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La rivoluzione di Orb nel progetto Worldcoin: il futuro scanner oculare ispirato al design Apple

Secondo il CEO di Tools for Humanity, il dispositivo Orb, progettato per la scansione dei bulbi oculari al fine di autenticare l’umanità dei soggetti, verrà sottoposto a un aggiornamento nell’ambito del progetto Worldcoin, con l’obiettivo di renderlo esteticamente più simile a un prodotto Apple

Vediamo di seguito tutti i dettagli. 

Worldcoin: trasformare Orb in un prodotto simile a quelli firmati Apple

Come anticipato, secondo quanto riportato da TechCrunch, il CEO di Tools for Humanity, Alex Blania, ha annunciato piani per un significativo aggiornamento della sfera di scansione dell’iride, nota come Orb. 

L’obiettivo è rendere il dispositivo più simile a un prodotto Apple, con Blania che anticipa una versione del nuovo Orb prevista per la prima metà di quest’anno. 

Nello specifico caratterizzata da un design “molto più amichevole” e potenzialmente ispirato al famoso stile di Apple.

Blania ha ammesso che le opinioni sulla sfera di scansione possono variare notevolmente tra gli utenti, definendo la relazione delle persone con il dispositivo come una questione di “odio” o “amore”. 

Nel frattempo, il progetto Worldcoin, noto per la sua controversa pratica di scansione delle iridi in cambio di criptovaluta, continua a ricevere attenzione mediatica. 

Tools of Humanity, fondata in collaborazione con Sam Altman, CEO di OpenAI, è coinvolta nello sviluppo del progetto.

Le ambizioni di Worldcoin, tuttavia, hanno attirato l’attenzione di agenzie governative in diversi paesi. 

In Francia, Germania e Regno Unito, sono state avviate indagini per valutare il rispetto delle linee guida sulla privacy dei dati da parte di Worldcoin. 

Lanciato a Singapore alla fine dell’anno scorso, il progetto ha subito ostacoli come la sospensione in India e la cessazione dei servizi di registrazione in Brasile e Francia. 

La verifica di identità in massa in Argentina per Worldcoin 

Worldcoin ha recentemente registrato un notevole aumento nell’attività di verifica, con quasi 16,000 argentini sottoposti al processo in un solo giorno a fine dicembre. 

Ciò ha portato il totale delle persone verificate nella nazione sudamericana a oltre 500,000, rappresentando oltre l’1% della popolazione totale.

L’aumento della domanda si verifica in concomitanza con un notevole apprezzamento del valore del token WLD del progetto. In risposta a tale crescente richiesta, Worldcoin ha implementato un aggiornamento significativo del suo servizio World ID in Argentina. 

L’obiettivo è migliorare l’inclusività e gestire in modo efficiente le crescenti richieste. L’aggiornamento consente agli argentini di individuare gli hub di verifica Orb nelle vicinanze e di programmare appuntamenti per la verifica con maggiore facilità.

Nonostante il recente aumento dei prezzi del token WLD, che ha registrato un aumento del 15% a $2,79 nelle ultime settimane, il progetto Worldcoin affronta sfide regolamentari significative. 

Autorità di regolamentazione della privacy in Kenya, Regno Unito, Francia e Germania hanno avviato indagini separate sulle pratiche di Worldcoin, in particolare per quanto riguarda la raccolta di dati biometrici per la verifica dell’identità.

Mentre il token mostra segni di stabilità nei movimenti dei prezzi, Worldcoin si trova ad affrontare un rigoroso controllo normativo a livello globale. 

In particolare sottolineando la necessità di una vigilanza costante e della conformità nel contesto di un quadro regolamentativo in continua evoluzione.

OpenAI si prepara a rivoluzionare la produzione di chip di semiconduttori

Sam Altman, CEO di OpenAI, sta pianificando di utilizzare i fondi raccolti per la creazione di impianti di produzione di semiconduttori, secondo fonti informate in una notizia riportata il 19 gennaio.

Le discussioni di Altman con potenziali investitori di rilievo sono finalizzate a garantire i fondi necessari per sviluppare impianti per la produzione di chip, noti come fabs. 

L’ambizioso progetto prevede una collaborazione con principali produttori di chip, con una rete di fabs distribuita su scala globale.

G42, con sede ad Abu Dhabi, e SoftBank Group in Giappone, sono tra le aziende che stanno discutendo con OpenAI, anche se l’elenco completo di partner e finanziatori non è stato ancora definito. 

Sin da ottobre 2023, le trattative con G42 hanno mirato a raccogliere tra gli 8 e i 10 miliardi di dollari, secondo quanto riportato.

L’attuale stato delle discussioni è ancora incerto, ma il rapporto menziona Intel, Taiwan Semiconductor Manufacturing Company e Samsung Electronics come possibili collaboratori di OpenAI.

La corsa agli investimenti in chip di semiconduttori non riguarda solo OpenAI. 

Infatti, Mark Zuckerberg, CEO di Meta, ha annunciato il 18 gennaio che la sua azienda intende investire in modo significativo in chip specializzati per la costruzione di nuovi modelli e prodotti di intelligenza artificiale generativa (AI).

Altman, dopo il suo ritorno a OpenAI nel novembre 2023, sta rilanciando gli sforzi per ottenere finanziamenti per la produzione globale di chip di semiconduttori, discutendo il piano con Microsoft, che ha manifestato interesse.

Oltre all’interesse nei confronti dei chip, Altman considera il futuro dell’IA legato a una forma di energia ambiziosa, ma ancora incerta e inesistente al momento.

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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