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Ethereum: secondo Standard Chartered ETH potrebbe raggiungere quota $14.000 se l’ETF spot verrà approvato dalla SEC

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Buone notizie per ETH: secondo Standard Chartered, Ethereum potrebbe infatti raggiungere i 14.000 dollari se l’ETF otterrà l’approvazione da parte della SEC, che ha finora rimandato la decisione in merito.

Secondo quindi una delle banche più importanti, ETH potrebbe raggiungere gli 8.000 dollari entro la fine di quest’anno e i 14.000 dollari entro il 2025. Ethereum si distingue per una rete preferita da molti sviluppatori di criptovalute, in quanto la sua blockchain è veloce e sicura.

Tra le migliori crypto emergenti su Ethereum spicca in questo momento Dogecoin20, un progetto di meme coin che usa il meccanismo di consenso PoS e che è in dirittura d’arrivo con la sua presale, avendo superato il traguardo di $10 milioni: il prossimo 20 aprile, giorno del Doge, verrà listato sui DEX.

Standard Chartered: Ethereum raggiungerà $14.000 entro il 2025 se verranno approvati gli ETF spot su ETH

In una nota di ricerca, gli analisti della banca Standard Chartered, una delle più importanti al mondo, ritengono che l’approvazione degli Exchange Traded Funds (ETF) spot di Ethereum sarà un importante catalizzatore per il prezzo della criptovaluta.

ETH oggi è in salita del 10,46% nell’ultima settimana, scambiato a $3.582,09. “Ethereum si trova attualmente tra due eventi importanti che vediamo spingere i prezzi al rialzo”, sostiene  Geoffrey Kendrick, responsabile della ricerca sul forex e sulle criptovalute presso Standard Chartered. 

Kendrick continua: “Ha appena ricevuto un aggiornamento strutturalmente significativo e l’approvazione normativa statunitense degli ETF spot su ETH è prevista per maggio.” Kendrick ha anche osservato che il recente aggiornamento Dencun della rete potrebbe essere un altro fattore in grado di far salire il prezzo di Ethereum. 

Si prevede, infatti, che l’aggiornamento renderà le commissioni di transazione sulla blockchain molto più economiche. 

Ci sono anche altre previsioni rialziste per Ethereum

La previsione di Standard Chartered è in linea con altre previsioni rialziste per Ethereum: a gennaio, JPMorgan aveva infatti sostenuto che ETH avrebbe potuto raggiungere i 5.000 dollari entro la fine dell’anno.

Diversi gestori di fondi di alto profilo, tra cui BlackRock e Fidelity, hanno presentato istanza alla Securities and Exchange Commission (SEC) per lanciare ETF su Ethereum. Standard Chartered, inoltre, prevede che la SEC approvi gli ETF entro l’estate.

Secondo la banca, ETH potrebbe raggiungere gli 8.000 dollari entro la fine di quest’anno e i 14.000 dollari entro il 2025, proprio grazie agli ETF, prendendo spunto da quelli su BTC. Ethereum ha dalla sua la forza di una blockchain basata sul meccanismo di consenso Proof-of-Stake, che viene preferita da molti sviluppatori di criptovalute.

Tra le migliori emergenti, costruite su Ethereum, c’è Dogecoin20, un progetto che ha vissuto una presale lampo di successo, che ha raggiunto il suo hard cap di $10 milioni in un lampo: è l’ultima occasione per partecipare alla prevendita, prima del listing il prossimo 20 aprile, giorno del Doge.

Dogecoin20 raggiunge $10 milioni in presale 

Tra i progetti costruiti su Ethereum di maggiore spicco al momento, c’è Dogecoin20, una meme coin a tema cane, che unisce i meme con lo staking on-chain, un’occasione per i suoi investitori di ottenere un reddito passivo. 

Dogecoin20 ha vissuto una prevendita lampo, che ha raggiunto l’hard cap di $10 milioni, con un DOGE20 a $0,00022: durante la presale verranno venduti complessivamente 53 miliardi di token, che corrisponde all 38% dell’offerta totale di 140 miliardi. 

Come si può ben capire dal nome, Dogecoin20 si ispira a Dogecoin ma si eleva dal semplice status di meme coin tramite lo staking on-chain, che in questo momento offre un APY del 98%.

Inoltre Dogecoin20 ha un’offerta limitata di token, che porterà, si pensa, a un aumento della domanda, mentre Dogecoin ha un’offerta illimitata. Inoltre, in quanto token ERC-20 costruito su Ethereum, usa il meccanismo di consenso PoS, che riduce il dispendio di energia, al posto del classico PoW.

Le ricompense per lo staking, alle quali è destinato il 15% della fornitura totale di token $DOGE20, verranno inoltre distribuite in questo modo: il 12,5% nel primo anno e il 2,5% nel secondo anno. 

Stando alla roadmap del progetto, inoltre, il 10% della fornitura totale è destinato alla liquidità e il 37% al marketing, allo scopo di rendere virale il progetto il più possibile, stimolandone l’adozione.

DOGE20 sta per terminare la sua prevendita: il prossimo 20 aprile, il Doge Day, è infatti previsto il lancio sui DEX. Questa è quindi l’ultima possibilità per acquistare i token: chi è interessato a una meme coin che potrebbe fare 10x, può collegare il suo crypto wallet alla pagina ufficiale scambiare token ETH e USDT con DOGE20 oppure usare la BNB chain o ancora una carta bancaria.

*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.

Massimo De Vincenti
Massimo De Vincenti
Laureato in Economics and Business presso l’Università Luiss di Roma, Massimo ha conseguito anche un Master in Amministrazione, Finanza e Controllo. Trader e analista esperto nel campo delle criptovalute e della finanza decentralizzata, è consulente tecnologico appassionato di innovazione ed evoluzione digitale, relatore anche per seminari o approfondimenti tematici nell'ambito fintech e crypto.
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