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Alex Mashinsky, ex CEO di Celsius, si pente e si dichiara colpevole di crypto frode: ora rischia 30 anni di carcere

Alexander Mashinsky si è appena dichiarato colpevole di due capi di imputazione per frode su materie prime e titoli nel caso della piattaforma crypto Celsius.

L’ex CEO e fondatore della società di prestiti crittografici si è pentito di aver orchestrato una vera e propria truffa ai danni degli investitori ed ha accettato le accuse.

Ora sarà il giudice Koelt a stabilire la pena per Mashinksy, che in data 8 aprile 2025 potrebbe condannare l’imputato a 30 anni di galera.

Vediamo tutti i dettagli della news di seguito.

Il caso della piattaforma crypto Celsius

Celsius, ex piattaforma CeFi fondata nel 2017, era considerata una delle più solide e sicure del mondo crypto per i prestiti e per i depositi con interesse.

La società era cresciuta moltissimo nei primi anni, arrivando a contare verso l’autunno del 2021 un “Net Asset Value” pari a circa 25 miliardi di dollari.

Durante la pandemia Covid ha riscosso un grandissimo successo promettendo yield da capogiro sui depositi, mentre il denaro veniva prestato ad investitori istituzionali.

Visti i suoi programmi “Earn” e “Custody” assai vantaggiosi, aveva attirato la presenza di molti investitori retail diventando una delle banche crypto più grandi al mondo.

A giugno 2022 però, iniziava a crollare il castello di carta: ad un certo punto Celsius sospende tutti i prelievi della piattaforma. 

Inizialmente rassicura gli utenti, che avevano ancora  4,7 miliardi di dollari in criptovalute sulla piattaforma, di avere sufficiente liquidità per elaborare tutte le richieste.

Se non fosse che appena un mese dopo Celsius dichiara formalmente bancarotta appellandosi al Chapter 11 della norma fallimentare statunitense.

I prezzi delle crypto che crollavano durante il bear market ed il fallimento precedente dei prestatori 3AC e Voyager hanno dato il colpa di grazia alla società.

Alexander Mashinsky, fondatore e CEO di Celsius, è stato indagato di 7 capi d’accusa, ritenuto come principale responsabile della frode ai clienti.

Il 31 gennaio 2024 la piattaforma è riuscita ad uscire dalla bancarotta, grazie soprattutto alla crescita dei prezzi del mercato degli asset digitali.

Da allora Celsius ha subito una ristrutturazione interna e si è lanciata sul redditizio settore mining di Bitcoin.

Alex Mashinksy, ex CEO e fondatore di Celsius, si dichiara colpevole di due capi di accusa

Alex Mashinsky era stata inizialmente incriminato il 13 luglio 2023 di ben 7 capi di accusa dai procuratori federali di Manhattan per il caso di Celsius Network.

Le imputazioni gravavano su frode, cospirazione, manipolazione di mercato e pratiche scorrette con cui avrebbe ingannato gli investitori della piattaforma.

Mashinksy in quell’occasione si era dichiarato non colpevole, riuscendo a rinviare per mesi  la sentenza definitiva.

Ora però con un colpo di scena inaspettato, lo stesso imprenditore ha scelto di pentirsi davanti al giudice distrettuale statunitense John Koeltl.

Durante l’udienza di martedì 3 dicembre si è dichiarato colpevole di due delle sette accuse formulate, ovvero frode su materie prime e manipolazione di mercato.

In tribunale, Mashinsky ha ammesso di aver dato ai clienti di Celsius un “falso conforto”  falsificando la registrazione della piattaforma agli enti regolatori federali.

In particolare avrebbe rilasciato un intervista nel 201 in cui affermava che il programma Earn aveva ricevuto un’approvazione formale da parte della SEC.

Dalle sue parole riportate nel comunicato stampa del Dipartimento di New York, traspare un senso di vergogna e di pentimento per la crypto truffa messa in atto:

“So che quello che ho fatto è stato sbagliato e voglio provare a fare tutto il possibile per rimediare”.

Come parte del suo patteggiamento con i pubblici ministeri, Mashinsky ha accettato di non presentare ricorso contro alcuna condanna di 30 anni o meno.

Ora Mashinsky, sull’orlo del compimento del suo 60esimo compleanno, rischia di passare il resto della propria vita in prigione.

L’8 aprile il giudice Koeltl si esprimerà con una sentenza definitiva che stabilirà il futuro dell’ex CEO di Celsius.

Al termine dell’udienza di martedì, l’avvocato difensore di Mashinksy si è rivolto così come segue ai giornalisti, riflettendo il senso di colpa dell’imputato:

“A volte, assumersi la responsabilità quando e dove opportuno è il modo migliore per aiutare tutti ad andare avanti”.

I guadagni illeciti di Mashinksy tramite manipolazione del mercato crypto

Alex Mashinsky ha ottenuto forti guadagni illeciti dalla manipolazione di mercato della crypto CEL, token utility della piattaforma Celsius.

I procuratori federali di Manhattan hanno infatti affermato che  l’imprenditore ha ingannato i clienti di Celsius per convincerli a investire nella moneta crittografica.

In particolare avrebbe gonfiato in modo artificiale il valore di CEL, oltre alle false promesse sullo stato di salute dell’azienda e sulla solidità del business.

In totale è stato rivelato che Mashinksy ha incassato circa  42 milioni di dollari dalla vendita personale delle sue partecipazioni in CEL.

In merito alla mega truffa Celsius, il procuratore statunitense Damian Williams ha affermato che la società non è mai stata redditizia.

Inoltre avrebbe incoraggiato gli utenti all’investimento con false promesse promettendo grandi ritorni a fronte di un rischio contenuto.

In realtà il denaro degli utenti è sempre stato impiegato per scommesse rischiose con investitori istituzionali.Queste le parole di Williams:

“Utilizzando slogan accattivanti come “Unbank Yourself”, Mashinsky ha promesso che Celsius avrebbe mantenuto le criptovalute dei clienti al sicuro come i soldi in una banca, ma che, a differenza di una banca, Celsius avrebbe restituito la maggior parte dei profitti della sua attività agli utenti.”

Come parte della sua dichiarazione di colpevolezza, Mashinsky ha accettato di rinunciare ai proventi dai suoi schemi illegali.

D’altronde, cosa se ne farà di tutti questi soldi se dovrà verosimilmente passare il resto della vita in carcere?

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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