Alcuni dati rilasciati da 2gether in merito all’utilizzo delle crypto svelano come spendono le criptovalute gli utilizzatori della piattaforma.
In particolare la tipologia di acquisti in cui sono più frequenti i pagamenti in criptovalute su 2gether è quella dei ristoranti e degli hotel, con ben il 32,71% dei pagamenti effettuati sulla piattaforma che riguardano questo specifico settore.
Si tratta di un vero e proprio dominio, visto che la seconda categoria di acquisti, i supermercati ed i negozi di alimentari, si fermano al 19,13%.
Questi dati sono comunque decisamente curiosi, anche perché le categorie seguenti sono le comunicazioni (11,91%), i trasporti (11,85%), settore ricreativo e culturale (8,30%), finanza e investimenti (6,77%) e salute (4,16%).
Elettronica ed abbigliamento non risultano essere ai primi posti, mentre le categorie preferite sembrano essere connesse con i viaggi ed il turismo.
In media un utente su 2gether spende circa 112 € al mese in criptovalute, di cui il 63% viene pagato in valuta fiat, mentre soltanto il 37% viene effettivamente pagato in criptovalute senza conversione in fiat.
Quest’ultima percentuale tuttavia, sebbene possa apparire bassa, non lo è affatto, perché dimostra che anche potendo incassare valuta fiat da un utente che paga in criptovalute, il 37% dei destinatari accetta invece di incassare criptovalute.
Per quanto riguarda la scelta della criptovaluta da utilizzare per effettuare pagamenti, domina ovviamente Bitcoin, ma solamente con il 52%, nonostante la sua capitalizzazione di mercato valga il 66% circa di quella di tutte le criptovalute al mondo.
Questo conferma che BTC è spesso usato soprattutto come investimento, o riserva di valore, mentre ad essere più utilizzato come mezzo di pagamento è ETH, con il quale vengono effettuate quasi il 40% delle transazioni su 2gether. Seguono XRP con il 2% e BCH con l’1,6%.
I dati inoltre rivelano che la maggior parte degli utilizzatori appartiene alla fascia d’età compresa tra 36 e 45 anni, con il 31%, seguita da quella compresa tra i 26 ed i 35 anni di età, con il 25%.
La cosa curiosa è che invece per quanto riguarda il possesso alcune altre analisi hanno rivelato che sono i millennial la fascia di età con il maggior numero di possessori. Questa differenza suggerisce che probabilmente i millennial o ne posseggono di meno, a testa, oppure sono più interessati ad utilizzarli come investimento o riserva di valore, mentre è la fascia di età appena superiore quella più disposta a spenderli.
In terza posizione, per quanto riguarda gli utilizzatori di 2gether, c’è la fascia d’età compresa tra 46 e 55 anni, con il 19%, seguita da quella compresa tra 18 e 25 anni con il 16%.
Riguardo invece il genere, gli uomini dominano con il 77%, mentre le donne sono solamente il 23%.
Anche in questo caso i dati si discostano da quelli ad esempio degli investitori in criptovalute, tra i quali solo il 12% risulterebbe essere di sesso femminile.
Il fatto che le statistiche riguardanti l’utilizzo appaiano differenti rispetto a quelle dei possessori, o degli investitori, fa presumere che in genere si tratti proprio di profili differenti, affatto sovrapponibili.
In altre parole è possibile che molte persone che investono in criptovalute non le spendano, mentre coloro che invece le utilizzano come mezzo di pagamento corrispondano a profili differenti rispetto a quelli degli investitori.
Infine per quanto riguarda l’attività lavorativa, la categoria più rappresentata tra gli utilizzatori di criptovalute su 2gether risultano essere coloro che lavorano nel settore della contabilità e dell’economia, e gli avvocati, ma solamente con il 15,4%.
In seconda posizione ci sono gli studenti, con l’11,20%, mentre dal terzo al sesto ci sono molto vicini tra di loro, trasportatori ed addetti alla logistica, uomini d’affari, disoccupati e pensionati, e coloro che lavorano nell’ambito informatico.
Di seguito il commento dello youtuber crypto Tiziano Tridico in merito ai dati di 2gether