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Crypto talks: l’intervista a Pavel Durov e il nuovo canale Telegram 

Crypto news: nel mese di febbraio, Pavel Durov è stato oggetto di un’intervista condotta da Tucker Carlson, dopo la quale quest’ultimo ha subito inaugurato un canale Telegram ispirato dalle idee di Durov. 

Sottolineiamo che solo una frazione dell’intervista originale di tre ore è stata inclusa nella versione finale. Vediamo di seguito tutti i dettagli. 

L’intervista a Pavel Durov con Tucker Carlson: il canale Telegram e altre crypto news 

Come anticipato, Pavel Durov, creatore di Telegram, ha recentemente concesso un’intervista estesa al giornalista americano Tucker Carlson. Sebbene l’incontro sia durato fino a tre ore, solo una breve porzione è stata inclusa nella versione finale.

Durov ha da sempre condiviso la sua motivazione di parlare con giornalisti che rappresentano un’ampia varietà di opinioni politiche, mantenendo così una posizione neutrale. 

Tuttavia, nel mese di febbraio, ha sostenuto un’intervista di tre ore con un giornalista di idee liberali e lo stesso giorno ha dialogato con Tucker Carlson, notoriamente conservatore. 

Ciò si presuppone allo scopo di mantenere un equilibrio nel coinvolgimento del pubblico e nel racconto della storia di Telegram.

Durov aveva poi annunciato che l’intervista con Carlson sarebbe stata presto pubblicata in formato video, una rarità per lui, e ha invitato il pubblico a non perderla.

Dopo solo sette ore dalla sua pubblicazione, l’intervista ha già attratto l’attenzione di oltre 430.000 spettatori.

Durante l’intervista, Durov ha previsto che il numero di utenti di Telegram potrebbe raggiungere il miliardo entro un anno. 

Ha anche espresso dubbi sulla sicurezza delle piattaforme sviluppate negli Stati Uniti, evidenziando l’attenzione eccessiva dell’FBI nei suoi confronti e i tentativi delle agenzie di intelligence americane di reclutare i suoi dipendenti tecnici.

Inoltre, ha condiviso esperienze personali, tra cui un’aggressione subita per strada negli Stati Uniti e l’imitazione delle sue idee da parte del CEO di Meta, Mark Zuckerberg, mentre entrambi si accusavano reciprocamente di aver mentito riguardo ai loro piani.

Ulteriori dettagli sull’intervista a Durov 

Come sappiamo, Tucker Carlson è noto come un propagandista filo-russo. Non a caso, ha recentemente intervistato Putin per l’account Twitter di Elon Musk

Precedentemente, Carlson, espulso da Fox News, ha sostenuto ripetutamente che il genocidio di Bucha è stato un attacco orchestrato, incolpando l’Ucraina per l’esplosione della centrale idroelettrica di Kakhovka.

Inoltre, dopo l’intervista, Durov ha pubblicizzato il canale Telegram ufficiale di Tucker Carlson, dove l’intervista è stata annunciata. Il canale è stato creato il 7 marzo e ha già raggiunto 25.000 iscritti, sia utenti che bot.

Come già accennato, Pavel Durov, noto anche come Daddy Durov, tende a evitare i riflettori, preferendo mantenere un profilo basso. 

Le sue rare apparizioni in conferenze e interviste, tuttavia, sono estremamente preziose, offrendo una ricca fonte di informazioni e risultando molto interessanti da ascoltare.

Così come in quest’ultima intervista, nella quale Pavel condivide frammenti della sua carriera nel campo dell’informatica, inclusa la sua esperienza con VK, che definisce il “Facebook della Russia” anche se non ama particolarmente questa definizione. 

Inoltre, racconta episodi significativi della sua vita, tra cui il suo incontro con l’FBI e il loro interesse per Telegram, offrendo così uno sguardo più approfondito sulle sue esperienze e pensieri.

Il futuro della privacy: Pavel Durov e la visione di un mondo sicuro

In un’epoca di crescente diffidenza verso la sorveglianza governativa, Pavel Durov, il creatore di Telegram, sta delineando la frontiera della privacy attraverso lo sviluppo di hardware ispirato alla crittografia, mirato a garantire comunicazioni sicure.

Durov ha concepito questa visione in risposta agli inquietanti incontri con il governo degli Stati Uniti, che hanno messo in luce le vulnerabilità della privacy nell’era digitale.

Partito dalla Russia nel 2014 a causa di interferenze governative, Durov ha vissuto esperienze snervanti negli Stati Uniti, dove è stato oggetto di ripetuti approcci da parte dell’FBI.

Le sue preoccupazioni si sono amplificate quando è stato tentato di costringere un ingegnere di Telegram a inserire backdoor nell’app, permettendo a entità non identificate di monitorare le comunicazioni degli utenti.

Nonostante le minacce, Durov rimane ottimista riguardo al potenziale delle soluzioni tecnologiche per la protezione della privacy, immaginando dispositivi sicuri per le comunicazioni, che permetterebbero agli utenti di comunicare senza timore di intercettazioni.

Questa iniziativa si allinea con i recenti progressi di Telegram nell’integrazione delle criptovalute nella sua piattaforma, come evidenziato dall’introduzione della funzionalità di pagamento utilizzando la blockchain The Open Network, la cui crypto nativa è Toncoin (TON).

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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