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Chainlink si unisce a Shiba Inu ed introduce nuove feature cross-chain: SHIB, BONE, LEASH sbarcano su 12 blockchain differenti

Il famoso progetto di interoperabilità cross-chain Chainlink ha stretto una partnership strategica con l’ecosistema memecoin di Shiba Inu.

La collaborazione tra le parti porterà Shibarium ad entrare all’interno del noto framework di comunicazione “Cross-Chain Interoperability Protocol” (CCIP).

Assets come SHIB, BONE e LEASH guadagnano un nuovo livello di compatibilità su 12 blockchain diverse, integrando  lo standard “Cross-Chain Token” (CCT).

Vediamo tutti i dettagli di seguito.

Chainlink e la nuova partnership con Shiba Inu: la blockchain Shibarium integra il protocollo CCIP

Secondo quanto riportato dalle ultime notizie del mercato, Chainlink ha appena annunciato una nuova partnership con il progetto Shiba Inu ed il suo ecosistema memecoin.

In particolare, il leader del settore degli oracoli decentralizzati sta offrendo i suoi servizi di interoperabilità blockchain all’infrastruttura amica.

L’unione tra le due realtà porterà infatti Shibarium, rete principale di Shiba Inu, all’interno del framework di comunicazione cross-chain CCIP.

Quest’ultimo è uno standard di interoperabilità, completamente sviluppato da Chainlink, progettato per facilitare l’interazione tra blockchain differenti ed incompatibili tra loro.

Il CCIP consente inoltre agli sviluppatori di creare applicazioni native cross-chain tramite il trasferimento di dati arbitrari tra smart contract su catene diverse.

In pratica Shibarium diventa così molto più aperta e capace di comunicare con altre infrastrutture, scambiando token appartenenti allo standard CCT.

Tra i casi d’uso più rilevanti troviamo anche la possibilità di trasferire NFT su base cross-chain, ed accedere a prestiti da fonti di liquidità differenti.

Il protocollo CCIP di Chainlink apre le porte anche alle operazioni programmabili, con i token sbarcati sulla catena di destinazione che sanno già  cosa fare sulla base delle istruzioni dello smart contract.

La comunità di Shiba Inu trae un enorme vantaggio da questa collaborazione, guadagnando la possibilità di eseguire set di azioni che coinvolgono più infrastrutture, rese impossibili fino ad oggi.

In merito a questa notizia è intervenuto Johann Eid, Chief Business Officer di Chainlink Labs, riportando le potenziali implicazioni positive del CCIP.

“Siamo entusiasti di entrare in partnership con Shiba Inu e di far crescere insieme il suo ecosistema. L’integrazione di Chainlink CCIP come soluzione cross-chain canonica di Shibarium e l’adozione da parte di Shiba Inu dello standard CCT ne potenzieranno le capacità e favoriranno un’ampia adozione del suo ecosistema.Non vediamo l’ora di vedere come lo standard Chainlink per l’interoperabilità cross-chain e Chainlink Data Streams sbloccheranno l’innovazione, espanderanno la rete Shibarium e supporteranno lo sviluppo di mercati DeFi efficienti e sicuri”.

SHIB, BONE e LEASH adottano lo standard Cross-Chain Token (CCT)

L’implementazione del framework CCIP di Chainlink coinvolge anche e soprattutto gli asset nativi della blockchain Shibarium, come SHIB, BONE e LEASH.

Questi, grazie allo standard Cross-Chain Token (CCT) tipico del CCIP, sbarcano così su 12 reti crittografiche differenti aumentando notevolmente la propria portata.

Più nello specifico, in questo processo Chainlink implementa 2 meccanismi di comunicazione cross-chain differenti.

Il primo, ovvero il “lock-and-mint” consente trasferimenti di token da Ethereum ad altre catene, mentre il secondo, ovvero il “burn-and-mint” facilita i trasferimenti cross-chain su tutte le altre reti.

Questa nuova feature rappresenta una grande pietra miliare per l’ecosistema di Shiba Inu, che rende i suoi token maggiormenti aperti alle interazioni multi-catena.

Integrando lo standard CCT, monete come SHIB, BONE e LEASH escono da un sistema chiuso per abbracciare maggiori opportunità, potendo attingere da una liquidità unificata.

Il tutto avviene in una condizione di affidabilità e sicurezza, con Chainlink da garanzia con la sua infrastruttura collaudata. Ricordiamo che il CCIP è basato sulle reti oracoli di Chainlink e che fino ad oggi ha alimentato il trasferimento di oltre 17 trilioni di dollari.

Lo standard è attivo con 2.700 integrazioni differenti, a cui lavorano 50.000 developers all’interno di una comunità di 1,5 milioni di membri.

https://twitter.com/77MichaelR/status/1861070050750321066

Kaal, Tech Wizard presso Shiba Inu, ha espresso il proprio entusiasmo per i miglioramenti cross-chain offerti da Chainlink, ed ha ribadito quanto segue:

“Collaborando con Chainlink, non stiamo solo scegliendo uno standard di settore, stiamo tracciando un nuovo corso audace per l’ecosistema Shiba Inu. Integrando CCIP e lo standard CCT, SHIB, LEASH e BONE, per la prima volta, copriranno più catene con sicurezza, affidabilità e meccanismi di combustione integrati senza pari. Questa pietra miliare apre la strada ad applicazioni multi-catena più innovative, guidando un’adozione più ampia e innescando una nuova era di crescita e possibilità per l’ecosistema Shiba Inu”.

Analisi del prezzo della crypto Chainlink (LINK): nuova leg up nel 2025?

Quest’oggi il token di Chainlink, nonostante la promettente partnership con Shiba Inu, è stato trascinato al ribasso come tutto il resto del mercato.

Le quotazioni di LINK sono in ribasso dell’8,4% nella candela giornaliera e del 18% nelle ultime 24 ore, sospinte dal panico per il drop di BTC sotto la soglia dei 100.000 dollari.

La moneta arriva comunque da un mese super positivo di novembre, dove è cresciuta del 66% sulla scia della ripresa del comparto dei token DeFi.

Nei primi giorni del mese di dicembre LINK ha anche superato nuovi massimi annuali a 30 dollari, recuperando un valore che non si registrava ormai da novembre 2021.

Al di là della price action ribassista di quest’ultima settimana, LINK rimane posizionata come una delle top alt potenzialmente più remunerative per il 2025.

I prezzi si trovano ancora abbondantemente sopra l’EMA 50 weekly, appoggiandosi sull’area di supporto psicologica dei 20 dollari.

È probabile che da qui a fine anno LINK venga scambiata all’interno del trading range 20-30 dollari, in attesa del prossimo stimolo bullish.

Con il prossimo insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, la criptovaluta potrebbe poi iniziare una nuova corsa al rialzo, potenziata dall’appoggio del nuovo presidente USA.

Trump ha infatti  di recente mostrato il suo sostegno al progetto acquistando circa 1 milione di dollari in token LINK.

Entro la fine del 2025, ci aspettiamo il superamento dei massimi storici fissati a 53 dollari.

Sarà interessante vedere come reagirà il token di Chainlink dopo l’attuale dip, e se sovraperformerà Bitcoin come ha fatto nelle ultime settimane.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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