A distanza di 3 giorni dalla breaking news dell’arresto di Pavel Durov, il prezzo della crypto TON rimane soppresso a 5,4 dollari con un calo complessivo del 20%.
Il fondatore di Telegram era stato arrestato sabato sera all’aeroporto di Parigi dalla polizia francese, colpito da accuse pesantissime.
La crypto community, scioccata dell’accaduto, ha deciso di offrire il proprio supporto pubblico alla causa sostenendo Durov e i principi di libertà e privacy su cui è fondato Telegram.
Vediamo tutti i dettagli di seguito
Summary
La crypto news dell’arresto di Pavel Durov, co-fondatore di Telegram
Sabato 24 agosto alle ore 22:00 (UTC+1) il prezzo della crypto TON è sprofondato al ribasso dopo che è stata diffusa la news dell’arresto di Pavel Durov a Parigi.
Il miliardario russo, noto per essere uno dei due fratelli co-fondatori di Telegram, è stato bloccato dalla polizia francese all’aeroporto di Le Bourget.
Il motivo è semplice: Durov è complice di non aver moderato i contenuti pubblicati sulla piattaforma di Telegram nel Paese, e di non aver collaborato con le autorità locali.
Ieri è arrivato il comunicato stampa ufficiale dell’arresto: la Francia sostiene in totale ben 12 capi d’accusa contro il patron del social media.
Nello specifico le imputazioni sono inerenti ad attività di riciclaggio di denaro, frode, traffico di droga, di materiale pedopornografico e terrorismo.
Da tempo Durov si rifiuta di collaborare con la giustizia parigina e di censurare alcuni contenuti eccessivamente espliciti sulla propria piattaforma.
Il giovane miliardario, che ormai vive da tempo a Dubai, non avrebbe rapporti neanche con Mosca vista l’indole anarchica di Telegram.
La volontà di preservare la privacy degli utenti, in quanto principio portante del social media, ha causato così non pochi problemi al suo fondatore.
Telegram è nota infatti pubblicamente per essere un’app di messaggistica basata sulla crittografia end-to-end e finalizzata a garantire la riservatezza degli utenti.
Quest’ultimo aspetto, per un governo che intende tenere a bada i propri cittadini e centralizzare ogni tipo di controllo, non è proprio il massimo.
Vediamo come evolverà ora la vicenda e se l’ambasciata russa riuscirà ad avere contatti con la Francia nei prossimi giorni.
La crypto community si stringe a Durov e difende gli ideali della privacy e decentralizzazione
La news dell’arresto di Pavel Durov, oltre ad aver innescato il ribasso del prezzo di TON, ha scatenato la reazione immediata della crypto community.
Alcune delle persone più influenti di tutti il mondo si sono unite per difendere i principi della privacy e della decentralizzazione di fronte ai soprusi della Francia.
Tra queste troviamo il multi miliardario Elon Musk, anch’esso accusato di capi d’accusa simile dalle autorità europee.
Così come Telegram infatti, anche X supporta la libertà di parola, limitando il più possibile la censura anche nei Paesi con limitazioni più restrittive in tal senso.
Anche Vitalik Buterin, fondatore di Ethereum, ha espresso il proprio supporto virtuale a Durov e all’ecosistema Telegram dopo la brutta notizia di sabato.
Vitalik è anch’esso impegnato con la sua società nella missione di diffondere gli ideali della decentralizzazione della privacy.
La violenza delle autorità francesi rappresenta potenzialmente un attacco anche ai valori portanti dell’ecosistema Ethereum, e dunque c’è da prenderne le distanze
Alla corte dei supporters non poteva mancare Edward Snowden, informatico e attivista statunitense naturalizzato russo, noto per aver diffuso materiale riservato del governo USA.
