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Coinbase: ogni istituzione sta iniziando a detenere crypto

Durante il Q4 2023 Earnings Call di Coinbase, il CEO Brian Armstrong ha affermato che ogni istituzione sta iniziando a possedere crypto. 

L’evento si è tenuto la scorsa settimana, ma solo oggi hanno iniziato a circolare le dichiarazioni di Armstrong. 

L’exchange crypto Coinbase e le istituzioni

Come rivelato dallo stesso Armstrong durante l’evento, Coinbase detiene i BTC di 8 dei nuovi ETF su Bitcoin spot che sono stati lanciati a gennaio, tanto che custodiscono circa il 90% dei 36 miliardi di dollari complessivi degli asset di questi ETF, compreso quello di Grayscale. Ha anche aggiunto che sono stati registrati oltre 4 miliardi di dollari di afflussi netti sugli ETF spot su Bitcoin.

Gli ETF sono però solo una delle varie tipologie di investitori istituzionali esistenti al mondo, ma i dati di cui sopra servono per capire il ruolo leader che si sta ritagliando Coinbase in questo specifico settore, in particolare grazie al suo Coinbase Prime. 

Il suo exchange crypto non è il più grande al mondo, per quanto riguarda i volumi, e non lo è nemmeno per quanto riguarda i BTC detenuti per conto dei clienti. Ma è l’unico ad essere gestito da una società quotata in borsa negli USA, ed è probabilmente questo che rende Coinbase la società crypto preferita dai grandi clienti istituzionali. 

Quando nacque, nel lontano 2012, era un exchange crypto rivolto in particolare agli utenti retail, ma nel corso del tempo ha perso la leadership in questo specifico settore, per andarsi però a prendere quella nel settore degli investitori istituzionali. 

Oltre al fatto di essere una società quotata in borsa, un’altra caratteristica che piace molto agli istituzionali è il suo elevato livello di sicurezza, anche se a fronte probabilmente di costi un pochino maggiori rispetto ad altri exchange. 

Le dichiarazioni di Armstrong 

Quello però che conta di più è il ruolo che stanno assumendo i grandi investitori istituzionali sul mercato di Bitcoin, e delle criptovalute in generale. 

Non va dimenticato che gli investitori istituzionali sono anche le più grosse balene esistenti al mondo sui mercati finanziari, tanto che ad esempio BlackRock è il maggior gestore patrimoniale al mondo in assoluto.

Nessun retail, nemmeno Satoshi Nakamoto in persona, può arrivare agli stessi livelli dei grandi investitori istituzionali, nemmeno se è la maggior balena esistente al mondo di Bitcoin, come lo stesso Nakamoto. 

Quando gli istituzionali entrano in massa su un mercato finiscono per muovere volumi di capitali così elevati da diventare il perno del mercato stesso. 

Per questo le dichiarazioni del CEO di Coinbase sono importanti. 

Armstrong prima ha detto che i nuovi ETF su Bitcoin sono stati positivi per il settore, anche perchè c’è stato un elevato coinvolgimento sia da parte degli investitori retail che da parte degli istituzionali. 

Poi ha aggiunto: 

“Ciò che è ancora più importante è che ogni istituzione sta iniziando a detenere criptovalute e questa asset class diventerà una parte standard di ogni portafoglio diversificato. Il sistema finanziario sta ufficialmente adottando le criptovalute”.

Queste cose dette dal CEO di Coinbase hanno un peso davvero notevole, soprattutto in prospettiva. 

Il calo di ieri ed oggi

Nonostante queste dichiarazioni abbiano iniziato a circolare solo oggi, in realtà risalgono a venerdì scorso. 

Venerdì il prezzo di Bitcoin era rimasto sopra i 52.000$, ma da ieri è in atto una correzione. 

Per ora la correzione non è ancora riuscita a far tornare il prezzo di BTC sotto i 50.000$, ma non è da escludere che ciò avvenga, dato che nei giorni scorsi la pressione di acquisto era molto elevata mentre da ieri sta tornando alla normalità. 

Quindi le dichiarazioni di Armstrong non sono state in grado di influenzare positivamente il prezzo né venerdì né oggi. 

Questo si può spiegare sia adducendo la causa al fatto che si tratta di dichiarazioni del CEO di un exchange, ovvero piuttosto tecniche e rivolte soprattutto agli addetti ai lavori, sia dando la colpa alla correzione in corso da ieri che di fatto oggi non si è ancora fermata. 

La pressione di acquisto su Bitcoin è rimasta molto alta per ben dieci giorni consecutivi, ed era piuttosto difficile che continuasse a rimanere così elevata. Quindi le parole di Armstrong non sono state in grado di arrestare un fenomeno che era già in atto e probabilmente era inarrestabile. 

Il discorso però cambia completamente sul medio-lungo periodo, perchè lo scenario descritto dal CEO di Coinbase è quello di un mercato crypto che piano piano si sta rafforzando, e che quindi ha ancora ampie potenzialità inespresse. 

Armstrong ha anche sottolineato che ora, per quanto riguarda gli ETF in generale, Bitcoin è ormai la seconda commodity in assoluto davanti addirittura all’argento, e superata solamente dall’oro.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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