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La market cap di Starknet (STRK) potrebbe già valere un miliardo ancor prima del lancio

Il token STRK di Starknet, che verrà lanciato sui mercati il 20 febbraio, potrebbe esordire con una market cap di 1,2 miliardi di dollari. 

Questo è quanto si deduce dai future pre-lancio sull’exchange decentralizzato Aevo, che suggeriscono un prezzo di lancio di circa 1,7$. 

Il lancio di Starknet (STRK) e la market cap prevista

Ieri, è stato annunciato l’airdrop dei token STRK di Starknet

L’annuncio è stato fatto dalla Starknet Foundation, che ha rivelto che l’airdrop premierà circa 1,3 milioni di utenti che hanno partecipato negli scorsi mesi ai test del sistema e lo hanno supportato.

In totale verranno lanciati oltre 728 milioni di token STRK, e se il loro prezzo di mercato iniziale fosse proprio di circa 1,7$ la capitalizzazione di mercato iniziale sarebbe di circa 1,24 miliardi di dollari. 

Da notare che questi token di fatto vengono regalati, dato che gli airdrop sono distribuzioni automatiche, e questo potrebbe anche indurre molti tra coloro che li riceveranno a venderli. 

In teoria se scattassero forti vendite il prezzo potrebbe scendere, ma già in passato altri airdrop simili hanno visto il prezzo del token addirittura salire nei giorni successivi. 

Molto infatti dipende dal successo del progetto Starknet, perchè se molti riterranno possibile un aumento di valore in futuro dei token STRK potrebbero decidere di non venderli. 

Il layer-2 Starknet 

Starknet è un layer-2 Validity-Rollup (ZK-Rollup) su Ethereum. Consente in particolare alle dApp di scalare in modo massiccio senza compromettere la sicurezza.

Lo smart contract di Starknet esiste da più di un anno, e fino ad ora questo layer-2 ha funzionato senza un suo token. 

Grazie all’airdrop di martedì prossimo esordirà anche sui mercati crypto

Starknet sposta l’elaborazione delle transazioni fuori dalla rete principale di Ethereum, quindi la esegue off-chain. Crea però un riepilogo delle transazioni on-chain raggruppando le transazioni in lotti per ognuno dei quali viene scritta on-chain un’unica transazione. 

Questo riduce di molto le fee, ma garantisce lo stesso l’integrità delle transazioni stesse e la loro esecuzione. 

Per ottenere ciò utilizza prove STARK (Scalable, Transparent Argument of Knowledge), e trasmette alla blockchain di Ethereum solamente le informazioni essenziali del lotto e la prova. 

Non è l’unico layer-2 di Ethereum che funziona in questo modo. 

Il token Starknet (STRK) avrà già una market cap di $1 miliardo?

Sull’exchange decentralizzato Aevo i future su STRK hanno esordito ieri dopo l’annuncio dell’airdrop. 

Il prezzo iniziale era di 1$, anche se nel corso della prima ora era poi sceso fino a 0,5$. 

A partire dalla seconda ora di presenza su Aevo il prezzo dei future su STRK è salito prepotentemente, prima riportandosi sopra 1$ e poi salendo addirittura sopra i 2$. 

Si è trattato pertanto di un lancio ad elevata volatilità, anche se questa ha iniziato a scemare a partire dalla terza ora di presenza sul mercato. 

In seguito infatti il prezzo è sceso fin sotto gli 1,6$, ma solo per poi stabilizzarsi attorno agli 1,7$. 

A parte le ore iniziali di fortissima volatilità, 1,7$ sembra proprio essere il prezzo su cui gli speculatori stanno scommettendo. 

Il token STRK sarà utilizzato per la partecipazione della community al progetto e per la governance, e questo potrebbe essere sufficiente a dargli un valore. 

Da notare che 1,2 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato è più o meno il valore attuale di DYM (Dymension), token lanciato a fine gennaio con un altro airdrop. 

È anche più o meno il valore del token BLUR dell’omonimo marketplace di NFT che ha scalzato OpenSea diventando il maggiore al mondo per volumi. 

Quindi sebbene una capitalizzazione di mercato tale inserirebbe STRK solamente al sessantesimo posto, si tratterebbe comunque di un valore importante, maggiore ad esempio rispetto a quello di FTM (Fantom), SAND (The Sandbox), BTT (BitTorrent) o XTZ (Tezos). 

I rollup su Ethereum

Attualmente i rollup su Ethereum sono ritenuti da molti la migliore soluzione a medio/breve periodo per la scalabilità di Ethereum. 

Si tratta di layer-2 che consentono di ridurre notevolmente i costi delle transazioni, ma senza pregiudicarne la sicurezza. 

È vero che il prossimo aggiornamento Dencun introdurrà il proto-danksharding sulla blockchain di Ethereum, ma questo non consentirà di fare a meno dei rollup. 

Fino al lancio del vero e proprio sharding, che potrebbe avvenire anche tra diversi anni, i rollup rimangono probabilmente i layer-2 migliori. 

In questo momento il TVL già presente su Starknet è di soli 55 milioni di dollari, mentre ad esempio su Arbitrum è di quasi 3 miliardi di dollari. 

Arbitrum in questo momento è il layer-2 su Ethereum più utilizzato, soprattutto in ambito DeFi, ed è anch’esso un rollup. 

Bisogna tenere presente che c’è di fatto concorrenza tra i vari rollup su Ethereum, quindi Starknet potrebbe anche soffrire della concorrenza di Arbitrum. 

Oltretutto non solo Arbitrum ormai domina in ambito DeFi, ma esiste da quasi tre anni. Starknet invece ha solo poco più di un anno, ed è cresciuto molto solamente a partire dalla metà dell’anno scorso.

Ad esempio, Arbitrum raggiunse i 50 milioni di dollari di TVL già a settembre 2021, ovvero più di due anni e mezzo fa. 

Altri grossi concorrenti sono Polygon e Optimism. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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