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MicroStrategy ha acquistato altri 9.000 Bitcoin

Ieri, MicroStrategy ha annunciato di aver acquistato altri 9.245 Bitcoin.

Ora la società fondata e presieduta da Michael Saylor possiede in totale più di 214.000 BTC, ovvero più dell’1% di tutti i Bitcoin che esistono e che esisteranno al mondo. 

Il numero dei BTC in circolazione

Per conferire a Bitcoin natura deflattiva, Satoshi Nakamoto (l’inventore di Bitcoin) impostò nel protocollo stesso che vi fosse di fatto un limite ai BTC che potevano essere creati. 

In sintesi, impose che inizialmente ad ogni miner che fosse riuscito a convalidare un blocco venissero regalati 50 BTC creati dal nulla, e che ogni 210.000 blocchi minati questo premio venisse dimezzato. Dato che è scritto esplicitamente nel protocollo e nel codice dei nodi Bitcoin, questa regola praticamente non può essere modificata. 

E dato che 1 BTC è frazionabile solamente in cento milioni di parti, a forza di dimezzare il premio si arriverà, attorno al 2140, al suo annullamento quando in teoria dovrebbe scendere sotto il centomilionesimo di Bitcoin (chiamato in gergo Satoshi). 

Visto che tutti i BTC esistenti al mondo sono stati creati solamente in questo modo, ovvero come premio per i miner, facendo un rapido calcolo emerge che con questi criteri non potranno mai esistere più di 21 milioni di Bitcoin. 

Inoltre fino ad oggi ne sono già stati creati in questo modo più di 19,6 milioni, ovvero più del 93%, pertanto ne rimangono da minare solamente poco più di 1,5 milioni. 

Dei 19,6 milioni di BTC esistenti più dell’1% lo detiene MicroStrategy. 

Gli acquisti di MicroStrategy

La società americana fondata e presieduta da Michael Saylor ha iniziato ad acquistare BTC nel 2020, ovvero mesi prima dell’inizio dell’ultima grande bullrun. 

In totale per acquistare i suoi 214.246 BTC ha investito 7,53 miliardi di dollari, spendendo pertanto in media circa 35.160$ a Bitcoin. 

Il valore di mercato attuale di 1 BTC è superiore ai 60.000$, quindi l’investimento di MicroStrategy in Bitcoin attualmente è in profitto potenziale del 79%. 

Dato che ha iniziato poco meno di 4 anni fa, un +79% in quattro anni è un ritorno decisamente interessante, ben superiore a quello medio che si può ottenere ad esempio investendo a caso in borsa. 

Da notare però che la strategia della società non è quella di acquistare per vendere, speculando sui movimenti di prezzo. Loro non stanno facendo trading, ma stanno investendo per fare holding. 

Anzi, dato che Saylor ha dichiarato che non intendono vendere BTC, stanno facendo quello che in gergo è chiamato hodling, un termine coniato diversi anni fa a partire da un errore di battitura, e che nel corso del tempo è venuto a significare l’holding a tempo indeterminato, ovvero senza alcuna intenzione di vendere. 

Chi fa HODL infatti si limita ad accumulare BTC ed a tenerli in portafoglio, eventualmente per spenderli direttamente in caso di bisogno senza però venderli. 

Gli altri grossi detentori oltre a MicroStrategy

Attualmente MicroStrategy è l’ottavo maggior detentore di Bitcoin al mondo, ma presto potrebbe scalare almeno due posizioni. 

Al primo posto c’è ovviamente l’inarrivabile Satoshi Nakamoto, con i suoi 1,1 milioni di BTC circa. 

Va però ricordato che Nakamoto è scomparso nel 2011, e non ha mai utilizzato nessuno dei suoi Bitcoin. Si ipotizza che sia deceduto anni fa, e che non abbia lasciato i suoi wallet a nessuno, quindi quei BTC vanno considerati persi per sempre ed andrebbero tolti da questo conteggio. 

Non è nemmeno chiaro quanti siano veramente i BTC detenuti da Nakamoto, perchè sono conservati in una moltitudine di indirizzi differenti che non sono facilmente collegabili tra di loro ed al creatore di Bitcoin. 

Al secondo posto c’è il maggiore exchange crypto del mondo, Binance, con quasi 548.000 BTC.

Tuttavia Binance si limita a custodire i Bitcoin dei suoi clienti, quindi sarebbe scorretto affermare che possieda 548.000 BTC. Sicuramente ne possiede molti di meno. 

Al terzo posto c’è l’exchange crypto Bitfinex con quasi 380.000 BTC, ma vale lo stesso discorso appena fatto per Binance.

Al terzo posto c’è l’ETF di Grayscale (GBTC) con poco meno di 370.000 BTC. 

Occorre tuttavia specificare sia che sono in rapida discesa (poco più di due mesi fa erano 620.000), e che entro la fine dell’anno è presumibile che GBTC venga superato da MicroStrategy per numero di BTC detenuti.

Inoltre, i Bitcoin dell’ETF di Grayscale non appartengono a Grayscale, ma agli azionisti del fondo che sono numerosissimi, dato che le azioni degli ETF sono acquistabili da chiunque in borsa. 

Poco più sotto di GBTC c’è Coinbase, con circa 345.000 BTC, ma essendo un exchange non detiene Bitcoin propri. 

Anche l’ETF di BlackRock (IBIT) possiede più BTC di MicroStrategy, 237.000, ed oltretutto è destinato a crescere ancora da questo punto di vista. Tuttavia non sono BTC di proprietà di BlackRock ma degli azionisti dell’ETF, come nel caso di GBTC. 

Quindi escludendo Satoshi Nakamoto, i cui BTC probabilmente sono andati perduti per sempre, esiste solo un unico soggetto singolo che possiede più Bitcoin propri di MicroStrategy, ed è il governo degli USA. 

I Bitcoin degli USA

Il governo degli Stati Uniti d’America nel corso degli anni ha sequestrato molti BTC tramite il Dipartimento di Giustizia. 

Ad oggi risulterebbe detenerne ancora circa 215.000, ma presto potrebbe essere superato da MicroStrategy.

Infatti ad oggi l’unica fonte di afflussi di BTC per il governo USA sono i sequestri del dipartimento di giustizia, per ora, e nel caso in cui non dovessero sequestrarne altri, i Bitcoin detenuti dagli USA sono destinati a scendere, dato che ogni tanto li vendono. 

Se, come sembra probabile, i BTC degli USA non aumentassero, mentre quelli di MicroStrategy sì, presto la società potrebbe diventare il maggior singolo detentore al mondo di Bitcoin propri, dato che tutti i soggetti che ne deterranno di più o saranno detentori di BTC che appartengono in realtà ad altri, o sono scomparsi. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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