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Celsius inizia la svendita delle proprie crypto: LINK, MATIC, SNX ed AAVE le monete più interessate

Celsius, piattaforma di lending crypto andata in bancarotta a luglio 2022, ha iniziato ieri il processo di liquidazione dei propri asset, vendendo 60 milioni di dollari in LINK, MATIC, SNX ed AAVE.

Tutti i fondi sono stati inviati presso un exchange istituzionale e ci si aspetta che le vendite continueranno nei prossimi giorni fino a che la società fallita non avrà liquidato totalmente tutte le criptovalute rimaste a bilancio, per un controvalore di circa 100 milioni di dollari.

Vediamo di seguito i dettagli della news.

La crypto-piattaforma Celsius inizia a liquidare i propri asset

Come da attese, la piattaforma crypto Celsius ha iniziato il processo di liquidazione dei suoi asset dopo che a luglio dello scorso anno ha dichiarato bancarotta applicando la  procedura d’insolvenza chapter 11, dedicata alle società  con sede negli Stati Uniti.

In realtà già dal 1 luglio 2023 era stato concesso a Celsius di convertire tutte le altcoin che deteneva in bilancio in BTC ed ETH, ma fino  a giovedì 13 luglio non abbiamo assistito ad alcun movimento on-chain.

In quel giorno poi, sono stati inviati circa 64 milioni di dollari in LINK, MATIC ed AAVE ed altre crypto da un fireblocks ad un wallet OTC controllato dall’azienda, secondo i dati di Arkham Intelligence.

celsius crypto

Ieri mattina, questi fondi sono stati trasferiti a FalconX, un exchange istituzionale dove presumibilmente Celsius ha iniziato la svendita delle criptovalute.

Nello specifico sono stati inviati 19,2 milioni di dollari in LINK, 13,6 milioni in MATIC, 7,8 milioni in SNX, 7,3 milioni di AAVE e quantità minori in BNB, UNI, 1INCH, ZRX ed altri token.

Tutte le monete crittografiche hanno subito una lieve flessione sul fronte dei prezzi, anche se di per sé l’ammontare delle vendite non rappresenta un valore elevato.

La paura e il diffondersi di FUD in merito alla questione delle liquidazioni di Celsius ha fatto il suo ruolo in questa vicenda portando molti utenti a vendere le proprie altcoin.

Gli unici token che non hanno risentito di questa news sono stati 1INCH e LINK: il primo ha registrato un forte pump che è stato tuttavia assorbito subito dopo, mentre il secondo sta giovando del lancio del tanto atteso Cross Chain Interoperability Protocol (CCIP), che potrebbe avere un forte impatto positivo sull’infrastruttura di Chainlink.

È interessante notare anche come Celsius detenga alcune stablecoin a bilancio, e convertendole in BTC o ETH, potrebbe produrre effetti positivi sul mercato.

Fermo restando che a livello di numeri, le somme detenute dalla piattaforma in bancarotta sono decisamente esigue, rimane comunque il fatto che una narrativa del genere potrebbe innescare un piccolo rally per le prime due crypto del settore per capitalizzazione.
Celsius possiede ancora 24,1 milioni di USDC,e 2,5 milioni di USDT pronti ad essere convertiti nelle valute speculative per eccellenza.

Chi dovrebbe essere seriamente preoccupato, sono gli holder del token CEL, che appare nei wallet di Celsius per un controvalore di 103,1 milioni di dollari.

Una vendita di tutti questi token potrebbe facilmente causare un dump per CEL, il cui prezzo tuttavia sta già scontando una price action disastrosa.

La bancarotta e l’arresto del CEO Alex Mashinksy

Il 13 luglio 2022 la piattaforma di crypto lending Celsius ha applicato formalmente il cosiddetto chapter 11 presso il distretto federale di New York, entrando definitivamente in bancarotta.

La vicenda è stata uno shock per tutto il settore delle criptovalute, visto che il fallimento del colosso è arrivato dopo la caduta di altre istituzioni importanti dell’industria come Voyager e Three Arrows Capital.

Dopo un anno di indagini, diversi enti federali degli Stati Uniti come il dipartimento di giustizia (DOJ), la Commodity Futures Trading Commission (CFTC), la Federal Trading Commission (FTC) e la Securities and Exchange Commission (SEC) hanno avviato un’azione legale coordinata contro Celsius ed il suo CEO.

Mentre però, la piattaforma è stata perseguita in modo civile, secondo un accordo in non-persecuzione vista la volontà dei membri dell’organizzazione di collaborare con le autorità statunitense, il CEO Alex Mashinksy è stato arrestato e denunciato penalmente.

Quest’ultimo è stato accusato di manipolazione di mercato, frode telematica, frode sui titoli e frode sulle merce, in attesa della sentenza di un giudice.

La maggior parte della community crypto è stata felice che un soggetto come Mashinksy, responsabile di una cattiva gestione dei fondi dei propri clienti, sia stato arrestato.

Situazioni del genere, con il CEO di una società che utilizza i depositi dei clienti per tornaconti personali o per giocare d’azzardo nel mercato delle criptovalute, non devono più esistere: l’arresto di Mashinksy rappresenta un avvertimento per tutti i player scorretti dell’industria.

Tra chi ha gioito di più dell’arresto dell’ex CEO di Celsius, c’è tuttavia un personaggio molto enigmatico, noto per essere un detrattore delle crypto, ovvero Peter Schiff.

La compagnia fallita ora dovrà risarcire i creditori per un totale stimato di 4,7 miliardi di dollari, secondo un recente accordo con la Federal Trading Commission.

Si vocifera che la compagnia  addetta al risarcimento dei creditori abbia recuperato parzialmente questi fondi, grazie alla liquidazione delle aziende acquisite in precedenza da Celsius, e grazie al reddito generato da alcuni fattori come il MEV in stake su Ethereum, che ha prodotto 10 milioni di dollari in 10 mesi.

In questi giorni è stata ceduta anche la piattaforma di auto-custodia GK8, acquisita nel 2021 per 115 milioni di dollari.

Il ricavato da questa operazione, circa 25 milioni di dollari, sarà utilizzata al 96% per pagare tutte le spese legali, secondo un accordo raggiunto tra i debitori, il comitato dei creditori e gli iniziali privilegiati di serie B consenzienti.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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