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Coinbase vince la causa: la vendita di token non viola la legge sulle security

Coinbase ha ottenuto una vittoria significativa su una causa in corso, che la vedeva colpevole di aver venduto token come security non registrate. 

Il crypto-exchange, quindi, non dovrà risarcire alcun querelante. 

Coinbase e la sua vittoria: la vendita di token e crypto non viola il Security Exchange Act

Coinbase ha ottenuto una grande vittoria sulla causa in corso che lo vedeva colpevole di aver venduto token e crypto come security non registrate. 

E infatti, la Corte d’Appello degli Stati Uniti per il Secondo Circuito ha dato ragione a Coinbase, confermando che le vendite secondarie di criptovalute sulla sua piattaforma non violano il Securities Exchange Act.

In pratica, i querelanti sarebbero un gruppo nazionale di persone che hanno scambiato token su Coinbase dall’8 ottobre 2019 all’11 marzo 2022. Queste persone avrebbero accusato Coinbase di aver venduto crypto come security non registrate, violando le leggi sui titoli. 

Non solo, tali querelanti avrebbero anche presentato richieste di risarcimento di diritto statale relative alla legislazione sui titoli in California, Florida e New Jersey. 

D’altro canto, Coinbase avrebbe sempre sostenuto che le vendite secondarie di criptovalute non soddisfano i criteri delle transazioni in titoli, contestando la rilevanza delle norme sui titoli.

Alla fine, è arrivata la sentenza che dà ragione a Coinbase scagionandolo da tutte le accuse e segnando la sua vittoria in ambito crypto. 

Coinbase vince la causa ma c’è bisogno di fare chiarezza sulla regolamentazione dei security token

In realtà, è importante notare, che il tribunale ha stabilito che c’è una potenziale responsabilità di Coinbase per aver venduto security non registrati. Tuttavia, lo stesso ha respinto le accuse e la richiesta di risarcimento, per mancanza di prova dei contratti specifici della transazioni di criptovalute. 

A tal proposito, il responsabile legale di Coinbase, Paul Grewal, ha scritto:

“Apprezziamo che il Secondo Circuito abbia confermato oggi ciò che è chiaro ai sensi della legge federale sui titoli: non c’è responsabilità privata per la negoziazione secondaria di asset digitali su exchange come Coinbase. Perché? Perché i contratti contano.”

In pratica, Coinbase ha vinto in primis perché non c’è chiarezza normativa sulla regolamentazione riguardante i security token e poi perché il gruppo querelante si è evoluto nel tempo, portando complicanze nel rielaborare le loro varie versioni. 

La registrazione ufficiale come restricted dealer in Canada

Mentre negli USA, sua “Terra madre”, Coinbase è in continua lotta per la sua sopravvivenza, in Canada, il crypto-exchange ha ottenuto la registrazione ufficiale come Restricted Dealer

In pratica, le autorità del Canada hanno rilasciato a Coinbase la possibilità di operare nel Paese, confermando così Coinbase come il più grande exchange di criptovalute registrato nella giurisdizione canadese. 

Non solo, Coinbase sta negoziando con i principali istituti bancari canadesi, cercando di ottenere il loro sostegno per lo sviluppo dell’ecosistema crypto in Canada

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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