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La Germania gestisce più nodi Bitcoin degli USA

Per la prima volta la Germania ha superato gli Stati Uniti, da sempre leader in classifica nella gestione di nodi di Bitcoin. 

Questo è quello che emerge dai dati rilasciati da Bitnodes, società che si occupa di stimare la dimensione della rete Bitcoin, trovando tutti i nodi raggiungibili nella rete.

Il record dei nodi Bitcoin

L’attuale metodologia prevede l’invio ricorsivo di messaggi getaddr per trovare tutti i nodi raggiungibili nella rete, a partire da un insieme di nodi seed.

Attualmente, secondo le stime del sito Coindance ci sono 10.895 nodi bitcoin in ascolto a livello globale, ovvero nodi che consentono connessioni in entrata.

Di questi:

  • 1833 sono in Germania,
  • 1821 negli Stati Uniti,
  • 549 in Francia
  • 400 in Olanda.

II Canada è sesto, mentre la Cina avrebbe solo 152 nodi bitcoin.

Il 5 Luglio, sempre secondo i dati di Bitnodes, è stato toccato il massimo storico di nodi Bitcoin a 13.374. Già nell’aprile del 2019 la Germania aveva quasi superato gli Stati uniti, rappresentando quasi il 20% del totale dei nodi Bitcoin, mentre gli Stati Uniti erano al 25%.

A far la parte del leone con oltre il 98% dei nodi gestiti sulla sua rete e Bitcoin Core client software sviluppato da Wladimir J. van der Laan che si basa sul codice di riferimento scritto da Satoshi.

Le gestione dei nodi Bitcoin ed Ethereum in Germania

Ma la Germania negli ultimi sette giorni è salita al secondo posto anche per quanto riguarda i nodi Ethereum, secondo la classifica di Etherscan, dietro agli Stati Uniti.

E’ abbastanza singolare che la Germania superi abbondantemente altri Paesi in cui il mining di criptovalute sembra sicuramente più diffusa, ma evidentemente secondo gli esperti in questi ultimi mesi Berlino potrebbe essere diventato una sorta di hub segreto per chi magari emigra dalla Cina, dopo il ban imposto dalle autorità all’attività di mining.

Germania nuovo hub crypto?

Da quando la Cina ha imposto nella primavera scorsa una sorta di ban a molte delle attività legate alla criptovalute, prima fra tutte la assai dispendiosa (in termini energetici) attività di mining, molti miners hanno cominciato a cercare luoghi alternativi, come il Kazakistan, l’Afghanistan (prima della crisi), il Canada e il Texas. Ma molti sostengono che anche la Germania e in particolar modo Berlino sia diventato un luogo scelto da alcuni miners per continuare la loro attività.

La Germania sta diventando un nuovo hub per Bitcoin?

La Germania pur mantenendo ancora un atteggiamento prudente verso il mondo crypto, sta mostrando comunque di essere uno dei paesi europei maggiormente avanzati nel settore, anche dal punto di vista legislativo e fiscale. Ad aprile è stata introdotta La legge tedesca sulla localizzazione dei fondi, approvata a fine giugno, che consente agli “Spezialfonds”, o fondi speciali, di investire fino al 20% dei loro portafogli in criptovalute.

La Germania sta diventando un paese sempre più favorevole per gli investimenti nelle nuove valute digitali.  Sebbene le criptovalute siano tassabili, le tasse non si devono pagare se una crypto viene custodita in portafoglio per più di un anno. Il governo ha annunciato che le criptovalute sono come le proprietà. I regolamenti in materia sono gestiti da banche e istituti finanziari per garantire che non si verifichino attività criminali, perchè le criptovalute vengono considerate a tutti gli effetti come delle proprietà. Altro elemento molto apprezzato dalla comunità crypto e sicuramente la rigida regolamentazione in materia di privacy, 

Thomas Schouten, responsabile marketing di Lisk, la principale piattaforma tedesca per applicazioni decentralizzate, fondata nel 2016, ha commentato questi dati dicendo:

“Le statistiche che mostrano una concentrazione significativa di nodi Bitcoin in Germania illustrano una tendenza più ampia all’interno del paese. Da Berlino e Amburgo a Monaco e Francoforte, la tecnologia blockchain viene utilizzata e sviluppata da individui e aziende allo stesso modo”. 

Ha aggiunto anche che la città che sta mostrando tassi di crescita vertiginosa in questi ultimi due anni è proprio Berlino:

 “I nodi Bitcoin sono solo la punta dell’iceberg.” 

Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo è genovese di nascita ma milanese di adozione. E' laureato in scienze politiche. E' un giornalista, blogger, scrittore, esperto di marketing e digital advertising. Dopo una lunga esperienza nel marketing tradizionale, comincia attività con il web e il digital advertising nel 2011 fondando una società Le enfants. Da sempre appassionato di web e innovazione, nel 2018 approfondisce le tematiche legate alla blockchain e alle criptovalute. Trader indipendente in criptovalute dal marzo 2018, collabora con aziende del settore come content marketing specialist. Nel suo blog. mediateccando.blogspot.com, da tempo si occupa soprattutto di blockchain, che considera come la più grande innovazione tecnologia dopo Internet. A novembre è prevista l'uscita del suo primo libro sulla blockchain e il fintech.
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