Il Whistleblower è uno dei maggiori difensori dei principi dell’open source, del libero dialogo e della privacy utente. Anche lui si è schierato in difesa di Durov, definendo la news un vero e proprio assalto al diritto umano della libertà di espressione
Infine anche la crypto community di TON ha espresso pubblicamente la sua vicinanza a Durov in questo momento particolarmente difficile.
Utenti, sviluppatori, appassionati e gestori di progetti crittografici si sono stretti per garantire la piena autonomia della piattaforma Telegram, anche in codesta situazione.
In realtà il social media è indipendente da Durov e funzionerebbe anche senza la sua presenza come supervisore generale.
Il prezzo di TON crolla del 20% dopo la news
Non appena la news dell’arresto di Durov si è diffusa pubblicamente, la crypto TON è precipitata ad uno dei livelli di prezzi più bassi degli ultimi 4 mesi.
In particolare il 24 agosto, giorno in cui il fondatore di Telegram è stato trattenuto all’aeroporto di Parigi, TON ha registrato un calo dell 11,64%.
Il giorno seguente le vendite sono proseguite segnando una modesta perdita del 2,60%, per poi culminare con l’ultima affondata di ieri dell’11.09%.
Complessivamente TON ha perso il 19% passando in breve tempo da 6.7 dollari fino agli attuali 5,4 dollari.
Oggi la situazione sembra più calma e la crypto prova debolmente a segnare la prima candela verde dopo 3 giorni di inferno.
Il rimbalzo odierno ammonta al 5,36% del prezzo della moneta.
L’andamento del prezzo di TON potrebbe andare incontro ad ulteriori giornate di difficoltà qualora dovesse scendere sotto la soglia psicologica dei 5 dollari.
In tal caso andrebbe a fare pressione sul recente supporto toccato durante il ritracciamento generale del mercato ad inizio agosto, aggravando la sua struttura grafica.
Se invece TON riuscirà a mantenersi al di sopra di tale livello, o recupererà con una spike un eventuale affondata a ribasso, potrebbe piano piano riprendersi.
Mantenendo il macro range 8-5 dollari, la crypto creerebbe una struttura di prezzo laterale, la cui potenziale rottura al rialzo scatenerebbe l’ennesima leg up dell’anno.
Attenzione anche ai movimenti fake: la crypto potrebbe provare a prendere liquidità anche fin in zona 4,6 dollari. L’importante è non chiudere un settimanale sotto all’estremità bassa del range.
Al momento il trend di breve rimane quello bearish, nell’attesa dell’individuazione del bottom locale.
Analisi dati derivati di TON: open interest in aumento
Mentre il prezzo di TON registra un forte downtrend sulla scia delle bad news nel mondo Telegram, la situazione sul fronte dei crypto derivati inizia a scaldarsi
In particolare l’open interest delle borse crittografiche su TON, ossia il numero totale di contratti derivati non ancora regolati, è schizzato alle stelle dopo la notizia.
a poche ore dall’arresto di Durov abbiamo assistito ad un aumento repentino degli scambi aperti fino a 303 milioni di dollari, con una maggiorazione del 32%.
Al momento della stesura, secondo i dati di Coinglass l’open interest rimane elevato a 344 milioni di dollari, evidenziando una situazione di ampie contrattazioni.
I trader stanno scommettendo grandi somme di capitali sul prossimo movimento della crypto TON, sia al rialzo che al ribasso.
Ci aspettiamo parecchia volatilità dei prossimi giorni, con potenziali liquidazione degli utenti esposti eccessivamente a leva.
Fonte: https://www.coinglass.com/BitcoinOpenInterest
Il funding rate su TON appare poco omogeneo su diverse borse di trading futures, sottolineando uno scenario di prezzi molto instabile.
Su piattaforme come Binance, Bybit e Bitmex, il funding rate è positivo è dunque gli short pagano ai long per mantenere aperte le proprie posizioni.
Al contrario su Okx e Crypto.com il funding rate negativo offro l’opportunità agli short di essere pagati dai long con i tassi di mantenimento.
La situazione è particolarmente instabile e calda.