Secondo quanto riportato dal fondatore del protocollo Zcash in un recente blog post, la blockchain PoW potrebbe a breve effettuare un aggiornamento alla Proof of Stake.
La storica rete crittografica, da sempre orientata alla privacy utente, trarrebbe molti benefici da questo passaggio, come riflette il visionario Zooko Wilcox.
Nel frattempo si discute di come tutto ciò si riverserebbe positivamente sulla price action della crypto ZEC, attualmente indebolita dalla forte pressione di vendita.
Tutti i dettagli di seguito.
Summary
Il fondatore di Zcash Zooko Wilcox riflette sui vantaggi di un passaggio alla Proof of Stake
Pochi giorni fa Zooko Wilcox, fondatore del celebre privacy-protocol Zcash, ha pubblicato un blog post in cui riflette i potenziali vantaggi di un passaggio della chain alla Proof of Stake.
Dopo 8 anni dal lancio della catena sotto il meccanismo di consenso PoW, sembra essere arrivato il momento di un aggiornamento ad un sistema ibrido.
Lo staking assumerà un ruolo cruciale nella sua visione dell’infrastruttura crittografica di Zcash.
In particolare, la Proof of Stake permetterà l’implementazione di due specifiche migliorie tecniche. Da un lato la creazione del “Fondo di sostenibilità Zcash” che garantisce la sostenibilità a lungo termine della rete. Dall’altro l’aggiornamento “Crosslink” che getterà le basi della PoW mantenendo il track record di Zcash di eccellente sicurezza.
I vantaggi della Proof of Stake includono in primis l’abilitazione della staking per i possessori di ZEC, con potenziale riduzione della pressione di vendita al ribasso.
Poi troviamo una fornitura di finalità che protegge gli utenti dagli attacchi di rollback, la riduzione dei tempi di transazione e una maggiore interoperabilità bridge.
In tutto ciò il fondatore Wilcox non ha però elaborato specifiche tecniche e non ha riportato una data effettiva per l’aggiornamento.
Nel frattempo The Electric Coin Company (ECC), la società dietro lo sviluppo di Zcash, ha annunciato Il passaggio di Zooko a Shielded Labs.
Quest’ultima rappresenta un’organizzazione indipendente con sede in Svizzera dedicata al supporto di Zcash e della blockchain Proof of Stake.
Shielded Labs ha ricevuto di recente importanti donazioni da figure di tutto rispetto come Vitalik Buterin, uno dei maggiori sostenitori del concetto di privacy.
I fondi saranno impiegati per espandere le iniziative di Zcash e collaborare con ECC per dare priorità allo sviluppo e all’implementazione di Crosslink.
Il commento degli esperti del settore crittografico in merito all’aggiornamento Proof of Stake
Vitalik Buterin non è l’unico esperto ad aver sostenuto il passaggio di Zcash da rete PoW a ibrido Proof of Stake.
Poche ore fa Tyler Winklevoss, uno dei due fratelli titolari dell’exchange Gemini ed autori della storica disputa legale contro Mark Zuckerberg, ha rivelato il proprio appoggio alla causa. Il visionario imprenditore, fratello di Cameron, ha pubblicato un post in cui afferma che Zcash rappresenta uno dei progetti crypto più sottovalutati al mondo.
Il focus su privacy e decentralizzazione, a scapito della scalabilità, sono i due elementi fondanti della società libera nel mondo web3.
I fratelli Winklevoss, proprio come il fondatore di Ethereum, hanno sponsorizzato economicamente l’aggiornamento alla Proof of Stake del protocollo.
Appoggiandosi a Shielded Labs, hanno infatti indirettamente fornito supporto finanziario ed intellettuale per la causa, accelerando potenziali sviluppi tecnici.
A loro si aggiungono altri volti di investitori noti nel settore crypto come ad esempio Awa Sun Yin, Christopher Goes e Adrian Brink della Fondazione Anoma.
Ci sono poi altri singoli player come Kevin Owocki, Kelcie Liddell, zerodartz, Jason McGee, Alan Fairless e altri hodler anonimi.
Come riportato a Zooko, fondatore di Zcash, in merito all’unione con l’’associazione autonoma decentralizzata:
“Questo è l’inizio della prossima fase di Zcash. Sono elettrizzato e grato di avere l’opportunità di contribuire. Mi unirò a Shielded Labs perché mi fido del suo fondatore, Jason McGee, e perché Shielded Labs onora gli hodlers di ZEC”.
Analisi e previsione futura dei prezzi della crypto Zcash (ZEC)
Come accennato, l’aggiornamento Proof of Stake potrebbe risollevare le sorti speculative di ZEC, crypto del protocollo Zcash.
L’attuale meccanismo di consenso Proof of Work, come specificato da Zooko nel suo blog post, ha esercitato per 8 anni una forte pressione di vendita al ribasso per il token.
Mentre da un lato permetteva l’acquisizione di nuovi ZEC da parte degli utenti impegnati nella missione al lungo termine, dall’altro aveva implicazioni visibilmente negative.
Secondo i dati di Messari, dal luglio 2019 Zcash ha aumentato il circolante di ZEC di ben 8,2 milioni di nuove monete.
Tutto ciò si traduce in un calo del 60% dei prezzi attuali di ZEC rispetto a quella data.
Ora che Zcash è più autonomo e può contare sulle proprie forze, l’aggiornamento alla Proof of Stake potrebbe ridare un tocco bullish alla criptomoneta del progetto.
Pensate che da marzo 2022 le quotazioni di ZEC sono scese dell’80% circa. Se prendiamo invece come riferimento i prezzi di novembre 2021, il downtrend aumenta ulteriormente.
Solo nell’ultimo periodo la privacy coin per eccellenza ha visto un po ‘di verde sui grafici, raddoppiando il proprio valore dal mese di luglio ad oggi.
Le migliorie tecniche alla blockchain e le ambizioni per una rete futura che compete con le top infrastrutture del settore ha riportato i tori sulle borse di ZEC.
Ora però inizia la vera sfida che vedrà questo token tentare di recuperare il terreno perso negli ultimi anni. Le previsioni vedono un ritorno in zona 60 dollari entro fino anno o inizio 2025. Nel medio/lungo termine è probabile che riuscirà a riacciuffare i 100 dollari, con performance tuttavia inferiori a quelle di BTC.