Il valore dell’indice Fear and Greed di Bitcoin è ancora decisamente alto.
Questo indice misura il sentiment complessivo del mercato di Bitcoin del giorno precedente, ed ormai da fine gennaio è costantemente in zona greed, ovvero avidità (o entusiasmo).
Il picco recente ovviamente si è verificato ieri, grazie alla risalita del prezzo di Bitcoin sopra i 50.000$ del giorno precedente.
Da notare però che ieri, nonostante il ritorno sotto i 49.000$, si è ridotto solamente da 79 a 74 punti.
Summary
L’indice Fear and Greed di Bitcoin
Questo indice storico, esistente ormai da diversi anni, misura per l’appunto il sentiment complessivo del mercato di Bitcoin.
Esprime un valore che va da 0 a 100, dove con 0 si intende estrema paura, mentre con 100 estrema avidità (o entusiasmo).
Nella storia non ha ancora mai espresso né il valore massimo né quello minimo, ma a volte è stato sotto i 10 punti o sopra i 90.
Il valore medio, ovvero 50, segnala neutralità pura, ovvero un sentiment nè negativo nè positivo.
Ad esempio a giugno del 2022, dopo il fallimento di Celsius, era sceso ai valori minimi, ovvero a soli 6 punti. Non si trattava di un livello di paura assoluta, ma sicuramente di paura estrema.
Da notare che questo livello di paura non è stato raggiunto nemmeno a novembre dello stesso anno dopo il fallimento di FTX, quando l’indice scese solamente a 20 punti.
D’altro canto a febbraio 2021, in piena bolla speculativa, toccò i 95 punti, ovvero un livello non di assoluta avidità ma comunque di avidità estrema (o estremo entusiasmo). Invece a novembre 2021, quando fu registrato il prezzo massimo di sempre di Bitcoin, si fermò a 85 punti.
Il livello attuale del Fear and Greed Index
Dati questi punti di riferimento, il valore attuale di 74 punti è sì elevato ma non moltissimo. E nemmeno i 79 punti di ieri sono un livello davvero estremo.
Tuttavia i 79 punti di ieri non sono molti distanti dagli 85 di novembre 2021, sebbene in realtà siano ancora piuttosto distanti dai 95 di febbraio 2021.
Da notare che il 24 gennaio, dopo la temporanea discesa del prezzo di Bitcoin sotto i 39.000$, il valore dell’indice Fear and Greed era addirittura sceso sotto i 50 punti, sebbene di poco (48).
D’altronde essendo una misura del sentiment può variare anche molto in brevissimo tempo.
Una cosa interessante però è che il livello toccato ieri non era ancora mai stato toccato durante il recente rally che ha portato il prezzo prima sopra i 30.000$ e poi sopra i 40.000$. In altri termini il superamento dei 50.000$ ha generato più entusiasmo rispetto al superamento dei due livelli precedenti.
Anzi, era proprio da novembre 2021 che non si avvicinava più agli 80 punti, sebbene da gennaio dell’anno scorso era quasi sempre stato in zona positiva.
La correlazione con il prezzo di Bitcoin
Ovviamente il valore di questo indice varia seguendo anche le variazioni del prezzo di Bitcoin, ma la correlazione non è perfetta.
Conta più la direzione verso la quale si sta muovendo il prezzo che non il suo valore.
Ad esempio a fine aprile del 2022, prima dell’implosione di Terra/Luna, il prezzo di BTC era di circa 40.000$ e l’indice Fear and Greed segnava un preoccupante livello di soli 23 punti.
A dicembre 2023, quando il prezzo di BTC è tornato a circa 40.000$, segnava un livello diametralmente opposto di ben 74 punti.
Ovvero con il prezzo di Bitcoin a 40.000$ questo indice può segnare sia estrema paura che estremo entusiasmo, a seconda che questo livello di prezzo venga toccato scendendo o salendo.
Pertanto l’indice Fear and Greed di Bitcoin non è un buon parametro per giudicare il livello di prezzo di BTC, ma lo è per giudicare il sentiment che in un dato momento pervade il suo mercato.
Il trend attuale
In particolare questo indice consente di farsi un’idea abbastanza buona su come i retail interpretano il trend del momento sul mercato di Bitcoin.
Ad esempio il 21 ottobre dell’anno scorso di colpo l’indice balzò da 53 a 63 punti, rivelando l’inizio della diffusione di un certo ottimismo. In effetti quell’ottimismo portò poi ad un incremento della pressione di acquisto su BTC che fece sì che il prezzo iniziasse a salire, tornando a fine mese sopra i 30.000$.
A quel punto l’indice era salito anche sopra quota 70, come poi avvenuto anche il 9 febbraio, indicando che il sentiment era passato da positivo a molto positivo. Il prezzo di Bitcoin tra novembre e dicembre 2023 è poi salito anche sopra i 40.000$.
Il trend attuale è praticamente in costante crescita fin dal 27 gennaio, ovvero dal rimbalzo seguente al sell the news dopo il lancio effettivo dei nuovi ETF sui mercati.
Questo trend però potrebbe aver toccato il suo punto massimo ieri, con il valore dell’indice Fear and Greed salito fino quasi a sfiorare gli 80 punti, sebbene in passato lo stesso indice abbia mostrato più volte di essere in grado di rimanere molto alto anche per diverso tempo.
Il difetto dell’indice Fear and Greed di Bitcoin
L’indice Fear and Greed ha però un difetto: misura le cose solo a posteriori.
Questo fa sì che non possa essere utilizzato per fare previsioni, ma solo per interpretare meglio ciò che è già accaduto.
Infatti misura sempre e soltanto il sentiment complessivo del giorno precedente, e dato che il sentiment è molto variabile, anche sul brevissimo periodo, ciò che è accaduto il giorno prima può non avere alcun significativo impatto su ciò che accadrà il giorno dopo.
Comunque, quando questo indice misura livelli elevati, come quello di ieri, significa che c’è stata una pressione di acquisto elevata, e questo può tornare utile durante le analisi.
Al contrario quando misura livelli molto bassi significa che è la pressione di vendita ad essere stata elevata, ed anche questo è un dato che può tornare utile.
