HomeCriptovaluteStable CoinCircle: USDC cessa di esistere sulla blockchain di Tron

Circle: USDC cessa di esistere sulla blockchain di Tron

Circle, nota società emittente di stablecoin crittografiche, ha reso noto questa mattina che da effetto immediato smetterà di supportare la propria moneta USDC all’interno della blockchain di Tron, citando un adeguamento del gruppo come parte della propria strategia di rischio.

Gli utenti che detengono USDC su rete Tron possono effettuare il redeem ufficiale fino a febbraio 2025 per riscattare valuta fiat, o utilizzare una varietà di servizi intermediari disponibili su CEX o in DeFi.

La scelta dell’emittente lascia pensare ad una probabile espansione dell’azienda nel campo, che potrebbe essere propensa a lanciare un proprio network nativo in futuro. 

Nei prossimi mesi Circle potrebbe abbandonare anche altre blockchain se lo riterrà opportuno.

USDC stablecoin: Circle abbandona la blockchain di Tron come parte della sua strategia di gestione del rischio e pensa ad una rete proprietaria

L’emittente stablecoin Circle, ha annunciato in via ufficiale questa mattina che eliminerà il supporto USDC presso la blockchain di Tron, come parte di adeguamento alla sua strategia di esposizione al rischio.


La decisione è stata resa nota sul blog dell’azienda, dove viene rivelato che la seconda stable per capitalizzazione è estromessa con effetto immediato dalla rete proprietaria del miliardario Justin Sun.

I clienti “Circle MInt” che detengono USDC su Tron hanno la possibilità di effettuare un redeem per valuta fiat entro febbraio 2025, passando in alternativa per servizi intermediari, inclusi scambi al dettaglio, fornitori on/off-ramp e bridge per trasferire la crypto su diverse blockchain.

Sottolineando il suo impegno nel far crescere il proprio ecosistema garantendo agli investitori la presenza di un ambiente affidabile, trasparente e sicuro per la proliferazione di USDC, Circle ha spiegato il motivo di questa delicata decisione:

“Come parte del nostro quadro di gestione del rischio, Circle valuta continuamente l’idoneità di tutte le blockchain in cui è supportato USDC.La nostra decisione di interrompere il supporto per USDC su TRON è il risultato di un approccio a livello aziendale che ha coinvolto l’organizzazione aziendale, la conformità e altre funzioni della nostra azienda” 

Circle, competitor principale di Tether (il quale ha una posizione dominante su Tron con USDT) ha inoltre affermato che continuerà a valutare l’idoneità di tutte le blockchain in cui è supportato USDC, mirando ad  offrire l’accesso più ampio agli utenti e  la scelta più completa per gli sviluppatori.

Questo lascia pensare ad eventuali piani di espansione della società crittografica situata a Boston, nel Massachusetts, che potrebbe potenzialmente lanciare una propria blockchain proprietaria dove sviluppare un ambiente competitivo per USDC.

Questo potrebbe cambiare le carte in tavola per la stablecoin, che nel 2023 ha sofferto l’avanzata del suo più grande nemico, USDT, capace di aumentare fortemente la propria capitalizzazione a discapito di un ridimensionamento della prima che ha perso oltre 16 miliardi di dollari dallo scorso anno.

Circle non ha parlato ai media di questa effettiva possibilità, ma visto il contesto DeFi in cui naviga la propria stable possiamo pensare che sia più che fattibile e in linea con i propri valori. Attendiamo con ansia ulteriori aggiornamenti da parte della società.

Analisi della supply circolante di USDC: Tron diventa sempre più centrale per USDT

Al di là delle motivazioni strategiche in materia di gestione del rischio aziendale, la scelta di Circle di abbandonare il supporto di USC su Tron arriva a seguito di un anno decisamente buio in termini di crescita della stablecoin sulla blockchain citata.

Al momento della stesura su Tron sono presenti circa 313,5 milioni di USDC, ovvero poco più dell1% della supply circolante della moneta.

Esattamente un anno fa invece, ovvero a febbraio 2023, sulla rete di Justin Sun potevamo contare ben 1,4 miliardi della stessa stable. In totale sono stati persi per strada circa 1,086 miliardi di dollari. per un calo complessivo del 77%

circle usdc blockchain tron

Analizzando lo spaccato della supply circolante di USDC notiamo come la sua casa principale si la blockchain di Ethereum, dove troviamo una componente del 83% rispetto al totale, con ben 24,38 miliardi di dollari.

Per il resto la stablecoin di Circle è presente in quantità minori su una vasta gamma di reti crittografiche come Solana, Polygon, BSC, Arbitrum, Avalanche, Base, Sui ed altre ancora.

Su Solana notiamo la presenza di ben 1,4 miliardi di USDC mentre nel resto dei network la sua presenza va dai 500 milioni  ai 200 milioni di token.

La connessione con più blockchain e l’interoperabilità di USDC rendono la stablecoin una risorsa efficiente nei mercati decentralizzati, in grado di essere ampiamente utilizzata per swaps, operazioni di lending, trading decentralizzato in leva e molto altro.

circle usdc blockchain tron

L’uscita dal regno di Tron può essere vista come una scelta poco sofferta da parte di Circle, visto e considerando il modo in cui è perfettamente integrata con altre infrastrutture.

Mentre per USDT uno scenario simile significherebbe lasciare sul piatto oltre 51.8 miliardi di dollari, perdendo il suo ruolo da leader del settore, per USDC si tratta di un perdita di poco conto da cui possono scaturire nuove soluzioni più efficienti.

A proposito di Tron ed USDT, ricordiamo che da tempo circolano voci (non confermate da fonti ufficiali) riguardo presunte manovre di riciclaggio che diversi criminali avrebbero attuato utilizzando le due risorse crittografiche.

La fuga di USDC da Tron potrebbe dunque essere esclusivamente legata dalla volontà dell’azienda di abbandonare la tanto discussa blockchain, evitando problemi con varie autorità di vigilanza dei mercati internazionali.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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