HomeCriptovaluteBitcoinVerdetto del Regno Unito: Craig Wright non è Satoshi Nakamoto

Verdetto del Regno Unito: Craig Wright non è Satoshi Nakamoto

Secondo quanto riportato da CoinDesk, un tribunale nel Regno Unito ha concluso che Craig Wright, il primo sviluppatore di Bitcoin, non è Satoshi Nakamoto. Il giudice ha descritto le prove come “schiaccianti”.

Vediamo di seguito tutti i dettagli. 

Craig Wright sconfessato come Satoshi Nakamoto

Come anticipato, un tribunale nel Regno Unito ha concluso, secondo quanto riportato da CoinDesk, che Craig Wright non è né Satoshi Nakamoto né l’autore del white paper di Bitcoin.

Il caso, portato avanti dalla Crypto Open Patent Alliance (COPA), ha raggiunto la fase conclusiva delle argomentazioni questa settimana, come indicato in un post dell’alleanza. 

L’obiettivo della COPA era dimostrare che Wright, uno dei primi sviluppatori di Bitcoin che rivendica di essere il creatore pseudonimo di Bitcoin, non è Satoshi Nakamoto.

Il giudice britannico James Mellor ha descritto le prove come “schiaccianti”, come riportato da CoinDesk.

Lo scorso mese, due figure chiave nella creazione di Bitcoin hanno preso posizione. Ovvero Adam Back, un pioniere del sistema di consenso proof-of-work di Bitcoin, e Martti Malmi, il primo contributore di Bitcoin. 

Entrambi hanno contestato le affermazioni di Wright, come riportato in precedenza, sostenendo che Wright non era Nakamoto.

La COPA ha avviato la causa per la prima volta nell’aprile 2021 con l’obiettivo di prevenire che Wright rivendicasse diritti d’autore sul whitepaper e sul database di Bitcoin.

COPA vs. Craig Wright: la battaglia per il futuro di Bitcoin

Come spiegato sopra, la Crypto Open Patent Alliance (COPA) si è schierata nel caso contro Craig Wright, uno dei primi sviluppatori di Bitcoin affermando di essere il creatore pseudonimo Satoshi Nakamoto.

Come accennato, Adam Back, pioniere del sistema di consenso proof-of-work di Bitcoin, e il primo collaboratore di Bitcoin Martti Malmi hanno contestato le affermazioni di Wright. 

In quanto testimoni del COPA, Back e Malmi hanno dimostrato alla corte che Wright non è Nakamoto, negando così la pretesa di Wright sui diritti di proprietà intellettuale di Bitcoin.

COPA, intenta a contrastare le affermazioni di Wright sin dall’aprile 2021, mira a impedire che Wright rivendichi diritti d’autore sul whitepaper e sul database di Bitcoin. 

In quanto teme che ciò possa influenzare l’accesso e l’utilizzo della criptovaluta principale per capitalizzazione di mercato.

In una testimonianza, Back ha fornito prove del 2009 riguardo a B-Money a Nakamoto, contraddicendo l’affermazione di Wright di esserne stato influenzato. Malmi ha dichiarato di aver comunicato con Satoshi, sostenendo che è una persona diversa da Wright. 

Le dichiarazioni di Malmi hanno anche messo in discussione la conoscenza di Wright sulla co-fondazione di Silk Road.

Il COPA ha delineato le potenziali implicazioni dell’affermazione di Wright di essere Satoshi Nakamoto, sottolineando che questa affermazione potrebbe ostacolare lo sviluppo di Bitcoin e minare lo spirito della comunità open source.

Gli ETF su Bitcoin si preparano a una svolta: previsioni di Eric Balchunas

Secondo recenti dichiarazioni di Eric Balchunas, analista senior di Bloomberg, gli ETF su Bitcoin stanno per affrontare due importanti fattori determinanti entro la fine dell’anno. Aprendo così le porte a una vasta gamma di investitori su diverse piattaforme.

Il primo fattore chiave, secondo l’analista, riguarda l’espansione della disponibilità degli ETF Bitcoin nel mondo della consulenza finanziaria. 

Attualmente, gli ETF su BTC non sono disponibili su alcune delle principali piattaforme di brokeraggio che gestiscono asset tra i 7 e i 10 trilioni di dollari. 

Balchunas prevede che questi ETF saranno presto disponibili su queste piattaforme nei prossimi mesi, aprendo così nuove opportunità di investimento.

Balchunas ha paragonato questa situazione a mettere un prodotto sugli scaffali dei supermercati, sottolineando l’importanza dell’esposizione e dell’accessibilità.

Il secondo fattore determinante sarà il lancio del trading di opzioni sugli ETF Bitcoin, previsto entro settembre. Questi due catalizzatori, secondo Balchunas, potrebbero portare a un aumento dei prezzi, insieme all’halving. 

Balchunas ha inoltre ipotizzato che le banche potrebbero creare prodotti strutturati attorno agli ETF Bitcoin, aprendo la strada a nuove opportunità di investimento nel settore crypto.

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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