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Motori e Tech: Toyota pensa di integrare la blockchain di Ethereum nei propri veicoli

Toyota, la più grande casa automobilistica al mondo, prevede di integrare in futuro la della blockchain di Ethereum nello sviluppo tech dei propri veicoli.

L’obiettivo della multinazionale giapponese è quello di fornire un account blockchain ad ogni auto da lei prodotta, in linea con il concetto di mobilità 3.0.

Se davvero questa collaborazione dovesse andare a buon fine, Ethereum potrebbe alimentare una rete di milioni di veicoli con servizi agganciati alla propria blockchain.

Si tratta di un’occasione incredibile per l’adozione istituzionale mondiale di questa tecnologia.

Vediamo tutti i dettagli di seguito.

Toyota valuta la possibilità di sfruttare la blockchain di Ethereum nella progettazione tech MOA

Il gigante giapponese Toyota sta pensando di integrare la blockchain di Ethereum come layer principale dei propri veicoli.

Sotto l’ambizione di poter arrivare un giorno ad offrire sistemi di guida completamente automatizzati, la casa automobilistica vuole fare un passo in avanti nella progettazione di account orientati alla mobilità (MOA).

In linea con il concetto di “mobilità 3.0” presentato ad aprile 2023, Toyota mira ad integrare la mobilità con i sistemi sociali, facilitando l’interazione con altri veicoli e fattori esterni.

La società ritiene che la blockchain di Ethereum sia il fornitore perfetto per testare un account di guida intelligente capace di rappresentare la mobilità in modo digitale.

Nello specifico questo tipo di approccio che unisce la tech blockchain con i bisogni della mobilità nel settore automotive, crea molti vantaggi.

L’integrazione della tecnologia blockchain di Ethereum promette, infatti di migliorare vari aspetti della produzione, manutenzione e gestione dei dati.

In primis si potrebbe migliorare notevolmente la programmabilità delle auto, collegando un’interfaccia standard ad una miriade di servizi decentralizzati.

Inoltre Ethereum potrebbe fare da issuer per la distribuzione di diritti tokenizzati collegabili ai veicoli Toyota. La mobilità autonoma, che non richiede più il funzionamento umano, può funzionare come un’entità di servizio completamente indipendente, con tutti i diritti gestiti nel mondo della catena. Come descritto del blog post di Toyota in cui spiega la propria visione per il futuro dell’automotive: 

“Lo scenario più estremo suggerito da queste caratteristiche è la guida completamente autonoma in futuro”.

Questo tipo di approccio da parte di Toyota sottolinea l’impegno e la dedizione del colosso giapponese nello sviluppo delle migliori applicazioni tech per il proprio business.

Vedremo se anche altre case automobilistiche seguiranno le orme di Toyota ed inizieranno a sperimentare nuove soluzioni nel campo blockchain.

Il futuro dell’automotive unito alle potenzialità tech del web3

Da un punto di vista più tecnico, Toyota sta esplorando la tech di Ethereum e della sua blockchain come progettatore MOA, in base allo standard ERC-4337 di Account Abstraction.

Quest’ultima funzione permette di ipotizzare un futuro in cui l’account crittografico rappresentativo del veicolo, possa funzionare anche senza l’auto custodia delle chiavi private. Questo tipo di approccio risulta molto più flessibile e scalabile rispetto al modo in cui approcciamo alla gestione dei wallet non custodiali.

Come infatti indicato da toyota nel suo ultimo blog post:

“L’astrazione dell’account separa il processo di autenticazione dalla gestione delle chiavi, garantendo che l’account stesso venga mantenuto anche se la chiave privata viene persa”

Inoltre, grazie alla tecnologia di Ethereum l’auto del futuro potrà gestire varie informazioni  come la cronologia di utilizzo, sviluppando nuove feature.

Ad esempio in questo modo si potrebbe colmare i sistemi di identificazione dei veicoli con gli indirizzi della blockchain, in un’economia dei dati aperta a tutti

Toyota ha anche proposto il concetto di token chiave, conforme NFT standard e detiene le informazioni sul proprietario dell’auto e “diritti d’uso.”

Come esplicitato dalla compagnia giapponese.

“Esprimendo l’accesso alle auto come NFT legate al MOA, le autorizzazioni possono essere controllate semplicemente trasferendo NFT. Ciò consente di gestire  diritti di utilizzo  in modo digitale senza essere consapevoli dell’hardware, rendendo più semplice per gli sviluppatori la realizzazione di servizi come il car sharing.”

Immagina un mondo in cui un’auto è quasi equivalente a un account. Ogni auto, inclusa quella che corre davanti a te, ha il suo account che si collega con il mondo esterno. Questo stato digitale rispecchia il modo in cui interagiamo con le auto nel mondo reale.

Fonte: https://www.toyota-blockchain-lab.org/library/how-to-introduce-mobility-into-the-public-blockchain

Il lancio degli ETF ETH e l’istituzionalizzazione del brand Ethereum

L’apertura di Toyota verso la tech blockchain riflette il crescente apprezzamento del brand Ethereum tra le più grandi società di tutto il mondo.

Negli anni l’ecosistema Ethereum ha fatto passi da gigante diventando leader nello sviluppo di contratti intelligenti, servendo migliaia di applicazioni decentralizzate.

Adesso però, con il lancio degli ETF spot negli Stati Uniti, può fare il grande passo e diventare a tutti gli effetti un’entità istituzionalizzata e regolamentata.

L’ingresso nel mercato dei fondi quotati in borsa garantisce infatti sia ad ether che alla Foundation un connotato di prestigiosità. Di fatto ad oggi rappresenta  l’unica blockchain capace di alimentare servizi web3, pubblicamente riconosciuta a livello formale.

Questa condizione potrebbe sfociare in ulteriori collaborazioni e partnership tra Ethereum e varie società che operano nel mondo reale.

Così facendo la tech Ethereum sperimenterebbe nuovi casi d’uso e nuovi modi per produrre valore online ed offline, al di fuori dei semplici servizi finanziari su blockchain.

Possiamo leggere l’arrivo degli ETF ETH come un acceleratore della piattaforma, che può indirettamente portare nuove ondate di interesse e sostenere l’adozione mainstream.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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