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Ci sono vari fattori a influenzare il mercato delle criptovalute: non solo l’imminente halving di Bitcoin, previsto per il 19 aprile, ma anche i fattori geopolitici, che determinano l’andamento dei vari asset.
A causa, infatti, dell’attacco da parte dell’Iran nei confronti di Israele, c’è stato un crollo del mercato crypto nel weekend, che ha visto gran parte degli asset diminuire di valore, con Bitcoin che è nuovamente poco sopra i $66.000 ed Ethereum che è sceso a $2.800, anche se ha poi recuperato (oggi è sopra i $3.200).
Il momento no non va a coinvolgere però prevendite di successo come quella di Dogeverse, il progetto di meme coin multichain che ha superato $4,5 milioni nella sua presale.
Summary
La tensione geopolitica porta il mercato delle criptovalute a crollare
L’Iran ha attaccato Israele, portando a conseguenze non solo politiche ma anche economiche e coinvolgendo anche il settore delle criptovalute, che ha infatti subito un crollo notevole nel weekend per gran parte degli asset.
A pochi minuti dall’attacco, Bitcoin è sceso a $60.800, rimbalzando poi a $64.400 e recuperando oggi a $66.500. Stessa cosa per Ethereum, che è sceso prima a $2.800, poi è risalito a $3.000 e oggi è sopra i $3.200.
Anche altri asset, come Solana o BNB, hanno sperimentato prima un calo tra il 5 e il 10% ma oggi sono in netto recupero. Naturalmente un crollo simile ha comportato molte perdite per gli investitori, come testimoniano i dati di Coinglass, che riportano un crollo per $962,4 milioni in totale.
I trader con posizioni long, in particolare, hanno registrato perdite per oltre $771 milioni, mentre i trader short hanno subito perdite per oltre $199 milioni.
Liquidation Heatmap. Fonte: Coinglass
Anche il settore DeFi ha subito delle perdite, con liquidazioni per oltre $120 milioni: secondo QCP Capital questo è dovuto a Bitcoin come copertura macro proxy del weekend e afferma anche che tale situazione permette ai trader di acquistare al ribasso.
Anche Julio Moreno, che è responsabile delle ricerca per CryptoQuant, sostiene che l’azione della svendita è andata ad azzerare i profitti non realizzati degli investitori: “Dopo lo svendere di oggi, i profitti non realizzati dei trader (area viola) sono al minimo dall’inizio di febbraio (10%). Inoltre, i prezzi sono più vicini a quello di realizzo dei trader, pari a 58.000 dollari”, ha sostenuto.
Prezzo di realizzo di Bitcoin. Fonte: Julio Moreno/CryptoQuant
Cosa accadrà al mercato crypto?
Nonostante la ripresa di oggi, le tensioni nel Medio Oriente restano molto elevate: l’Iran ha infatti reso noto che, se Israele risponderà all’attacco, la situazione precipiterà. Nonostante, infatti, il paese consideri questa “vendetta” come risolutiva, non si tirerà indietro se Israele lo porterà nuovamente ad agire.
Secondo quanto affermato dalla Missione permanente della Repubblica Islamica dell’Iran: “L’azione militare dell’Iran è stata una risposta all’aggressione del regime sionista contro la nostra sede diplomatica a Damasco. La questione può considerarsi conclusa. Tuttavia, se il regime israeliano dovesse commettere un altro errore, la risposta dell’Iran sarà molto più severa. Si tratta di un conflitto tra l’Iran e il regime canaglia israeliano, dal quale gli Stati Uniti devono stare alla larga”.
La tensione è quindi molto alta e ulteriori attacchi potrebbero influire sul settore crypto, per cui eventi come il Doge Day del prossimo 20 aprile o l’halving di BTC del 19 aprile potrebbero essere influenzati da questi fattori.
Intanto però la prevendita di Dogeverse, una nuova meme coin multichain, non conosce freni e raggiunge $4,5 milioni in breve tempo.
Prosegue bene la prevendita di Dogeverse, la nuova meme coin multichain che raggiunge $4,5 milioni
Dogeverse è una nuova meme coin basata su Doge, che ha raggiunto $4,5 milioni in prevendita, con un DOGEVERSE al momento a $0,000295. Il successo del progetto viene identificato grazie alla mascotte Cosmo, un doge che ha scoperto di essere in grado di saltare da una blockchain all’altra, caratteristica di Dogeverse.
Il token $DOGEVERSE si presenta infatti come multichain: lanciato prima su Ethereum, attraverso il bridging di Wormhole, ha poi raggiunto anche Polygon e la BNB Chain e ha in programma di arrivare su Avalanche, Base e Solana.
Punti di forza del progetto sono elementi come l’Interoperabilità che, grazie a Wormhole e Portal Bridge, vuole garantire a tutti gli utenti un’esperienza fluida nel settore; l’ottimizzazione dei costi e della velocità, infatti gli utenti possono scegliere la blockchain con le tariffe più basse e la maggiore velocità di transazione, quindi la più vantaggiosa.
Altri elementi importanti sono la flessibilità e l’inclusività, in quanto il progetto, essendo multichain, sarà accessibile a un pubblico più vasto e permetterà di usare il token DOGEVERSE, che garantisce appunto grande flessibilità.
La tokenomica del progetto prevede una fornitura totale di 200 miliardi di token, dei quali il 15% è destinato alla presale, il 10% alle ricompense per lo staking, il 25% alle manovre di marketing, il 25% ai fondi per il progetto, il 10% alla liquidità e il 5% restante per i listing sugli exchange.
La roadmap è invece divisa in cinque fasi, che prevedono, tra le altre cose, il lancio del sito web e dei canali social, l’audit degli smart contract, la partenza della prevendita, la creazione della community attraverso le manovre di marketing, le richieste per CoinMarketCap e CoinGecko, e infine i listing sui DEX e quelli sui CEX.
Inoltre il progetto include anche lo staking, la distribuzione delle ricompense per il quale avverrà al ritmo di 6088 DOGEVERSE per blocco Ethereum, nell’arco di due anni. In questo momento l’APY previsto è del 220%.
Chi è interessato e vuole partecipare alla prevendita, può comprare il token DOGEVERSE usando ETH, USDT, BNB, MATIC, AVAX o una carta bancaria, e collegando il proprio wallet al sito ufficiale del progetto. Le prospettive future per il token appaiono buone, quindi vale la pena considerare questo tipo di investimento.
*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.