Logan Paul del progetto NFT CryptoZoo, accusato di aver truffato il suo pubblico, è tornato ad affermare la sua versione in un nuovo documentario.
Summary
Logan Paul e il nuovo documentario: la sua versione sul suo progetto NFT CryptoZoo
Logan Paul, celebre YouTuber e combattente della WWE, è tornato a far parlare di sé e del suo progetto NFT CryptoZoo che, in passato, ha fatto perdere soldi agli investitori. Nello specifico, Paul sostiene nuovamente che CryptoZoo non è una truffa.
In un nuovo documentario “5 Months with Logan Paul”, il giornalista Graham Bensinger ha incontrato Paul e, a proposito di CryptoZoo, ha affermato che l’esposizione di Paul “ha portato le persone a perdere denaro”.
A tal proposito, ecco come ha risposto Paul:
“Tutto ciò che hai appena detto ha un elemento di verità. Il problema è questo. Quello che hai appena descritto non è una truffa. Ho accettato un progetto che non ero semplicemente in grado di gestire in quel momento. [..] Non ho fatto soldi, fratello. Ho perso mezzo milione di dollari con questo progetto. Dov’è la truffa?”.
CryptoZoo è stato annunciato 3 anni fa, col lancio previsto per settembre 2021, ma ancora oggi il progetto NFT di Paul non esiste. In pratica, Paul e il suo team hanno venduto NFT e rilasciato un token ZOO, ma il gioco non si è mai concretizzato.
Con questo documentario, Paul vorrebbe confermare la sua versione per cui il suo progetto NFT era difficile da gestire per lui, ma che non si è trattato di una truffa agli investitori.
Logan Paul e il nuovo documentario sul suo progetto NFT CryptoZoo
Continuando col documentario, Paul ha anche affermato di aver avuto pensieri suicidi a causa del suo progetto CryptoZoo. Si sentiva come se stesse entrando nel tunnel, da cui però è riuscito ad uscire.
Un’altra cosa che fa Paul nel documentario a lui dedicato è quello di promettere che si “prenderà cura” coloro che hanno tramato per far passare l’idea che lui abbia messo su la sua truffa.
A tal proposito, Logan Paul aveva ricevuto una class action, o azione legale collettiva, nel febbraio 2023, proprio per il lancio mai avvenuto di CryptoZoo.
Non solo, tale azione legale è di tipo “rug pull” cioè accusa Paul e il suo team di aver raccolto fondi per un nuovo token o collezione NFT, senza mantenere le promesse fatte sui benefici e vantaggi ma abbandonando il progetto e trattenendosi i fondi degli acquirenti.
E infatti, le accuse rivolte agli imputati parlano di commercio di NFT agli acquirenti, sostenendo che avrebbero ricevuto vantaggi, premi e accesso esclusivo ad altre risorse crypto in un secondo momento, nonché il supporto di un ecosistema online per utilizzare e tradare NFT.
Il rimborso agli investitori truffati
Dopo sei mesi dal suo video in cui illustrava il suo piano per sistemare le cose, e cioè a luglio 2023, Paul non aveva ancora rimborsato nessuno dei suoi investitori truffati.
Ancora una volta, un’altra promessa non mantenuta per lo YouTuber, che aveva annunciato il suo piano a tre fasi per sistemare le cose, e cioè cominciare a rimborsare.
L’ultima news su questo argomento, poi, è arrivata a inizio gennaio 2024, quando Paul ha affermato che “riacquisterà” gli NFT di CryptoZoo, ma anche qui ci sarebbe una “fregatura”.
In pratica, il programma prevede che i titolari di NFT ricevano 0,1 ETH per ogni NFT idoneo, ma devono anche rinunciare a qualsiasi rivendicazione attuale o futura nei confronti di Paul.
