California, abbia sollevato le sue preoccupazioni sulle intenzioni di Meta nel settore crypto

In una lettera indirizzata al CEO di Meta, Mark Zuckerberg, e al direttore generale, Javier Olivan, Waters vorrebbe sapere se il colosso tecnologico voglia ancora espandere il suo ruolo nel settore blockchain. 

Questo perché Meta pare abbia depositato domande di registrazione di marchi commerciali relativi alla blockchain, di cui un paio nel 2022. 

E infatti, la U.S. Patents and Trademark Office ha inviato all’azienda cinque documenti Notice of Allowance (NOA), che indicano che i cinque marchi blockchain di Meta soddisfano i requisiti di registrazione.  

A tal proposito, Meta avrebbe tempo fino al 15 febbraio 2024 per rispondere alla prima delle cinque NOA ricevute, su come intende utilizzare i marchi blockchain. 

Ecco perché la Waters, membro di spicco della potente commissione democratica per i servizi finanziari della Camera, vorrebbe sapere in anticipo i programmi di Meta nel settore crypto. 

Meta e crypto: le disavventure passate del gigante tecnologico nel settore

Al momento, Zuckerberg non sembra aver dichiarato nulla di ufficiale in merito al ruolo di Meta nel settore crypto e blockchain. 

Anzi, il gigante tecnologico pare che in passato abbia vissuto delle vere e proprie disavventure. 

Per fare degli esempi, basta ricordare il piano della stablecoin Libra lanciato nel 2019 che prevedeva una valuta globale alternativa, ma che è stato stroncato dalle autorità di regolamentazione degli USA. Non solo, anche poi Diem, il progetto della stablecoin ridimensionato di Meta non è andato a buon fine. 

Avvicinandosi agli anni più recenti, Meta è arrivata ad interrompere la funzionalità NFT sulle sue app di Instagram e Facebook, per concentrarsi su altre aree. Ma anche nel settore del metaverso, il colosso tecnologico sembra non aver sfondato come aveva previsto. 

Già per ognuna di queste micro-aree del settore crypto, Meta ha investito una quantità significativa di risorse. 

L’annuncio di Zuckerberg di voler creare l’Intelligenza Artificiale Generale (AGI)

Secondo quanto è emerso, pare che il nuovo obiettivo 2024 di Mark Zuckerberg è creare un’intelligenza artificiale generale (AGI). 

Si tratta di un settore che non ha molto a che vedere con crypto e tecnologia blockchain, ovviamente, ma dove ora Meta sembra voler destinare le sue risorse. 

Oltre al colosso tecnologico, l’AGI sembra aver conquistato anche altre aziende del calibro di OpenAI e Google. 

A tal proposito, Zuckerberg avrebbe dichiarato di voler costruire e creare questa intelligenza artificiale generale.  Ecco le sue parole:

“Siamo giunti all’idea che, per costruire i prodotti che vogliamo costruire, dobbiamo costruire per l’intelligenza generale. Penso che sia importante trasmetterlo perché molti dei migliori ricercatori vogliono lavorare su problemi più ambiziosi”.

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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