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Vitalik Buterin su crypto e intelligenza artificiale: le idee del co-fondatore di Ethereum

Ieri, il celeberrimo co-fondatore di Ethereum, Vitalik Buterin, ha pubblicato un lungo post sul suo blog in merito al rapporto tra criptovalute ed intelligenza artificiale. 

In particolare ha provato a rispondere ad una domanda che afferma di ricevere spesso, ovvero quali sono le intersezioni tra crypto e AI che ritiene più fruttuose.

L’intersezione tra crypto e intelligenza artificiale (AI), secondo Vitalik Buterin

Secondo Buterin, blockchain ed intelligenza artificiale stanno diventando sempre più potenti, con un numero crescente di casi d’uso nell’intersezione delle due aree. 

Vitalik però fa anche notare che alcuni di questi casi d’uso hanno molto più senso e sono molto più robusti di altri, mentre altri sono meno interessanti o meno solidi.

Afferma di ritenere che i più promettenti ed i più facili da realizzare sono quelli in cui il meccanismo sottostante continua a essere progettato più o meno come prima, ma i singoli attori diventano AI, consentendo al meccanismo di operare efficacemente su scala molto più micro. 

Invece, ritiene che i più difficili da gestire correttamente sono le applicazioni che tentano di utilizzare blockchain e tecniche crypto per creare un “singleton”, ovvero un’unica intelligenza artificiale decentralizzata ed affidabile. 

In realtà, dice di ritenere queste ultime applicazioni comunque promettenti, sia in termini di funzionalità che di miglioramento della sicurezza dell’IA, ma soffrono di maggiori rischi di fallimento e richiedono più cautela. 

I progetti tra crypto e intelligenza artificiale citati da Vitalik Buterin

Il progetto crypto più citato in questo articolo è Worldcoin, il cui team Buterin ringrazia per la collaborazione nella stesura del post insieme a Modulus Labs, Xinyuan Sun, Martin Koeppelmann e Illia Polosukhin. 

Worldcoin in effetti è un progetto in qualche modo collegato a ChatGPT, anche se non è un progetto direttamente basato su intelligenza artificiale. 

Worldcoin è un progetto portato avanti dalla Worldcoin Foundation, che è una particolare compagnia no-profit con sede alle Isole Cayman. 

Il più noto dei co-fondatori del progetto è Sam Altman, co-fondatore e CEO di OpenAI, la società dietro ChatGPT. 

Parlando specificatamente di intelligenza artificiale, Buterin afferma di ritenere che il progetto che ha fatto di più per ridurre gli attacchi black-box limitando chi o cosa può interrogare un modello AI è proprio Worldcoin. 

Infatti il progetto utilizza ampiamente modelli di intelligenza artificiale a livello di protocollo, per convertire le scansioni dell’iride in brevi “codici dell’iride” facili da confrontare per somiglianza, e per verificare che l’oggetto che sta scansionando sia effettivamente un essere umano. 

Inoltre, non consente a nessuno di accedere semplicemente al modello di intelligenza artificiale, ma utilizza hardware affidabile per garantire che il modello accetti solo input firmati digitalmente dalle fotocamere abilitate. 

Ma poi aggiunge anche che non è garantito che questo approccio funzioni, perchè è possibile effettuare attacchi contro l’IA biometrica utilizzando cerotti fisici o gioielli sul viso. 

Cita anche altri progetti crypto legati in qualche modo all’AI, ma senza approfondire. 

Le applicazioni crypto-AI

Buterin ha individuato quattro categorie in cui ci sono potenziali sovrapposizioni tra AI e blockchain.

La prima, considerata quella più praticabile, è quella delle applicazioni in cui l’intelligenza artificiale agisce come un giocatore in un gioco. Ad esempio queste sono le applicazioni in cui la fonte ultima degli incentivi proviene da un protocollo con input umano, come ad esempio i mercati di previsione. 

La seconda, ad alto potenziale ma con rischi elevati, è quella delle applicazioni in cui l’intelligenza artificiale funge da interfaccia al gioco.

Ad esempio, queste sono applicazioni in cui l’intelligenza artificiale viene utilizzata per aiutare gli utenti a comprendere il mondo crypto che li circonda, come quelle che possono aiutare ad individuare le truffe. 

La terza è quella delle applicazioni in cui l’intelligenza artificiale stabilisce e controlla le regole del gioco, ad esempio per aiutare le DAO a prendere decisioni soggettive.

Infine l’ultima è quella legata all’utilizzo dell’intelligenza artificiale per stabilire l’obiettivo del gioco, ovvero strategie a lungo termine che prevedono l’utilizzo delle blockchain come infrastruttura per costruire modelli di intelligenza artificiale migliori.

Le applicazioni concrete

Dal ragionamento di Buterin non emergono applicazioni concrete specifiche della blockchain in relazione ad attività svolte dall’intelligenza artificiale. 

Ciò che emerge sono potenzialità di sviluppo, e progetti che stanno cercando di fare qualcosa a riguardo. Ad esempio Worldcoin utilizza la blockchain solo per emettere un token. 

Infatti, non a caso invita anche gli sviluppatori a procedere con cautela in questa direzione, proprio perchè si tratta di sviluppi nuovi non privi di rischi. 

Questo è a tutti gli effetti un ambito pionieristico di utilizzo della blockchain, anche perchè è lo stesso settore dell’intelligenza artificiale ad essere ancora in una fase pionieristica. 

Inoltre, l’utilizzo dell’AI in ambito crypto genera anche sfide, come potenziali sovraccarichi ed apprendimento automatico contraddittorio. 

Il volume di operazioni che in genere un modello AI esegue è esorbitante, tanto che sarebbe un problema portarle tutte su blockchain. 

Inoltre, spesso è impossibile comprendere con precisione tutti i passaggi dei ragionamenti effettuati da un’intelligenza artificiale, rendendo difficile o addirittura impossibile prevederne con precisione tutti gli esiti. 

Insomma, siamo ancora ben distanti dal poter avere un utilizzo diffuso dell’intelligenza artificiale nel mondo crypto, anche se le potenzialità ci sono. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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