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ETF spot su XRP: BlackRock rinuncia al lancio nel mezzo della battaglia legale tra la SEC e Ripple

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Il gestore patrimoniale più importante al mondo, BlackRock, ha rinunciato al lancio di un ETF spot su XRP, ponendo come motivazioni le normative incerte e la causa in corso tra la SEC e Ripple.

Intanto le critiche di Brad Garlinghouse, CEO di Ripple, al presidente della SEC Gensler aumentano le tensioni tra il settore delle crypto e i regolatori statunitensi. Se la situazione sembra non volgere al meglio per XRP, che è in calo di più dell’8% nei sette giorni, la prevendita di Meme Kombat prosegue bene e supera $7,4 milioni.

BlackRock rinuncia a un ETF spot su XRP

BlackRock, uno dei più grandi gestori patrimoniali a livello globale, ha reso noto che è improbabile che possa supportare un ETF spot su XRP, una decisione molto significativa, data la disputa in corso tra SEC e Ripple.

L’esitazione di BlackRock può essere attribuita alla battaglia legale in corso tra la Securities and Exchange Commission (SEC) e Ripple Labs: sebbene la recente decisione del giudice Torres sulla vendita di XRP abbia sottolineato che l’asset non è un “contratto di investimento”, ovvero un titolo, dal punto di vista normativo c’è ancora poca chiarezza. 

Questa confusione ha probabilmente portato BlackRock a non voler investire nel prodotto. Tale ambiguità normativa rappresenta un problema significativo per le società finanziarie come BlackRock, che danno priorità alla conformità normativa e alla gestione del rischio. 

L’incertezza che circonda lo status giuridico di XRP lo rende un candidato meno attraente per un ETF. Inoltre aumentano le tensioni tra il settore delle crypto e la SEC, visto che il CEO di Ripple, Brad Garlinghouse, ha criticato esplicitamente ill presidente della SEC Gary Gensler, descrivendolo come una “responsabilità politica” per gli Stati Uniti. 

Le opinioni di Garlinghouse sottolineano il divario crescente tra il settore delle criptovalute e i regolatori, che per ora non sembrano appianarsi.

La SEC continua a procedere contro XRP

Il team legale di Ripple ha resistito alla richiesta della SEC riguardante la pubblicazione, da parte della società, dei suoi rendiconti finanziari per il 2022-2023 e i contratti che regolano le vendite istituzionali di XRP. 

L’interesse della SEC nelle azioni condotte dopo la presentazione dei reclami iniziali, solleva preoccupazioni sulla conformità di Ripple alle leggi sui titoli durante questo periodo. Ripple, dal canto suo, ha risposto alla richiesta della SEC, sostenendo che il regolatore aveva ampie possibilità di richiedere documenti post-reclamo durante la fase conoscitiva del contenzioso, che si è conclusa il 31 agosto 2021. 

Questa risposta potrebbe comportare sanzioni da parte del giudice: intanto Ripple continua a sostenere che la condotta successiva al reclamo non è correlata alla questione e non dovrebbe servire come base per penalizzare la società.

Cosa implica tutto ciò per XRP?

XRP viene attualmente scambiato a $0,508, in calo rispetto alla settimana precedente del 9,41% e dell’1,60% nelle 24 ore. L’esperto legale Bill Morgan sottolinea l’importanza rivestita dal presidente della SEC, Gary Gensler, nel processo di approvazione degli ETF spot su XRP. 

Gensler, noto per il suo approccio cauto alle criptovalute, ha votato a sostegno dell’ETF spot su Bitcoin solo a seguito di battute d’arresto legali per la SEC. Questa timida accettazione e le opinioni opposte all’interno della Securities and Exchange Commission implicano che il percorso verso un ETF su XRP è alquanto difficile.

In questo momento di estrema incertezza per XRP e per il settore delle crypto in generale, c’è una prevendita che non conosce sosta, ma che anzi ha suscitato l’interesse delle balene, da sempre indicatore di validità per i progetti: Meme Kombat ha superato $7,4 milioni grazie alle sue caratteristiche che fanno di MK un token promettente.

Meme Kombat raggiunge $7,4 milioni in presale grazie alle balene crypto

Il settore del GameFi appare in costante crescita, tanto che ci si aspetta superi la soglia dei $150 milioni nel prossimo futuro: Meme Kombat ha colto al balzo l’occasione e ha creato un progetto che vuole puntare tutto sulle battaglie virtuali create dall’IA.

Utilizzando infatti l’intelligenza artificiale, il progetto dà vita a scontri tra i personaggi delle meme coin, permettendo all’utente di divertirsi e anche di scommettere sull’esito degli eventi, allo scopo di guadagnare token MK, nativi del progetto. 

Il progetto inoltre offre anche la possibilità di mettere in stake il token nativo, con un APY attuale del 126%, un valore alto e che attrae ancora di più gli utenti. Il mix di questi tre elementi ha fatto sì che le balene crypto venissero attratte dal progetto, portando la prevendita fino a $7,4 milioni in questo momento.

In questo momento un MK è venduto al costo di $0,279: per acquistare i token, basta collegare il proprio wallet crypto alla pagina ufficiale di Meme Kombat e scambiare ETH, USDT oppure usare la Binance Smart Chain. 

Le previsioni degli esperti per MK sono positive, in quanto parlano di un 10x con il listing, anche se il progetto potrebbe crescere molto se le condizioni del mercato lo consentono, diventando così uno dei principali attori nel settore del GameFi.

*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.

Massimo De Vincenti
Massimo De Vincenti
Laureato in Economics and Business presso l’Università Luiss di Roma, Massimo ha conseguito anche un Master in Amministrazione, Finanza e Controllo. Trader e analista esperto nel campo delle criptovalute e della finanza decentralizzata, è consulente tecnologico appassionato di innovazione ed evoluzione digitale, relatore anche per seminari o approfondimenti tematici nell'ambito fintech e crypto.
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