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Attacchi malware in diminuzione per le crypto

Di recente la nota software house dedita alla protezione dei pc, Kaspersky, ha pubblicato un report relativo agli attacchi malware che sono stati usati nell’ultimo anno e di come questi si siano evoluti, mostrando una diminuzione di quelli legati al mining delle crypto.

Dal report possiamo notare come alcune minacce siano aumentate, come per esempio il cosiddetto skimming, utilizzato principalmente per clonare le carte di credito, mentre gli attacchi sotto il profilo mining, cioè malware che sfruttano l’hardware della vittima per minare crypto, sono diminuiti della metà rispetto all’anno precedente.

Infatti leggendo i dati; possiamo vedere come solo nel 2018 gli attacchi di questo tipo furono oltre 5,6 milioni, mentre ad oggi la cifra è più che dimezzata arrivando a 2,2 milioni di attacchi: una diminuzione del 59%.

Ovviamente; la diminuzione degli attacchi relativi alle crypto è dovuta ad una serie di fattori come ad esempio l’evolversi degli strumenti di protezione e antivirus.

Non dimentichiamo anche che i criminali utilizzano questi malware per minare ovviamente asset profittevoli e anonimi: infatti, l’asset preso come punto di riferimento dai criminali in questo caso è Monero (XMR), che proprio nel 2018 registrava il suo record sfiorando un valore di $ 500.

Nel tempo, anche questo asset ha perso valore rispetto all’anno scorso e infatti adesso il suo valore si attesta a circa $ 50. Con una perdita di valore del 92% rispetto al suo picco massimo, probabilmente gli hacker hanno preferito spostarsi su altri tipi di attacchi, come per esempio quelli relativi ai ransomware, tramite i quali si criptano i file della vittima per richiedere un riscatto in bitcoin (BTC). 

Questo tipo di attacco hacker ha colpito diverse città; come Baltimora e l’Italia rappresenta il Paese più colpito.

Quindi, se è vero che da un lato determinati attacchi crypto sono diminuiti, è pur vero che gli stessi si sono evoluti e/o spostati su altre piattaforme e sistemi con strategie ingegnose come i virus inviati tramite semplici file audio.

Come spiega anche il report, per evitare ogni tipo di rischio bisogna sempre mantenere i propri software aggiornati e investire in sicurezza.

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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