Qualche giorno fa sul blog ufficiale di IOTA è stato annunciato che il progetto è stato selezionato per prendere parte alla fase 2 dell’European Blockchain Services Infrastructure (EBSI) della UE.
We are honored to be selected by the @EU_Commission to develop #blockchain innovations based on #IOTA for the next phase of the EU Blockchain Pre-Commercial Procurement (#PCP)! Find out where we'll be focusing our research for the next 6 months. https://t.co/vMWx8CgDP9
— IOTA (@iota) January 13, 2022
Summary
Iota nel progetto EBSI dell’Unione Europea
Il post rivela che la Fondazione IOTA riceverà il sostegno della Commissione Europea per sviluppare e testare innovazioni che possono contribuire alle future evoluzioni dell’infrastruttura europea di servizi basati su blockchain.
Infatti la Fondazione IOTA è stata selezionata come uno dei cinque appaltatori per la fase 2A dell’appalto pre-commerciale che svilupperà prototipi da testare per individuare quali potrebbero apportare miglioramenti promettenti alle future versioni di EBSI.
In quest’ottica la fondazione ha ricevuto finanziamenti per ricercare, sviluppare e testare l’utilizzo della tecnologia di IOTA in alcune aree chiave come:
- interoperabilità,
- scalabilità,
- efficienza energetica,
- sicurezza,
- consenso,
- identità,
- governance.
Le fasi di EBSI
Durante la fase 1 la fondazione IOTA era stata selezionata insieme ad altri sei progetti tra oltre 35 candidati, mentre di questi sette progetti ora solo cinque accedono alla fase 2.
La fase 2A durerà sei mesi, e consentirà a IOTA di sviluppare prototipi più scalabili, efficienti dal punto di vista energetico, sicuri ed interoperabili. Questi prototipi saranno sviluppati insieme a Software AG, ed una volta terminati i sei mesi la Commissione Europea ne valuterà i risultati tecnici per selezionare i tre progetti che passeranno alla Fase 2B.
Quest’altra fase dovrebbe durare un anno, e si occuperà di sviluppare le soluzioni finali ed effettuare i test sul campo.
L’obiettivo principale della fondazione IOTA nella fase 2A sarà quello di integrare il protocollo IOTA sull’infrastruttura di test di EBSI.
IOTA e la crypto MIOTA
Dal punto di vista tecnico la particolarità di IOTA è quella di utilizzare come soluzione per lo sharding il cosiddetto Tangle Tree, ovvero una struttura basata su una rete “radice” che si connette ad un numero potenzialmente molto elevato di reti secondarie attraverso una serie di reti intermedi.
Il progetto IOTA fino a qualche anno fa era uno dei principali in evoluzione all’interno dell’ecosistema crypto, ma a causa di alcuni problemi tecnici ha perso molto entusiasmo.
La sua criptovaluta nativa, MIOTA, è scivolata al 52° posto assoluto tra le criptovalute a maggior capitalizzazione di mercato, dietro ad esempio ad Helium, Tezos, Elrond ed Harmony. Con una capitalizzazione di mercato di poco superiore ai 3 miliardi di dollari vale la metà di XLM (Stellar) e poco più di un decimo di LUNA (Terra).
La notizia della fase 2 di EBSI potrebbe aver giocato un ruolo nel +6% fatto registrare da MIOTA nell’ultima settimana, ma il suo prezzo è più o meno lo stesso di un mese fa, e del 78% inferiore al massimo storico del 19 dicembre 2017. Tuttavia il prezzo attuale è pur sempre del 166% superiore a quello di un anno fa, visto che dopo il 2017 è arrivato a perdere anche il 97% del suo valore dai massimi.
