Larry Cermak ha scoperto che Binance ha cambiato la propria policy dei burn di BNB sul whitepaper.
TIL almost no one knows Binance changed their whitepaper last summer and no longer burns BNB based on profit. All analysis floating around (by Arca and Messari) is not accurate and yet CZ is happily retweeting and engaging with it. They now burn BNB based on traded volume
— Larry Cermak (@lawmaster) January 21, 2020
Infatti, fino a poco tempo fa era ancora in vigore la vecchia policy, secondo la quale ogni trimestre la società avrebbe utilizzato il 20% dei propri profitti per acquistare token BNB sul mercato per poi bruciarli, fino a che non ne fossero rimasti in circolazione solamente la metà rispetto a quelli inizialmente creati.
Invece, nel whitepaper aggiornato, a pagina 9, ora è riportata una diversa policy, che prevede genericamente che la quantità di token BNB bruciati ogni trimestre non sia più una percentuale dei profitti, ma sia un numero genericamente legato ai volumi di trading sull’exchange.
Per la precisione ora c’è scritto:
“Ogni trimestre distruggeremo BNB in base al volume degli scambi sulla nostra piattaforma crypto-to-crypto fino a quando non distruggeremo il 50% di tutti i BNB. Tutte le transazioni saranno sulla blockchain. Alla fine distruggeremo 100 milioni di BNB, lasciando 100 milioni di BNB rimanenti”.
Come rivela lo stesso Cermak, il CEO di Binance Changpeng CZ Zhao ha dichiarato che la società ha deciso rimuovere il riferimento alla parola “profitti” perché in alcuni paesi i profitti tendono ad essere associati alle security e la società non vuole correre il rischio che BNB sia considerato tale.
CZ told me back then: “We also removed the profit language because some regions tend to associate profits with securities, and we would like to distance BNB from that. So going forward, we plan to describe the burn this way, and burn what we burn."
— Larry Cermak (@lawmaster) January 21, 2020
Tuttavia, a prescindere dal fatto che la decisione sia stata presa proprio per questo motivo, e quindi che sia da considerare una buona decisione o meno, il fatto che sia stato modificato il whitepaper molti mesi dopo il rilascio del token ha fatto storcere il naso a molti.
Non bisogna dimenticarsi infatti che BNB è stato rilasciato con una ICO, e che quindi gli investitori che hanno scelto di acquistarlo lo hanno fatto basandosi sul whitepaper originale, senza di certo aspettarsi che questo sarebbe stato modificato nel corso del tempo.
D’altro canto però l’ultimo burn, annunciato solo pochi giorni fa, ha distrutto 2.216.888 BNB, pari ad un controvalore di 28,8 milioni di dollari, costituendo il terzo maggior burn di Binance Coin di sempre in BNB, ed il secondo in dollari.
Il dubbio sollevato da alcuni è che con la nuova policy la quantità di BNB da bruciare ogni trimestre sia di fatto a discrezione della società, mentre prima era precisamente il 20% dei profitti calcolati in dollari americani.
Per questo motivo la modifica del whitepaper sta facendo storcere il naso a molti.
Nel frattempo Binance ha anche annunciato una novità, ovvero il Peer-to-Peer (P2P) Merchant Program, che consente ai merchant di guadagnare fornendo soluzioni di pagamento in valuta fiat con zero commissioni.
A tal proposito CZ ha dichiarato:
“Quando abbiamo lanciato i nostri servizi di trading P2P per la prima volta lo scorso ottobre, abbiamo selezionato con cura i commercianti per proteggere l’interesse degli utenti. Nell’ultimo trimestre, c’è stata una crescita dei volumi di trading sulla piattaforma P2P di Binance e abbiamo costantemente ricevuto richieste di accesso da fiat a crypto dalla nostra comunità globale. Per soddisfare la crescente domanda degli utenti, stiamo cercando merchant credibili per la piattaforma di trading P2P Binance a livello globale. Accogliamo con favore i fornitori di servizi di pagamento di qualità che aderiranno al nuovo programma di Binance”.