HomeCriptovaluteCrypto Report: un’analisi approfondita del mondo delle stablecoin

Crypto Report: un’analisi approfondita del mondo delle stablecoin

In questo articolo, approfondiamo il discorso delle stablecoin all’interno del mercato delle criptovalute grazie al report di CCData.

Vediamo com’è evoluta la capitalizzazione ed il volume di scambio di questa nicchia di settore nell’ultimo anno e quali sono le 10 stablecoin più dominanti.

Diamo un’occhiata anche alla nuova moneta crittografica legata al valore del dollaro lanciata dal provider di pagamenti PayPal.

Tutti i dettagli di seguito.

Crypto report: capitalizzazione di mercato e volume di scambio delle stablecoin

Il settore delle stablecoin è evoluto moltissimo dal 2017, anno in cui l’intero mercato valeva solo pochi milioni di dollari e non era affermato.

Ad oggi la capitalizzazione di mercato di questo reparto registra un valore di ben 123,5 miliardi di dollari, con ampie prospettive di crescita future visti i sempre più crescenti casi d’uso che stanno nascendo.

Nonostante l’evoluzione del mondo delle stablecoin negli ultimi 6 anni, c’è da segnalare un rallentamento del trend a partire da maggio 2022.

Da quel periodo fino ad ora abbiamo osservato un lento ridimensionamento del settore, con 17 mesi consecutivi di decrescita della capitalizzazione di mercato.

In agosto la metrica è scesa dell’1,28% rispetto a luglio arrivando a toccare il valore più basso da Agosto 2021.

report stablecoin

Per quanto riguarda invece i volumi, fondamentali da osservare per comprendere la mole di scambi che vengono effettuati con le criptovalute “stabili”, possiamo osservare un numero pari a 453 miliardi di dollari per quanto riguarda il mese di luglio.

Questo valore sebbene possa sembrare alto, rappresenta il secondo più basso dell’anno su base mensile, con un calo del 6,14% rispetto a giugno e il terzo più basso da aprile 2019.

Di per sé questo dato non significa nulla e va contestualizzato all’attuale outlook del mercato, dove anche bitcoin ha segnato volumi di scambio estremamente bassi nelle ultime settimane di trading. L’interesse per il settore delle criptovalute in generale è scarso in questo momento e i grandi investitori sono per ora posizionati su altre asset class.

Per quanto riguarda il mese di agosto, fino al 13° giorno sono stati transati 194 miliardi di dollari, con proiezioni per gli ultimi 15 giorni simili a quelle del mese precedente.

USDT, TUSD ed USDC guidano il volume di trading degli ultimi mesi.

Le top 10 crypto ancorate al valore del dollaro americano

La decrescita degli ultimi mesi osservate nell’intera industria delle stablecoin si riflette anche sulle top 10 monete crittografiche di questa nicchia, la cui capitalizzazione continua a scendere lentamente registrando parallelamente poche attività sui CEX ed in DeFi.

Tether (USDT), la stable che guida la classifica con una dominanza del 67%, ha segnato anch’essa una diminuzione del proprio valore di mercato, seppur solo dello 0,62%, nell’ultimo mese. Si tratta del primo mese negativo per la valuta da ottobre 2022, che attualmente registra una capitalizzazione di 83,3 miliardi di dollari

Da inizio anno è cresciuta tantissimo con un incremento di circa 13 miliardi di dolllari.

Ciò che ha guadagnato USDT lo hanno perso soprattutto le altre big stablecoin del settore con USDC, TUSD e BUSD che hanno visto pesanti discese della propria capitalizzazione da inizio anno.

Negli ultimi 3 mesi la situazione per USDC sembra essere più o meno stabile con un decremento dell’1,82% rispetto al mese precedente, mentre TUSD e BUSD hanno registrato i cali più significativi: rispettivamente -9,15% e -9,35% durante il mese di luglio.

A fare il suo ingresso nella top 10 della classifica delle stablecoin più quotate, troviamo la First Digital USD (FDUSD), lanciata solamente il 26 di luglio.

In meno di un mese ha visto una crescita del 1410% della propria marketcap arrivando a quota 305 milioni di dollari e guadagnandosi il rank #10 nel mercato sorpassando Liquity USD (LUSD)

La crescita di FSUSD è dovuta dalla spinta dell’exchange di criptovalute Binance, dove ha visto un terreno fertile per gli scambi dei traders che hanno utilizzato la valuta come controparte degli scambi sfruttando la promozione di zero fees dal giorno del listing.

Il trading volume di questa stablecoin ha raggiunto quota 507 milioni di dollari ad agosto: una cifra molto alta se pensiamo che rappresenta la 5° valuta ancorata al valore del dollaro presente su Binance.

Attualmente il pair USDT-FDUSD è quello più attivo con un trading volume di 437 milioni di dollari, Gli altri pair di scambio sono con BTC, ETH, BNB e BUSD ma ne sono previsti ulteriori in arrivo a breve.

PYUSD: la stablecoin di PayPal

Molto interessante segnalare che pochi giorni fa il colosso dei pagamenti elettronici PayPal  ha lanciato la propria stablecoin sulla blockchain di Ethereum chiamata PYUSD.

Questa particolare valuta, oltre che di un nome importante alle spalle, gode di efficienza nelle transazioni, capacità programmabile e della presenza del sistema Swift.

La capitalizzazione completamente diluita di PYUSD è ancora decisamente bassa, attestandosi a 27 milioni di dollari

Allo stesso tempo, PayPal nell’ultimo quadrimestre ha registrato un volume totale di pagamenti (TPV) di 377 miliardi di dollari.

Se nei prossimi mesi la stablecoin della società dovesse ricoprire anche solo l’1% di questi scambi, otterrebbe un volume di 3,77 miliardi di dollari ed entrerebbe di merito nella classifica delle top 10 valute crittografiche dal valore stabile.

report stablecoin

Proprio in merito alla stablecoin di PayPal è interessante segnalare come due analisti di Bank of America abbiano espresso un parere non del tutto positivo su questa valuta.

In particolare Alkesh Shah, responsabile della strategia globale per le criptovalute e gli asset digitali, e Andrew Moss, stratega globale per gli asset digitali della banca, credono che l’adozione di PYUSD potrebbe non essere così rapida e mainstream come si pensa.

Il suo avvento potrebbe aver messo in crisi i regolatori di tutto il mondo che ora non sanno come trattare l’argomento stablecoin in chiave normativa.

In più la crescita del settore delle CBDC potrebbe mettere in cattiva luce PYUSD e rallentare la sua crescita.

Ad ogni modo, Bank of America crede che la stablecoin migliora l’efficienza dei pagamenti del provider PayPal.

In riferimento alle citate CBDC’s è molto interessante notare come l’e-CNY, ovvero lo Yuan digitale abbia raggiunto un valore di transazioni pari a 248 miliardi di dollari a giugno 2023.

L’intera fornitura di e-CNY, ovvero 16,5 miliardi di criptovalute, rappresenta lo 0,16% della supply della moneta cinese.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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