I validatori della rete crypto Solana posso festeggiare dopo che lunedì è stato approvato il “Solana Improvement Proposal for Developers-0096” (SIMD) che sancisce l’accorpamento del 100% delle priority fee degli utenti proprio ai soggetti che contribuiscono a validare le transazioni del network nella mainnet-beta.
Attualmente è ancora in vigore il sistema secondo cui metà delle commissioni vanno ai validatori e metà viene bruciata per aiutare a ridurre l’impatto dell’inflazione sul token SOL.
Questo aggiornamento migliora la sicurezza della rete e crea un incentivo per gli addetti ai lavori di Solana, pur peggiorando la tokenomics della risorsa principale dell’ecosistema.
Vediamo tutto nei dettagli di seguito.
Summary
SIMD-0096: approvata la proposta per destinare il 100% delle priority fee ai validatori crypto della rete Solana
Ieri si è concluso il voto della community di Solana per il SIMD-0096 incentrato sulla questione dell’assegnazione delle fee prioritarie, ovvero quelle commissioni aggiuntive pagate dagli utenti per avanzare una transazione sul network e far sì che venga selezionata ed elaborata più rapidamente delle altre.
Al momento vige il sistema precedente, che stabilisce il pagamento del 50% di questo premio ai validatori mentre il restante 50% viene bruciato per sostenere la price action di SOL.
Dopo l’ultima approvazione della proposta di governance presentata da “tao-stones”, con il 77% dei partecipanti favorevoli, si è deciso di passare ad un nuovo modello secondo cui il 100% delle priority fee verrà data in mano ai validatori, mettendo in atto con una funzione chiamata “Reward full priority fee to validators #34731”.
Ad ogni modo questo passaggio non sarà effettivo sin da subito, non essendo stato supportato nell’attuale beta mainnet e nel prossimo software beta mainnet, ma verrà incluso nell’aggiornamento seguente.
Ricordiamo che i validatori sono attori fondamentali all’interno dell’ecosistema Solana, essendo responsabili dell’esecuzione del software e della conferma delle transazioni della rete, capaci dunque di mantenere intatta la sicurezza.
La scelta di passare ad un nuovo modello di assegnazione delle priority fee è dovuta al fatto che il vecchio sistema poteva creare potenzialmente squilibri tra incentivi per i validatori e sicurezza della rete.
A tal proposito Tao-stones suggerisce che dare tutte le commissioni prioritarie ai validatori garantirebbe più sicurezza interna ed un funzionamento più regolare della chain, visto e considerando che fino ad oggi diversi soggetti hanno stretto accordi collaterali con i produttori di blocchi affinché le loro transazioni fossero elaborate prima.
Mentre la nuova proposta dissuade da questi comportamenti e apporta vantaggi in termini di sicurezza, ci sono alcuni membri della community di Solana che si sono posti contrari all’assegnazione totale delle fee ai validatori.
Infatti tutto ciò finirebbe per rimuovere il meccanismo di burn della supply di SOL, contribuendo in modo negativo alla tokenomics dell’asset: si stima un aumento del 4,6% dell’emissione di SOL, che era sostanzialmente la stessa di prima dell’introduzione delle commissioni prioritarie un anno fa.
Hanko Baggins del validatore Solana Bandito Stake ha affermato quanto segue su X per commentare la novità:
“Mentre i nostri bagagli trarrebbero notevoli benefici dall’aumento delle tasse, non mi sento a mio agio con la rimozione del meccanismo di combustione”
Ad ogni modo Anatoly Yakovenko, cofondatore di Solana Labs ha indirizzato alcune preoccupazioni su X nell’ambito sistema attuale, in cui gli utenti finiscono per pagare il doppio della tariffa prioritaria al fine di superare i suggerimenti che vanno ai validatori.
Tra chi ha votato (solo i validatori sono stati chiamati alle urne) a favore della proposta troviamo Everstake, Bonk e Solend mentre tra i contrari ci sono soggetti come Step Finance, Solana Compass e Triton.
Al momento Solana vanta la presenza di 1.650 validatori con un “nominal stake APY” del 7,35%: i soggetti con più SOL a carico sono Coinbase 02, Galaxy, Ledger by Figment, Figment, P2P.org ed Everstake.
Analisi dei prezzi della crypto SOL: l’aggiornamento potrebbe inflazionare l’offerta di token
Come accennato questo nuovo aggiornamento del sistema di assegnazione delle priority fee potrebbe danneggiare la tokenomics del token Solana, aggiungendo componenti inflattive con conseguente pressione sul lato dell’offerta crittografica.
Ad ogni modo non è di certo la fine del mondo per SOL, che negli ultimi 8 mesi ha dimostrato performance grafiche che vanno ben al di sopra della soglia del 4,6%, la quale identifica la futura emissione annua di nuovi token nel network.
Da ottobre fino ad oggi infatti la crypto è aumentata del 600% circa, passando da 24 dollari fino agli attuali 167 dollari, vedendo un aumento di 70 miliardi di dollari nella capitalizzazione di mercato.
SOL dista ancora un 54% dal raggiungimento dei massimi storici a 260 dollari, ma potrebbe presto raggiungerli qualora dovesse tornare sulle borse crittografiche lo stesso entusiasmo che ha caratterizzato il primo trimestre dell’anno.
Al momento l’ostacolo più grande sarà quello di tornare nel breve sopra i 200 dollari, identificando in maniera definitiva la recente discesa dei prezzi come un dip momentaneo contenuto in un movimento rialzista più grande.
Una volta superati i 200 dollari molto probabilmente la rottura dell’ATH sarà scontata, con il suo timing che dipenderà principalmente dalle condizioni generali di Bitcoin e dell’intero mercato crittografico.
Pur rimanendo ottimisti e bullish sulla price action di SOL, anche considerando l’emissione futura di nuove monete, ricordiamo di essere cauti su token che hanno registrato crescite significative come questo.
I prezzi si trovano distanti dall’EMA 50 weekly ed in caso di flessione violenta del mercato potremmo assistere ad un tonfo in prossimità di circa quel livello.